Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 12 novembre 2016
Dieta disintossicante
• Dieta disintossicante. Ciao ciao tossine. Il sole che comincia a riscaldare la pelle, la temperatura che sale, le belle giornate che si susseguono. è il momento di tirare fuori gli abiti corti e leggeri. Ma se non vi sentite fisicamente pronte alla «prova-vestitini» non preoccupatevi: siete ancora in tempo per cominciare una dieta che ripulisca l’organismo dalle tossine accumulate durante l’inverno. «La primavera è il momento giusto per seguire un regime alimentare ipocalorico, ma equilibrato, che faccia eliminare le scorie e i chili accumulati nella stagione fredda», spiega il professor Pietro Migliaccio, nutrizionista e libero docente di Scienza dell’alimentazione all’università «La Sapienza» di Roma. «Ad averne bisogno sono soprattutto coloro che negli ultimi mesi hanno fatto poco movimento e quelli che hanno seguito un’alimentazione ricca di grassi». Ma anche chi vuole «sgonfiarsi» e arrivare in forma alla bella stagione. Insomma, la dieta «disintossicante» che pubblichiamo nelle pagine che seguono è dedicata un po’ a tutti. Apporta 1.300 calorie al giorno e non richiede troppi sacrifici, perché consente di mangiare quasi tutto. «Del resto, per alimentarsi in modo equilibrato dobbiamo imparare solo a utilizzare bene i diversi cibi che abbiamo a disposizione in modo da assicurare ogni giorno al nostro organismo il giusto apporto nutritivo. Non esiste, infatti, un alimento completo che possa soddisfare tutti i nostri bisogni nutrizionali», dice Migliaccio. Infine, un ultimo consiglio: questa dieta disintossicante può essere seguita anche per più di una settimana e può essere tranquillamente fatta da ogni adulto, a patto che si tratti di persone sane. «Chi soffre di una malattia, ad esempio il diabete o la dislipidemia (ossia colesterolo e trigliceridi alti), farebbe sempre meglio a consultare un valido nutrizionista, prima di cominciare questa o qualsiasi altra dieta».
• Prima di cominciare. Niente più fritti né insaccati. Ricordate che si tratta di una dieta di sette giorni da ripetere per più settimane. Il pane (50 g) può essere sostituito con 150 g di mais o di patate o di legumi. Dimenticate i fritti, gli insaccati e i formaggi (anche se nella dieta sono consentiti quelli light). Per i condimenti utilizzate solo olio d’oliva extravergine e per rendere le pietanze più saporite sbizzarritevi con limone, aceto (di vino o balsamico), aglio, spezie e aromi. Nel corso di una giornata bevete tanta acqua (almeno un litro e mezzo).
• Se vuoi ottenere il massimo devi andare a spasso. Avviso per tutte quelle che hanno deciso di seguire la dieta che pubblichiamo in queste pagine: se volete vedere in fretta i risultati, abbandonate la pigrizia e affiancate a un regime alimentare corretto anche un po’ di attività fisica. Niente paura, è meno complicato di quanto sembra: basta dedicarsi a lunghe passeggiate, meglio se a passo svelto. Servono a sgranchire i muscoli, a fare il pieno di ossigeno, ma anche (e soprattutto) a dare una «sveglia» al metabolismo. Non solo. Il movimento fisico riduce il rischi di ipertensione, diabete e ipercolesterolemia. E fin qui parliamo solo di effetti fisici. Ma non dimenticate mai che camminare fa bene anche all’umore e mette allegria.
• Dalla A alla U, tutti i cibi per essere in regola. Agrumi e kiwi: contengono vitamina C, che favorisce la digestione e combatte i radicali liberi. I kiwi sono anche utili per migliorare il funzionamento dell’intestino. Ananas: è ricco di sali minerali e vitamine. Inoltre contiene un enzima, la bromelina, che favorisce la digestione delle proteine. Ha anche proprietà antinfiammatorie e diuretiche. Pane integrale: le sue fibre regolarizzano l’intestino e facilitano l’eliminazione delle scorie e delle tossine. Tè verde: non essendo fermentato, aiuta a ridurre la ritenzione idrica nei tessuti. Non contiene teina e di conseguenza non è eccitante. Yogurt: contengono i fermenti lattici che riportano in equilibrio la flora batterica intestinale.
Uovo: non fa male al fegato. Anzi, stimola la contrazione della bile e aiuta perciò la digestione dei grassi.