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 2016  novembre 12 Sabato calendario

Menopausa - In genere arriva intorno ai cinquant’anni, per l’esattezza tra i 46 e i 52

• Menopausa. In genere arriva intorno ai cinquant’anni, per l’esattezza tra i 46 e i 52. Ma non bisogna preoccuparsi se i sintomi cominciano a manifestarsi già a 40 anni e non è neanche il caso di tirare un sospiro di sollievo se a 53 ancora non è cambiato nulla. Insomma, la menopausa è obbligatoria per tutte; l’abilità sta nel capire cosa succede nel vostro corpo e quindi risolvere tutti quei fastidiosi problemini, uno alla volta. E poi, chiariamolo una volta per tutte. è un passaggio naturale nella vita di ognuna di noi, nulla di drammatico, solo il momento in cui termina il periodo fertile e le ovaie hanno esaurito la loro capacità funzionale. Ma come ci avverte il nostro corpo? Lo spiega in queste pagine Vincenzo Ortore, ginecologo dell’Aied (Associazione italiana per l’educazione demografica) e responsabile del servizio di densimetria ossea del Centro per la menopausa di Roma.
• Impara a riconoscere i sintomi della menopausa. Il ciclo cambia. Comincia a saltare qualche mese, poi riprende, ma il flusso diminuisce o aumenta in maniera evidente. « il segnale della premenopausa che precede la menopausa vera e propria, cioè la cessazione definitiva del ciclo mestruale», spiega Vincenzo Ortore. «Se le mestruazioni non vengono più già da sei mesi allora vuol dire che siete entrate in menopausa». Vampate di calore. Una sensazione di calore intenso che parte dal volto, scende lungo il collo e si diffonde per tutta la parte superiore del corpo, impedendo la concentrazione e rendendovi irritabili. «Si chiamano ”vampate di calore” e sono il disturbo più tipico della menopausa. Non se ne conosce ancora con certezza la causa precisa, ma sembra siano dovute all’influenza sul sistema nervoso della diminuzione degli estrogeni e dell’aumento degli ormoni dell’ipofisi», dice ancora Ortore. «Non si presentano in tutte le donne, la loro frequenza è variabile e possono arrivare dopo qualche mese o farsi attendere anche diversi anni». Compaiono in qualunque ora e anche più volte nell’arco della giornata, ma durano al massimo pochi minuti. Sudore notturno. Anche d’inverno e magari mentre state dormendo, sentite un caldo asfissiante che vi soffoca. Cominciate a sudare intensamente, neanche la finestra aperta riesce ad aiutarvi. «Si tratta di un altro sintomo caratteristico di questa fase. Anche questo disturbo è legato alla diminuzione degli ormoni femminili e all’aumento di quelli ipofisari, fenomeni tipici della menopausa. La loro durata nel tempo può variare secondo le persone: non vi preoccupate, dunque, se vanno avanti pochi mesi o diversi anni». Disturbi urogenitali. Bruciore, prurito e secchezza vaginale, infezioni, e una sensazione di dolore durante i rapporti sessuali. A tutto questo si possono aggiungere anche irritazioni della vescica, cistiti e aumento dello stimolo ad urinare: «Sono fastidi legati all’atrofia degli organi urogenitali», conclude Ortone. «Gli estrogeni non proteggono più i tessuti dell’apparato genitale».
• Ormai ci siete, la menopausa è arrivata. Sappiate allora che la medicina tradizionale propone due terapie fondamentali. Con l’aiuto del dottor Vincenzo Ortore, vediamo quali sono e come funzionano. *Terapia ormonale Serve a restituire gli ormoni perduti. Quando sarete dal medico la sentirete chiamare anche Htr, dall’inglese «Hormone replacement therapy». «Questo trattamento è costituito dall’associazione di estrogeni e di un progestinico, i due ormoni principali prodotti dall’ovaio durante l’età fertile. Per le signore che sono state sottoposte all’asportazione dell’utero, è sufficiente invece la somministrazione del solo estrogeno». possibile scegliere: pillole, cerotti, gel cutaneo «e presto anche un semplice spray nasale» dice Ortore. VANTAGGI Addio alle vampate di calore, alle sudorazioni notturne, all’insonnia, ai fastidi urinari e agli sbalzi di pressione arteriosa: «Oltre al controllo dei sintomi più fastidiosi, questo tipo di trattamento riduce i problemi al sistema cardiovascolare e previene l’osteoporosi, rallentando il deterioramento della struttura ossea». SVANTAGGI «Se avete avuto precedenti episodi di trombosi, è bene consultare il medico. La possibile insorgenza di tumore alla mammella durante questa terapia non è mai stata dimostrata, almeno nei primi cinque anni di trattamento». A CHI ADATTA «A tutte le donne che non presentano problemi, ma che comunque hanno sintomi piuttosto forti ed evidenti».
