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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Le tue amiche piante

• Le tue amiche piante. Pollice verde o no, una pianta in casa ce l’abbiamo tutti: dà colore e trasmette vitalità, fa compagnia. L’importante è non dimenticarsi di innaffiarla e non trascurarne le esigenze (ha bisogno di luce?, preferisce stare all’ombra?). Secondo il Feng Shui, l’arte orientale che insegna ad armonizzare se stessi con l’ambiente in cui si vive, il verde in un appartamento può fare molto di più. «Il nome di questa antica disciplina cinese deriva da due elementi naturali, il vento (Feng) e l’acqua (Shui)», spiega Vincenzo di Ieso, «alla base c’è il pensiero taoista, per il quale il cosmo è un tutto unico in cui gli elementi sono in relazione tra loro e si influenzano a vicenda, grazie alla libera circolazione dell’energia, il Qi». Il Feng Shui, utilizzando piante, specchi, fontane e luci, fa sì che il Qi fluisca liberamente e porti equilibrio e armonia a chi soggiorna in un determinato ambiente. La bioarchitettura. Ma alle virtù delle piante si affida anche la bioarchitettura. La dracena, per esempio, è efficace contro le esalazioni di formaldeide (un gas incolore antimuffa, spesso utilizzato sui mobili). Tiglio e viburno attenuano i rumori. Filodendro e spatifillo assorbono il tricloro di etilene (prodotto da colle e vernici). Tutte le piante, poi, umidificano gli ambienti e, grazie al terreno, producono un effetto filtro contro i composti volatili presenti nelle nostre case, come il monossido di carbonio, nocivi alla salute.
• Le tue amiche piante. Regole generali. Tenete sempre a mente che, secondo il Feng Shui, le piante sono come gli ospiti: vanno trattate con estremo riguardo. Prima di andare ad abitare in una casa nuova, acquistate una o più piante di felce: assorbiranno le energie dei precedenti inquilini. Preferite le sempreverdi con foglie dalle forme morbide, arrotondate. Evitate quelle che hanno foglie spigolose e appuntite, simbolo di conflitti. Le piante si dividono in Yang e Yin. Le prime, a foglia larga e con i rami rivolti verso l’alto, accrescono i flussi di energia: mettele nei luoghi di passaggio (per esempio nei corridoi), soprattutto se sono molto bui, e negli angoli più angusti, dove le energie tendono a ristagnare. Le seconde, con foglie tonde o a forma di lobo e con rami che cadono verso il basso: mitigano l’energia quando è eccessiva. No alle piante in camera da letto: durante la notte rilasciano anidride carbonica.
• In cucina. Timo e rosmarino stimolano l’appetito. Il potus è una pianta dalle foglie di medie dimensioni molto decorative, dalla forma vagamente a cuore, lucide e consistenti, con striature gialle e avorio. Non soffre eccessivamente il freddo, ma predilige gli ambienti chiusi, con una temperatura di circa 18°. Deve essere bagnato abbondantemente in estate e molto raramente in inverno. Predilige le posizioni ombreggiate e riparate dalle correnti d’aria. L’adiantum e l’asplenium Fanno parte della famiglia delle felci. Con le loro foglie delicate, donano gioia e allegria e ricordano la delicatezza di una madre che prepara il cibo per i suoi piccoli. Rosmarino e timo. Poiché la produzione del cibo è l’attività principale della cucina, in questo ambiente è molto importante collocare piante aromatiche che stimolano l’appetito. Collocatele su una mensola posta tra acquaio e fuochi, zone per loro natura contrapposte. Il primo, infatti, è un «elemento acqua», mentre i secondi sono «elemento fuoco». Il Potus, per esempio, essendo «elemento legno», aiuta ad eliminare le contrapposizioni e favorisce l’armonia, fondamentale in una stanza come la cucina dove si preparano alimenti per la crescita e la vita.
• In bagno. Tutto il relax di edera e felce. La felce grazie alle sue lunghe foglie, assorbe l’umidità presente spesso nel bagno. una pianta che predilige, infatti, i luoghi umidi. Non ama la luce diretta del sole, ma anzi preferisce i luoghi con tanta ombra. La felce aiuta inoltre a ritrovare il relax. Quando vi immergerete nella vasca fra bolle di sapone, essenze e aromi, riuscirete a distendervi meglio avendo davanti agli occhi questo spicchio di natura. L’edera ha le foglie lobate, verdi d’estate, verdi-marroni d’inverno. una pianta con grande capacità di adattamento, che non richiede particolari attenzioni: cresce bene sia in luoghi soleggiati (anche se è meglio evitare l’esposizione diretta ai raggi solari) sia all’ombra. L’importante è mettere nel vaso dei sostegni ai quali possa appoggiarsi: vanno bene anche dei bastoncini in legno. In casa la varietà più indicata è l’Hedera Canariensis, originaria delle Isole Canarie e dell’Africa settentrionale. Entrambe sono perfette per separare la zona dei sanitari da quella della doccia o della vasca, perché sanno anche disperdere le energie «sporche». Ricordate, però, dopo aver fatto il bagno o la doccia, di aprire sempre la finestra, per eliminare l’umidità in eccesso che potrebbe danneggiare l’edera.
