Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 12 novembre 2016
E’ forse l’appuntamento più importante per un’adolescente, dopo quello con il primo fidanzato
• E’ forse l’appuntamento più importante per un’adolescente, dopo quello con il primo fidanzato. Ma di certo non viene vissuto con lo stesso stato d’animo: la maggior parte delle ragazze tende infatti a rimandare il più possibile la prima visita ginecologica. «La cosa migliore», spiega Gloria Dolciotti, ginecologa a Roma, «è fare il primo controllo dopo avere avuto le prime mestruazioni. sufficiente anche una semplice chiacchierata, che può aiutare ad andare più preparati alla ”prima volta” sia dal punto di vista pratico, conoscendo cioè il tipo di contraccettivo più adatto, sia dal punto di vista psicologico. Mentre, dopo il primo rapporto sessuale, fare una visita è fondamentale».
Quando anticipare.
«Ci sono casi in cui è meglio non aspettare per farsi visitare» dice ancora Gloria Dolciotti. «Innanzi tutto se dopo i 14 anni non si hanno ancora avute le prime mestruazioni. In secondo luogo, se il ciclo è irregolare: sia nel caso in cui salti sia se invece viene ogni 15 giorni. C’è poi il caso di chi avverte fastidi come pruriti, bruciore o perdite vaginali anomale. O quando si notano anomalie al seno (nella grandezza oppure alla palpazione). Un segnale importante è rappresentato infine da dolori mestruali troppo forti, soprattutto quando diventano invalidanti: ci sono ragazze che evitano addirittura di prendere un appuntamento importante se sanno che coinciderebbe con il periodo del ciclo. Ma la medicina moderna prevede ormai strumenti in grado di ridurre di molto i fastidi che si presentano di solito in questa occasione».
• Il ruolo della mamma
«Una madre deve intromettersi il meno possibile. Non deve indicare alla figlia il medico a cui rivolgersi», aggiunge Dolciotti, «e soprattutto non deve fissarle un appuntamento, imponendo la sua decisione. Meglio limitarsi a semplici indicazioni, spiegandole che quando vorrà e ne avrà bisogno potrà anche andare dallo specialista dove di solito va lei. In questo modo la rassicurerà, senza entrare però nel merito».
• Che paura quel camice bianco e quel lettino. Ma forse sapere prima come si svolgerà la visita ginecologica può essere un buon modo per affrontarla con maggiore serenità. E allora sappiate che il controllo vero e proprio comincia solo dopo qualche semplice domanda (che potete leggere in fondo a questa pagina).
«La prima parte della visita è comune sia a chi ha già avuto rapporti sessuali sia a chi invece non li ha ancora avuti», spiega Gloria Dolciotti. «Consiste in un’ispezione esterna degli organi genitali. In questo modo è possibile scoprire se hanno una conformazione regolare e se ci sono irritazioni. Per chi non ha vissuto ancora la prima esperienza, e se è tutto a posto, si passa direttamente alla fase finale della visita: la palpazione del seno per cogliere eventuali anomalie».
Chi invece ha già vissuto la sua «prima volta» passa all’esame degli organi interni: il ginecologo verifica, attraverso una palpazione, che le ovaie e l’utero siano nella corretta posizione e abbiano giuste dimensioni.
«C’è poi la visita con lo speculum, un piccolo strumento che, inserito nella vagina, permette di vedere il collo dell’utero su cui si esegue l’esame del pap-test (prelevando del materiale vaginale). Per concludere si passa alla palpazione del seno».
• La prima volta è meglio con una donna. Secondo Gloria Dolciotti, «essere visitata da una medico di sesso femminile è la prima cosa che un’adolescente chiede quando prende l’appuntamento con un ginecologo che non conosce, che non le è stato consigliato da un’amica o dalla mamma. Sapere di avere di fronte una persona dello stesso sesso le fa sentire più tranquille, soprattutto in vista del momento in cui dovranno spogliarsi». Diverso è il caso delle donne adulte, «che non hanno difficoltà a farsi visitare da ginecologi maschi». Tra le paure più comuni c’è quella di non essere in ordine, cioè di non avere un apparato vaginale normale, e (sbagliando) quella di provare dolore al momento della visita. «Tra le giovani che hanno già avuto rapporti sessuali, invece, i timori più frequenti sono quelli di essere rimaste incinte oppure di aver contratto malattie sessuali contagiose, perché magari non hanno usato alcuna protezione».
• Le 6 domande a cui devi rispondere.
Dall’anamnesi familiare allo stile di vita. Alcune semplici informazioni che aiutano il dottore a dare i consigli più giusti e utili Soffri o hai mai sofferto di malattie gravi? In ogni prima visita specialistica, il medico deve anzitutto conoscere il paziente. Per questo fa l’anamnesi, si informa cioè sulle eventuali patologie «importanti».
Cosa fai nella vita? Il ginecologo deve inoltre capire quali sono le abitudini della ragazza che ha di fronte. Le chiede quindi se studia o lavora, se fa sport oppure no ecc.
Fumi, bevi? E come mangi?
importante per un medico sapere se e quanto fuma il suo paziente, se beve alcolici, il tipo di alimentazione (negli adolescenti serve a individuare anche eventuali problemi, pQuando hai avuto il primo ciclo?
Il ginecologo si informa anche sulla data del primo ciclo mestruale, sulla sua regolarità (sia in passato sia nel presente) e sugli eventuali dolori che si hanno in quel periodo.Usi gli assorbenti interni? Molte ragazze non usano correttamente gli assorbenti interni. Ecco perché è importante l’intervento dello specialista, che ne spiega l’utilizzo più giusto e sicuro
dal punto di vista igiener esempio bulimia o anoressia).
Hai avuto già rapporti sessuali?
Se non c’è ancora stata la «prima volta», il ginecologo dà consigli sulla contraccezione. Altrimenti chiede se si è sentito dolore, se è stato usato un contraccettivo oppure no ecc.