• *Fitoestrogeni «Si tratta di composti derivati dalla soia, che in una terapia hanno effetti molto simili agli estrogeni, ma meno potenti» dice Ortore. «L’idea di utilizzare questo legume è venuta osservando le donne orientali: hanno meno disturbi delle occidentali e una percentuale più bassa di tumori al seno e di osteoporosi, proprio perché la soia è molto presente nella loro dieta». VANTAGGI «Questi derivati naturali vengono consigliati a individui che non hanno problemi medici rilevanti». SVANTAGGI «Non sono farmaci (non serve nemmeno la ricetta medica), per questo non ci sono effetti collaterali». A CHI ADATTA «A quelle donne che, per diversi motivi medici, non possono ricorrere alla terapia ormonale».*
• Se non volete ricorrere alla medicina tradizionale, potete sempre farvi dare una mano dalla natura. «Tra le erbe che possono aiutare vi sono per esempio la Salvia officinalis per i piccoli problemi, il Fieno greco per l’osteoporosi, la Sequoia gigantea contro la stanchezza e la depressione, la cardiaca e il sorbo - associate alla Cimicifuga racemosa - per le vampate di calore, l’ansia e l’insonnia» spiega Elena Gobbi, erborista e dietista di Firenze. «Ricordate che la fitoterapia può essere un valido supporto ai trattamenti tradizionali, ma perché sia veramente efficace, dovete seguire un’alimentazione che comprenda cibi ricchi di fitoestrogeni, per esempio la soia e l’olio di semi di lino, che trovate facilmente anche nei supermercati». Un forte sostegno, poi, potete trovarlo anche nell’omeopatia. Provate per esempio il Lachesis, quando le vampate sono molto intense, o il Graphites se tendete all’obesità. «Tenete presente comunque che si tratta di indicazioni di massima, perché terapia e somministrazione vanno personalizzate», sottolinea il dottor Giulio Marasca, omeopata, consulente dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma.
• La menopausa non comporta soltanto cambiamenti fisici. Anzi, spesso l’impresa più difficile è riuscire a convivere serenamente con i mille piccoli problemi psicologici che questo periodo porta con sé. Con l’aiuto di Marisa Gerosa, psicoterapeuta e psicosessuologa, consulente nel Centro per la menopausa dell’Aied di Roma, ecco alcuni consigli per cominciare a risolverli. Se ti senti un po’ giù... Capita ormai piuttosto spesso: vi sentite abbattute e un po’ depresse, vi accade di dover combattere quella leggera sensazione di inutilità e insofferenza. Un’idea per reagire? Impegnatevi in nuove attività che possano stimolare il vostro entusiasmo. Riscoprite i vecchi sogni chiusi nel cassetto, magari frequentate un corso d’arte e pittura, iscrivetevi di nuovo all’università o a un’associazione. ...o troppo su di peso I chili di troppo e la perdita della forma ideale vi fanno sentire a disagio, con voi stesse e con gli altri. E non sapete proprio cosa fare. Allora smettetela di abbattervi e iniziate a fare movimento. Una scuola di ballo o, se preferite, un corso di ginnastica possono aiutarvi a bruciare calorie e a tornare al peso forma, distraendovi e divertendovi in un colpo solo. Non ti va di fare l’amore  uno dei sintomi, anzi è sicuramente un «classico» della menopausa. Vi succede spesso di provare dolore durante i rapporti sessuali. Per non parlare del fatto che il vostro desiderio sessuale sembra essere scomparso. Niente di più normale: quindi, senza pensarci troppo, provate a vincere l’imbarazzo di parlarne apertamente con vostro marito o con il vostro partner. Poi, se avete bisogno di tranquillizzarvi ulteriormente, fate un salto dal ginecologo (per farvi consigliare un farmaco) e uno dallo psicologo (vi aiuterà a capire e a ritrovare la tranquillità).