Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 12 novembre 2016
Ne soffre il 20% degli abitanti dei Paesi occidentali tra i 20 e i 40 anni
• Ne soffre il 20% degli abitanti dei Paesi occidentali tra i 20 e i 40 anni. Ogni anno si spendono più di 13 milioni di euro (25.000 miliardi di lire) in lassativi. «La stipsi è una patologia in crescita», dice Gianludovico Rapaccini, docente di medicina interna all’università Cattolica di Roma, «ed è causata principalmente da un’alimentazione ricca di cibi molto assorbibili e digeribili, per cui al livello del colon praticamente non arriva materiale, o ne arriva in scarsa quantità, e questo porta a una riduzione del volume delle feci e delle evacuazioni settimanali».
L’effetto domino
Per mettersi in movimento in maniera armonica, l’intestino deve avere un contenuto interno che gli faccia da stimolo. « allora che l’onda peristaltica parte, come la caduta delle tessere del domino, fino a produrre l’evacuazione. Se all’interno dell’intestino non c’è volume sufficiente, i diversi tratti intestinali si contraggono in maniera disarmonica, magari un tratto più in basso si muove prima di quello più in alto. In questo modo si verificano dei disturbi, per esempio crampi o malesseri, a cui tra l’altro non segue l’evacuazione. Inoltre, muovendosi in questa maniera disordinata, con l’andare del tempo la parete dell’intestino si può infiammare, con la comparsa dei cosiddetti diverticoli, conseguenza tipica di un tratto intestinale che si muove più disordinatamente, che a loro volta possono portare complicanze più gravi
• Se è occasionale. Ma attenzione: solo quando le evacuazioni sono due o meno di due la settimana, si può veramente parlare di stipsi. «Se si tratta di episodi occasionali non c’è da preoccuparsi», avverte il professor Rapaccini, «però bisogna cercare di modificare le proprie abitudini, perché il problema è legato non solo all’alimentazione, ma anche al tipo di vita che si fa. Spesso non ci si prende neanche il tempo, al mattino, per fare le proprie funzioni fisiologiche con un minimo di tranquillità. Un classico esempio di stipsi occasionale è quello da viaggio o da influenza. In queste occasioni non è comunque il caso di stimolare l’evacuazione con i lassativi. Basta consumare più verdura, frutta e acqua».
• Consultare il medico è sempre la soluzione più importante, sia se la stipsi dura a lungo sia se colpisce all’improvviso qualcuno che di solito ha funzioni intestinali regolari. Il motivo? Semplice: «Trascurandola si rischia di andare incontro a patologie al colon», spiega Rapaccini. «Un aiuto importante può venire dai derivati del lattulosio, sotto forma di bustine o di sciroppi. I purganti, che pure garantiscono un’evacuazione rapida, se assunti per molto tempo possono addirittura favorire la stipsi, perché irritano la mucosa dell’intestino». Quando la stipsi si accompagna a dolori addominali «bisogna capire se è in corso anche una patologia dell’intestino e, soprattutto, se ci sono precedenti in famiglia. In questo caso l’esame più semplice e veloce è la ricerca del sangue nelle feci».
• L’alimentazione è un’arma fondamentale per vincere la stipsi. Ecco alcuni consigli utili secondo il «Manuale di terapie con gli alimenti» di Nico Valerio (Oscar Mondadori 1995, 735 pagine, f 14,46, L. 28.000).
Malva: cuocerla al vapore o in umido, anche con pomodori e aglio.
Germogli di frumento integrale: dopo aver fatto macerare i chicchi in acqua per 8-12 ore, scolateli e lasciateli germogliare in un’insalatiera coperta. Sciacquateli una volta al giorno per 4 giorni. Al quinto sono pronti
per essere aggiunti, crudi, a minestre o insalate. Albicocche secche:
ideali se aggiunte alla zuppa di cereali del mattino, alle torte di farina integrale e miele o, dopo averle rese molli in acqua, a una tazza di yogurt, miele e noci tritate.
• Omeopatia
Esistono circa duecento tipi di rimedi per la stipsi. Ecco perché l’indagine dell’omeopata deve essere molto accurata, in modo da individuare il rimedio più adatto a ogni persona. Uno dei più utilizzati, in particolare per le forme acute, è Lycopodium 5Ch (tre globuli due volte al giorno). adatto a quelle persone che vivono spesso sotto tensione, trattengono le emozioni, sono suscettibili e facili agli scoppi di collera.
Fitoterapia
Una delle erbe più utilizzate è la centaurea. Secondo la tradizione, «fa evacuare tutti i veleni». Viene indicata per diversi disturbi dell’apparato digerente: bevuta con regolarità sotto forma di decotto per circa un mese, risulta molto efficace.
Agopuntura
Per la medicina cinese la stitichezza è l’espressione di una carenza di acqua nell’apparato digerente. I sintomi sono, di solito, dolori gastrici e intestinali, nausea, ventre gonfio e dolente alla pressione, senso di sete, bocca amara e alitosi. La terapia consiste nel riequilibrio energetico con l’agopuntura e la correzione dell’alimentazione, aumentando l’acqua e i cibi dal sapore amaro come la cicoria, la rucola, il rabarbaro e la verbena.
• Le regole d’oro per essere in forma.
Pochi grassi e niente sigarette. L’alimentazione deve essere ricca di frutta, verdura e pane integrale. E’ bene, invece, limitare i grassi e il fumo: una sigaretta dopo pranzo stimola, è vero, l’intestino, ma in maniera disordinata. Quindi non combatte la stipsi.
Sì a tanta acqua, ricca di bicarbonato di calcio. Bevete almeno 1,5 l di acqua al giorno. Controllate sull’etichetta che sia ricca di bicarbonato di calcio, perché con i residui indigeribili di frutta e verdura fa sì che il volume delle feci sia sufficiente a mettere in movimento l’intestino.
Ritaglia ogni mattina dieci minuti tutti per te. Imparate a prendervi il tempo necessario per le vostre funzioni intestinali. Bastano 10 minuti la mattina. Inibire lo stimolo per mancanza di tempo può provocare disfunzioni che, a lungo andare, possono causare la stipsi.
Meglio abituarsi bene sin da piccoli. I più piccoli devono essere abituati prima possibile non soltanto a un’alimentazione più sana, ma anche a evacuare con regolarità. Se la stipsi comincia in giovane età, è più difficile da curare.
No alle merendine, sì ai panini e alla frutta. Per la merenda o come spuntino, evitate i prodotti confezionati: ricchi di grassi animali industriali, vengono assorbiti completamente. Meglio mangiare un panino con la marmellata e un po’ di frutta fresca.
Passeggia almeno mezz’ora al giorno. L’attività fisica è importantissima per mantenere l’equilibrio intestinale. Se non praticate alcuno sport, è sufficiente una passeggiata di mezz’ora al giorno di buon passo per mantenere in forma l’intestino.