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 2016  novembre 12 Sabato calendario

Caldo, afa, umidità alle stelle? Un condizionatore vi restituisce energia di giorno e sonni sereni di notte

• Caldo, afa, umidità alle stelle? Un condizionatore vi restituisce energia di giorno e sonni sereni di notte. Purché sappiate scegliere l’apparecchio giusto per le vostre esigenze e per l’ambiente che volete rinfrescare. Il mercato non è certo avaro di proposte: modelli di diversa potenza, più o meno sofisticati, trasportabili o fissi. Ma prima ancora del modello, è importante conoscere le regole per usare in modo corretto il condizionatore. Abbiamo chiesto aiuto a Sanzio Boldrini, segretario generale dell’Associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento, refrigerazione (Aicarr): «Non pensiate che un condizionatore più potente di quello che vi serve davvero, dia risultati migliori. Rischia piuttosto di abbassare in modo troppo brusco la temperatura per poi fermarsi e riprendere a funzionare solo quando l’aria di casa si sarà di nuovo riscaldata. Insomma caldo e freddo si alternerebbero improvvisamente, ed è un male. E poi: per evitare malanni, spegnetelo sempre prima di addormentarvi, specie se lo tenete in camera da letto». Infine: sapevate che esiste una «formula magica» per programmare la temperatura giusta dell’aria condizionata? «Dividete la temperatura esterna per due e poi aggiungete dieci. Per esempio: fuori ci sono 30 gradi? Diviso per due fa 15 + 10 = 25ª
• Secondo il professor Giorgio Cortesina, direttore della Scuola di specializzazione in otorinolaringoiatria dell’Università di Torino, all’uso poco attento del condizionamento d’aria si possono attribuire molte irritazioni o vere e proprie malattie dell’orecchio, del naso e della gola. «Le cause principali di tante faringiti, laringiti o riniti sono da un lato gli sbalzi termici e dall’altro l’impossibilità di mantenere sterili i filtri», spiega Cortesina. «Chi soffre di riniti, sinusiti, otiti dovrebbe cercare di evitare gli ambienti con aria condizionata. A casa è facile, un po’ meno lo è nei luoghi di lavoro».
• «Il condizionamento dell’aria protegge le persone allergiche ai pollini», spiega il professor Giorgio Walter Canonica, direttore della Clinica di malattie dell’apparato respiratorio e allergologia dell’Università di Genova. «Lo stesso però non si può dire quando i problemi nascono da acari o dalle muffe. Lo scarso o inesistente ricambio dell’aria e i filtri che spesso non funzionano bene, creano infatti accumuli di polvere. In questi casi l’unica soluzione, oltre alla pulizia dei filtri, è una terapia farmacologica. opportuno quindi rivolgersi subito al medico».
• «Attenzione ai rapidi passaggi dal caldo al freddo e viceversa», avverte il professor Massimo Zoppi, docente di reumatologia presso l’Università degli Studi di Firenze. «I tipici dolori delle malattie reumatiche croniche di origine articolare e muscolare, diventano più forti se state troppo tempo in un ambiente con l’aria condizionata. In realtà, vengono risvegliati dalle variazioni improvvise di temperatura a cui vi sottoponete nell’arco della giornata, per esempio entrando e uscendo da ambienti climatizzati. Per evitare problemi, dunque, è sufficiente limitare questi sbalzi o tenere sempre una giacca a portata di mano».
•  economico, poco ingombrante e facile da usare. Ciascuna di voi lo ha avuto in casa almeno una volta. Stiamo parlando del ventilatore, l’unica alternativa valida all’aria condizionata. In realtà la sua azione non provoca un reale abbassamento della temperatura, ma solo un’immediata sensazione di benessere. Infatti, smuovendo l’aria e mantenendone costante il flusso, favorisce e accelera il processo di evaporazione del sudore sul vostro corpo. Sì, ma quale scegliere? Preferite quelli con un meccanismo rotatorio cioè quelli che girano su se stessi. Dal punto di vista della salute dovete solo stare attente a calibrare la velocità e a non orientare il flusso dell’aria verso le persone. Ancora più efficienti sono i modelli a soffitto, che hanno pale più lunghe e ampie. Ricordatevi però di spolverarli spesso perché, per forma e dimensioni, le pale tendono a raccogliere la polvere e, una volta azionate, la rimettono in circolazione.
• Mal di testa, spossatezza, bruciore agli occhi, al naso e alla gola. Ma anche difficoltà di concentrazione e vertigini. Sono i sintomi più comuni della «sindrome dei grattacieli malati», quell’insieme di disturbi che colpiscono chi vive o lavora in edifici moderni, dove non è possibile la ventilazione naturale perché le finestre sono sigillate. Tipica dei Paesi industrializzati, è diffusa soprattutto negli Stati Uniti, in Germania e nel Nord Europa in genere. Per eliminarla basterebbe aprire le finestre, ma non sempre è possibile. L’ideale sarebbe poter andare a lavorare (o a vivere) altrove: ma non sempre, naturalmente, è così facile. C’è poi la «febbre da umidificatore», una malattia polmonare, causata quasi sempre da microrganismi infettivi diffusi dai grandi impianti di condizionamento come quelli degli uffici o dei grandi magazzini.