Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 12 novembre 2016
Ore 10 di una qualsiasi mattina in città
• Ore 10 di una qualsiasi mattina in città. Chiavi di casa in mano, nota della spesa in tasca, bambino nel passeggino. ora di uscire. L’aria è pesante: un odore acre ti prende alla gola. Tutta colpa dello smog, parola inglese derivata dall’unione di smoke (fumo) e fog (nebbia). Fu coniata negli Anni 50 a Londra, quando si materializzò, per la prima volta, una fitta nebbia mista a fumi di carbone. A soffrire maggiormente a causa dell’inquinamento sono i bambini. «Il loro apparato respiratorio non è ancora completamente formato», spiega il professor Mariano Antonelli, pediatra dell’università La Sapienza di Roma, «ed è ampiamente dimostrato che lo smog ne influenza in modo negativo lo sviluppo». Soprattutto perché i bambini respirano più aria degli adulti e quella che finisce nei loro polmoni è in assoluto della peggiore qualità perché più vicina al suolo. I gas di scarico delle auto (come il monossido di carbonio, il biossido di azoto, il piombo e il benzene) insieme alle invisibili, ma nocive polveri di lattice derivate dal deterioramento dei copertoni delle auto sull’asfalto, sono un cocktail che mette a dura prova i più piccoli. «Le esalazioni irritano e infiammano le mucose del naso, della gola e dei bronchi, abbassando le capacità dei meccanismi di difesa del bambino», spiega Antonelli, «e si cronicizzano anche i mal di gola, le bronchiti e le broncopolmoniti. L’evoluzione di queste patologie può dare luogo ad attacchi di asma». Certo, i dati non sono confortanti. Ma è possibile tamponare il problema con piccoli accorgimenti, scegliendo le ore meno a rischio per uscire con i bambini e aiutandoli fra le quattro mura di casa.
• Una bella passeggiata, ma solo la mattina
Volete uscire con il più piccolo? Fatelo nelle prime ore del giorno perché, oltre a essere le più fresche, offrono e garantiscono ai polmoni dei nostri figli aria più pulita. L’inquinamento avvolge la città nel pomeriggio e al calare del sole. E poi, al tramonto, dovete fare i conti anche con l’inversione termica. Che cos’è? Quando il sole tramonta, il suolo si raffredda e cede calore all’aria circostante.
La conseguenza è che si crea un ristagno di smog negli strati più bassi dell’atmosfera, cioè proprio dove siete voi. Insomma, se proprio volete concedervi una bella passeggiata con vostro figlio, non fatelo di sera.
• Se tuo figlio ha sempre il naso chiuso, di giorno starnutisce spesso e la notte fa fatica a prendere sonno.
• Provate con i lavaggi nasali a base di soluzione salina o acque termali. Evitate i medicinali al mentolo: possono provocare spasmi alla laringe.
• No alle lunghe code cittadine in auto. Scegliete percorsi alternativi alle grandi arterie dove di solito si concentra il traffico.
• Se tuo figlio ha il fiatone anche dopo una corsetta di due minuti. E non ama andare in palestra o fare sport.
• un segno di difficoltà respiratoria. Non forzatelo a fare sport e tenete sotto controllo l’alimentazione per evitare che ingrassi.
• Il passeggino si trova proprio all’altezza dei tubi di scappamento delle auto: usatelo il meno possibile.
• Se tuo figlio ha la tosse secca durante la notte. Oppure respira a fatica, tenendo sempre la bocca aperta.
• Mantenete l’ambiente umidificato anche d’estate. Prima di andare a dormire, vanno bene i suffumigi a base di piante balsamiche come eucalipto o ginepro.
• Inutile costringere i bambini a usare la mascherina: le polveri fini prodotte dalle marmitte delle macchine filtrano lo stesso.
• L’inquinamento si combatte anche a tavola. Per aiutare l’organismo a difendersi dai danni dello smog, una buona dieta è proprio quello che ci vuole. Ma quali sono i cibi da preferire? Nella borsa della spesa non devono mancare alimenti ricchi di vitamine, a partire dalla vitamina C, che fortifica le difese immunitarie. Quindi, via libera ad agrumi, ribes, fragole, frutta in generale, pomodori, peperoni, verdure fresche, patate. Molto importante anche la vitamina E, che svolge un’azione protettiva sui polmoni: la trovate negli oli vegetali di mais, oliva, girasole, germe di grano, arachidi, cereali e nel tuorlo d’uovo. Quando fate la spesa cercate di evitare frutta e verdura acquistata dai camion, dalle bancarelle e dai negozi che espongono la mercanzia su strade trafficate: sono più esposti alle polveri inquinanti.
E quando passeggiate con i vostri bambini, niente merende e spuntini: le sostanze inquinanti si depositano facilmente sui grassi contenuti negli snack.