Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 12 novembre 2016
Bellezza - Pattinare
• Bellezza. Pattinare. Pattini... e torno subito in linea. Chi non rinuncerebbe mai ai «quad», i tradizionali pattini con le rotelle «a coppia», e chi preferisce i moderni «rollerblade». Ma un dato è certo: la passione per il pattinaggio è sempre più diffusa. «In Italia sono più di due milioni le persone che si tengono in forma con i pattini in linea», dice Pierpaolo Pighini, tra gli organizzatori della Roller Marathon nazionale a Roma. Il motivo? un’attività che non ha età: «S’inizia a pattinare intorno ai 5-6 anni, ma c’è chi va avanti fino ai 75». Certo, i bambini imparano più facilmente «perché non hanno ancora sviluppato il senso del pericolo e riescono a muoversi con più naturalezza. Ma, età a parte, è uno sport che piace perché unisce l’attività fisica al divertimento e al contatto con la natura». Tanti i vantaggi anche per la forma: «Pattinare è un allenamento aerobico, ma a basso impatto, cioè meno traumatico di altre attività fitness come jogging e footing. Si scivola infatti sul terreno senza salti e scossoni, evitando il rischio di microlesioni alle articolazioni. E si tonificano i principali gruppi muscolari: pettorali, dorsali, cosce, glutei». In più è un allenamento completo: «Mentre si pattina, le braccia stabilizzano il movimento, mentre collo e schiena aiutano a mantenere l’equilibrio». Il risultato? In 30 minuti ad andatura sostenuta si bruciano almeno 300 calorie (450 se la alternate con scatti veloci). L’allenamento giusto? Mezz’ora per massimo quattro volte la settimana, così suddivisa: 10 minuti di riscaldamento ad andatura lenta; 15 ad andatura veloce, 5 di defaticamento ad andatura lenta.
• Bellezza. Pattinare. L’abbigliamento giusto. Nel pattinaggio aver cura dell’equipaggiamento è fondamentale. Con un occhio alla moda e uno alla sicurezza. Mettete in conto di procurarvi protezioni per i polsi, i gomiti e le ginocchia (che trovate nei negozi di articoli sportivi), in modo da ridurre i rischi di fratture o contusioni. Sono preferibili le imbottiture in tessuti termoformati, realizzati cioè con un’unica tessitura e privi di cuciture. Anche i pattini vanno scelti con grande attenzione: devono calzare perfettamente e risultare comodi, lasciare un minimo di spazio libero all’interno della scarpa. L’ideale è provarli indossando gli stessi calzini che poi si useranno anche durante gli allenamenti. Un buon paio di calzettoni da sport può andare bene, ma in commercio ne esistono anche di appositi, più imbottiti degli altri, che danno maggiore comfort. Il casco, poi, è molto importante: fino a poco tempo fa, si usava lo stesso modello dei ciclisti, ora però ne esistono alcuni studiati proprio per i pattinatori, bene imbottiti e con cinturino sotto il mento.
• Bellezza. Pattinare. Movimenti giusti per sfrecciare sulle rotelle. Va bene l’entusiasmo, ma senza strafare. Anche sui pattini bisogna procedere per gradi: «L’intensità dell’allenamento deve andare di pari passo con la confidenza che avete coi pattini e con l’abilità acquisita. All’inizio, quindi, meglio esercitarsi su superfici lisce e in luoghi poco affollati».
Cominciate concentrandovi sulla posizione eretta, muovendovi adagio per prendere confidenza col nuovo equilibrio. Poi passate alle due posizioni di base, la prima col busto leggermente proteso in avanti, la seconda (detta low sitting) con le ginocchia leggermente piegate, fino ad assumere una posizione quasi seduta. Infine, dovrete imparare a curvare, facendo perno sulla gamba interna alla curva (la sinistra se andate verso sinistra) e ruotando l’altra come per disegnare un semicerchio. A guidare il movimento devono essere le spinte del busto e del bacino. Provate. Vedrete che oltre a sentirvi più in forma migliorerete anche la postura, senza affaticarvi troppo e senza rischi per schiena e articolazioni.
• Bellezza. Pattinare. Per non farsi male. La prima regola è anche la più semplice: usate la testa, evitate superfici bagnate, ghiaia o sabbia. Non dimenticate di controllare sempre l’attrezzatura prima di usarla: fate ruotare con le dita una rotella per volta, verificando che il suo movimento sia uniforme, che non vibri e che non emetta rumori «sospetti». E poi, imparate a cadere: del resto prima o poi capita a tutti. Nulla di grave, basta essere preparati anche a questo. Come? Non facendo resistenza, limitandosi a mettere al riparo la testa, magari rotolando come per fare una capriola. L’istinto spinge ad allungare le mani per attutire la caduta: nulla di più sbagliato, perché si rischiano infortuni seri ai polsi.