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 2016  novembre 12 Sabato calendario

Sulla riviera romagnola come sulle spiagge della California, il beach volley è davvero lo sport più gettonato dell’estate

• Sulla riviera romagnola come sulle spiagge della California, il beach volley è davvero lo sport più gettonato dell’estate. E non ha bisogno di presentazioni. La pallavolo da spiaggia, infatti, è la parente estiva di quella che si fa d’inverno, al coperto, e piace proprio perché concentra in sé sole, mare e sport in un cocktail irresistibile e di sicuro successo. Non solo: «Il beach volley», dice lo psicologo Willy Pasini, «favorisce la socializzazione». Le prime reti sulla spiaggia spuntano nel 1920 a Santa Monica (California), dove si gioca 6 contro 6. «Le regole del gioco moderno», racconta Anna Maria Solazzi, 35 anni, campionessa europea in carica di beach volley, «sono quelle della pallavolo classica, con la differenza che le squadre oggi sono composte solo da 2 giocatori invece che da 6». «La pallavolo da spiaggia», aggiunge Emanuele Monduzzi, 30 anni, giocatore della nazionale di San Marino, «è davvero uno sport per tutti. Certo, la superficie sabbiosa rende più difficoltosi gli spostamenti, ma è proprio questo lo spirito del gioco: elevata dinamicità e contatto con la sabbia». Attività sportiva completa, il beach volley permette di allenare tutto il corpo e tutte le fasce muscolari. «In ogni movimento», dice ancora Anna Maria Solazzi, «vengono coinvolti i muscoli delle gambe, delle braccia e delle spalle. E giocare su una superficie come la sabbia permette di ridurre molto il rischio di traumi rispetto ad altri sport».
• Le regole del Beach volley: si gioca su un campo di sabbia delle dimensioni di 8 metri per 16. Nella versione ufficiale, ad affrontarsi sono due squadre composte da due atleti ciascuna, che giocano al meglio di tre set. Il primo e il secondo set si concludono quando si raggiungono 21 punti; nel terzo, che si gioca solo in caso di pareggio tra le due squadre, si arriva invece a 15. Per aggiudicarsi un set bisogna aver conquistato due punti in più rispetto alla squadra avversaria. In media, una partita dura 45 minuti.
• «Prima di un incontro di beach volley, sia alle Olimpiadi sia tra amici sulla spiaggia, bisogna bere sempre tantissima acqua», dice la campionessa europea di specialità Anna Maria Solazzi. L’ideale è bere molta acqua naturale, ma funzionano anche gli integratori salini. Mai cominciare a giocare, infine, senza aver prima scaldato i muscoli con un po’ di stretching, ripetutamente bagnato la testa e, soprattutto, spalmato il corpo di crema solare protettiva. E prima di ogni partita una buona colazione a base di müsli, fette biscottate e marmellata.
• La parola d’ordine per giocare a beach volley è «praticità»: non dimenticate mai di essere in spiaggia e, quindi, optate per costumi da mare o abbinamenti alternativi comodi, che consentano facilità di movimento pur senza rinunciare ad essere trendy. Per lei: SI costume intero o bikini con reggiseno a canottiera SI capelli raccolti, bandana o cappellino da baseball con visiera NO due pezzi con reggiseno a balconcino e perizoma NO collane, anelli e bracciali mentre si gioca Per lui: SI pantaloncini da mare tipo surfista o shorts SI occhiali da sole, possibilmente in plastica NO slip da bagno NO canottiere da basket o t-shirt