• In salotto. Accogli gli ospiti con il capelvenere. Dieffenbachia In quest’area della casa, è la comunicazione l’elemento fondamentale da privilegiare. Le piante devono essere quindi a foglia larga e arrotondata con i rami rivolti verso il basso. La collocazione ideale è nei vasi sospesi: non disturbano, riempiono l’ambiente e danno calore. La Dieffenbachia, il cui nome deriva da J.P. Dieffenbach, amministratore dei giardini del palazzo reale di Vienna, è una pianta dalle grandi foglie verdi e bianche. Ha bisogno di temperature mai troppo basse (non inferiori a 15°), ama la luce, ma non i raggi diretti del sole. Capelvenere le sue fronde leggere ed eleganti che, come indica il nome, richiamano la mitica chioma della dea della bellezza, hanno foglie cuneiformi di colore verde tenue, sostenute da sottilissimi steli neri. Proviene dall’America tropicale e per questo predilige il clima caldo-umido, ma non la luce diretta del sole. Nella scelta dei vasi, optate per contenitori in materiali naturali (terracotta o pietra). I fiori. Non esagerate nel salotto. Se proprio non potete farne a meno, cambiate spesso l’acqua ed eliminateli non appena appassiscono. Collocate la Dieffenbachia nell’angolo fra i due divani. Un cespuglio di capelvenere sulla soglia del salotto servirà a dare il benvenuto ai vostri ospiti.
• Nello studio. Il ficus è anti-spigoli. Ficus beniamino. un arbusto sempreverde piuttosto sensibile al freddo (richiede una temperatura minima di 7-8°), pianta Yang, cioè energetica, per eccellenza. I suoi rami sono sottili, le foglie ellittiche e leggermente acuminate verso la punta. Può raggiungere un’altezza di due o tre metri. In estate richiede annaffiature abbondanti, che vanno invece ridotte durante l’inverno. Predilige ambienti luminosi, ma non ama la luce diretta del sole. Si adatta molto bene a una stanza in cui c’è un’alta concentrazione di spigoli: dalla scrivania alle librerie fino al tavolo del computer. La crassula una pianta con foglie verde scuro di forma arrotondata. La sua forma ricorda piccoli alberi. Messa in un vaso rotondo e basso di terracotta, riempito di ghiaietto piccolo e leggermente dorato, aiuta ad attivare l’energia necessaria a lavorare meglio. L’ideale sarebbe collocare un Ficus davanti a ogni spigolo, ma se ciò non è possibile ci si può accontentare di coprire gli angoli più evidenti e insidiosi. Se dopo qualche tempo perde vitalità, è segno che ha lavorato bene (assorbendo le energie negative). Allora sostituitelo al più presto, perché ha esaurito le sue funzioni. La Crassula, invece, deve essere posta nell’angolo sud-est o nord-ovest della scrivania.
• In giardino. Bambù e alloro ti difendono. Secondo il Feng Shui, il giardino è il «biglietto da visita» di una casa. Ecco perché deve essere sempre ben curato. Cominciamo dall’ingresso: nessuna pianta va sistemata davanti all’entrata di un’abitazione. Ai lati del portone si possono piuttosto collocare due Bossi potati a palla: donano benessere e prosperità. I vialetti non devono mai essere dritti, ma seguire sempre un percorso sinuoso. Nella disposizione delle piante, occorre rispettare i quattro animali che secondo il Feng Shui caratterizzano un luogo: a nord, e sul retro della casa (o sulla sua facciata, nel caso di un balcone) risiede la tartaruga. Qui è meglio disporre piante alte, simbolo di protezione: per esempio le canne di bambù, che portano longevità e salute, oppure i rampicanti, come l’edera o la vite americana. A sud, davanti all’edificio, risiede la fenice: in questo punto l’ideale sono i fiori, segno del futuro gioioso che si prepara. A ovest, invece, regna la tigre: piantate cespugli come l’oleandro e l’alloro, richiamano la protezione degli dei. A est c’è la casa del drago: qui è meglio sistemare gli alberi da frutto (per esempio dei meli). Se volete saperne di più, potete leggere il libro «Il Feng Shui in giardino» di Philippa Waring (edizioni Amrita)