Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  novembre 12 Sabato calendario

Più di 350 stazioni sciistiche, oltre 9

• Più di 350 stazioni sciistiche, oltre 9.000 chilometri di piste e almeno cinque milioni di appassionati. Sono i numeri dello sci in Italia, sport invernale per eccellenza. E negli ultimi anni, grazie anche all’affermarsi di novità come il carving (con sci ondulati), lo snowboard (quello con la tavola) e lo snowblade (con gli sci più corti), il numero degli appassionati è cresciuto. «Lo sci conquista tutti soprattutto perché è un’attività fisica completa» spiega Klaus Planinschek, direttore della Scuola Sci La Villa in Alta Badia (Alto Adige) «e proprio per questo, alpino o di fondo che sia, è uno sport che può essere praticato sia da bambini di tre anni che dai nonni. I nostri corsi, infatti, sono frequentati dai piccolissimi che si avventurano per la prima volta sulla neve; mentre molti anziani che abitano dalle nostre parti, anche ultraottantenni, non rinunciano ancora a farsi una discesa per mantenersi in forma... e i risultati si vedono anche in termini di longevità».
• A che cosa fa bene lo sci? Ricordatevi che vengono impegnate quasi tutte le fasce muscolari del nostro corpo: «Come attività fisica», continua Planinschek, «lo sci coinvolge, in primo luogo, le gambe. Gli arti inferiori, infatti, sono quelli soggetti ai maggiori sforzi durante la discesa e, quindi, è sempre bene arrivare sulle piste con una buona preparazione atletica di base. Questo vuole dire non soltanto aver fatto della ginnastica presciistica per allungare i muscoli delle gambe e per prevenire lesioni muscolari o articolari. Ma è molto importante avere ”allenato” anche il nostro apparato cardiocircolatorio. In montagna, infatti, bisogna fare i conti con l’altitudine, che può provocare nel giro di pochi minuti disturbi seri: per esempio, sbalzi di pressione. Per questo è sempre consigliabile, prima di partire per la settimana bianca, praticare attività aerobiche (corsa, ciclismo e nuoto) che stimolano l’attività del cuore e dei polmoni».
• Cosa indossare quando si scia. Dovete stare calde e comode. Detto questo, potete scegliere una tuta intera o un completo (pantaloni o salopette) e giacca a vento. I più caldi sono quelli foderati in Gore-tex o piume d’oca: tengono caldo a qualsiasi temperatura. Sotto, infilate una calzamaglia, in lana o microfibra, calze di lana, dolcevita in lana e cotone o in pile leggero. E poi: cappello (con i copri-orecchie), occhiali da sole (meglio se in plastica) e guanti imbottiti. Scegliete bene anche gli scarponi: devono essere adeguati alla vostra preparazione. Sono tutti rivestiti in materiale morbido, che si adatta alla forma del piede. Non commettete quindi l’errore di prenderne uno di una misura in più solo perché quando lo provate stringe troppo: dopo mezz’ora sulle piste sarebbe troppo largo e non seguirebbe più tutti i movimenti della caviglia.
• Una giornata trascorsa sugli sci impegna molto il vostro corpo. Non a caso chi a contatto con la neve ci vive (i maestri) segue regole di alimentazione con orari molto rigidi. Proviamo a seguire il loro esempio per restare in forma. ore 8.00. Una colazione leggera e molto nutriente. L’ideale è un caffellatte (per i più piccoli, della cioccolata calda), fette biscottate con marmellata, frutta di stagione, cereali in fiocchi e yogurt magro. Non esagerate coi dolci, burro e formaggi e insaccati: appesantiscono e, col freddo, sono difficili da digerire. ore 9.00. Orario ideale per arrivare sulle piste. Alzarsi presto vi costerà un po’ di fatica, ma permette di fare le prime discese su tracciati lisci e compatti appena battuti dal gatto delle nevi (ideali soprattutto per i principianti). In più è un modo sicuro per evitare le code agli impianti di risalita e la folla. Chi è al suo primo giorno eviterà incidenti da «affollamento». ore 11.00. Lo fanno anche i professionisti. Portatevi sempre nello zaino un pacchetto di crakers, o della frutta per una pausa. Dieci minuti e poi riprendete. ore 13.00. Fermatevi in un rifugio per un piatto di pasta condito con olio, pomodoro e formaggio. Non fatevi tentare da piatti succulenti e pesanti come polenta e salsicce. Dopo la pausa tornate pure a sciare. Ma se sentite i primi crampi alle gambe o molto freddo è meglio smettere. ore 18.00. Tornati in albergo, ritempratevi con una tazza di tè bollente o un punch. ore 20.00. La «cena dello sciatore»: zuppa di verdure con parmigiano e un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva, 180 g di carne bianca (tacchino o petto di pollo) con contorno di patate lesse, verdure cotte e per finire dolci al cucchiaio.
• Sci a tutte le età. Per i bimbi. Dai 4 ai 13 anni è lo sci alpino la specialità giusta. Molto utile per familiarizzare con questo sport e acquisire la postura giusta e una maggiore elasticità muscolare. Questa è l’età in cui si inizia a frequentare le scuole di sci e si provano le prime «baby-piste». Dai 14 ai 25. il momento di cimentarsi negli stili più divertenti e veloci: dal carving, allo snowboard fino agli snowblade, specialità che richiedono una buona preparazione tecnica, ottimi riflessi e un po’ di «spericolatezza». A 30 anni. Si riscopre il fascino dello sci alpino e si torna a praticarlo con maggior costanza, preferendo a piste «nere» ripide e scoscese le più comode (e facili) «rosse». Per gli over 50. La fascia di sportivi più maturi predilige lo sci di fondo. Più riposante e meno frenetico, solo lunghe passeggiate nei boschi, per giunta senza quegli scarponi così pesanti...
• Divertimento sì, ma senza rischi. In pista bisogna seguire regole precise. Vediamole insieme. • Attente agli altri sciatori: prima di cominciare la discesa, controllate che non stia arrivando qualcuno. • Sorpassando chi vi sta davanti, fate attenzione anche a chi avete di lato. • Prima di curvare o cambiare direzione, date un’occhiata intorno a voi: eviterete pericolose collisioni. • Quando, scendendo, incrociate un altro sciatore, sulla diagonale opposta, lasciatelo passare e allargate la vostra traiettoria. • Quando vi immettete sulla pista principale da una secondaria, dovete sempre dare la precedenza. • Se notate sciatori inesperti o titubanti, cercate di non incrociarli. Potreste spaventarli e farli cadere. • Non intralciate gli altri: fermatevi solo a bordo-pista. • Non strafate: scegliete il percorso più adatto al vostro livello di preparazione. • Sciate sempre in compagnia di qualcuno. Per aiutarvi in caso di necessità. • Fermatevi appena avvertite la stanchezza.