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 2001  settembre 29 Sabato calendario

Ippocrate lo diceva già nel IV secolo avanti Cristo: farsi un bagno profumato seguito da un massaggio è il modo migliore per stare bene

• Ippocrate lo diceva già nel IV secolo avanti Cristo: farsi un bagno profumato seguito da un massaggio è il modo migliore per stare bene. E allora, dimentichiamoci delle docce e ... pensiamo alla salute. Per cominciare, prendiamocela comoda. E se vogliamo continuare con le citazioni, pensiamo a Helena Rubinstein (una delle grandi regine della cosmetica) che suggeriva sempre di infilare l’accappatoio appena arrivate in bagno, così poi si aveva tutto il tempo di riempire la vasca, tirarsi su i capelli, pulirsi la faccia dal trucco e passarsi sulla pelle uno strato di crema idratante alto così, in modo che con i vapori dell’acqua penetrasse bene nei pori. E a proposito di acqua, quanti gradi? Gudrun Dalla Via, una delle più note esperte di fitoterapia e autrice del best seller «Idroterapia» (Red Edizioni, 22.000 lire) dice che l’ideale è fra i 38 e i 39 gradi, perché a 40 è troppo calda (può addirittura far mancare il fiato); 37 è pochino e può far starnutire. Stare a mollo è bello, ma più di un quarto d’ora alla volta asciuga troppo la pelle. Quei polpastrelli rugosi che vi vengono ... lo sapete che è segno di disidratazione? Fuori subito, l’acqua calda (o tiepida) disidrata sempre un po’. Adesso asciugatevi e incrematevi per bene!
• Da usare dentro l’acqua. Bagno-doccia schiuma. Primo: puntate a quelli che non vantano di fare tanta schiuma. Secondo: se dopo il bagno non amate lavar via la schiuma, lasciateli stare; se non li sciacquate, irritano la pelle. Meglio un doccia-schiuma: fa meno bollicine. Vanno tutti bene, ma se sono neutri è meglio. Se volete un consiglio provate con quello al tè di Aqualina Paglieri . Guanto di crine: Ideale per strofinar via le cellule morte, ma se non volete far bruciare la pelle lasciatelo a mollo nell’acqua calda prima di usarlo. O sostituitelo con uno sintetico: ce n’è uno (si chiama Magic Peeling) che è morbido come gli stracci che i massaggiatori usano, insaponati, nei bagni di vapore turchi: la pelle poi è così pulita da sembrar pallida. Shampoo. Se la schiuma vi irrita la pelle, provatene uno neutro o "per bambini, niente lacrime". Pulisce altrettanto bene. Cuscinetto per il collo. Quello gonfiabile che usate in aereo per non risvegliarvi a destinazione con l’artrosi cervicale, nella vasca è ancora più comodo. Gonfiatelo per bene e mettetelo fra la vasca, l’acqua e voi: non si sciuperà la messa in piega e vi rilasserete a meraviglia. Sali da bagno.: Sono poche quelle che sanno usarli. Buttarli nell’acqua non serve, bisogna prenderne una manciata, inumidirli con acqua calda e strofinarseli addosso: sono energizzanti. Evitate le confezioni maxi che si vendono nei periodi festaioli (Natale, Pasqua ecc.): sono spesso di qualità scadente. I migliori li trovate in profumeria, reparto grandi marche Mascherina.: Mettetela sugli occhi se non avete sottomano il solito cetriolo dal quale tagliar fuori due "fette relax" per le vostre palpebre gonfie. Vanno bene anche i batuffoli della Kelèmata imbevuti di lozione calmante. Pomice: Buttatela nell’acqua prima di entrare perché asciutta è troppo ruvida. Strofinatela su talloni e pianta del piedi. Oli da bagno: Ormai si trovano solo nelle grandi marche e sono più che altro - come dire? - per i sensi: versateli (in abbondanza!) sul corpo prima di entrare nell’acqua. Poi entrateci, sentite che l’acqua scivola via dalla vostra pelle di seta lucida, rilassatevi un attimo e poi zac, subito su ad asciugarvi. Oli essenziali: Attenzione a non confonderli con quelli da bagno: servono a rilassare o stimolare, ma non vanno assolutamente strofinati sulla pelle perché potrebbero irritarla (soprattutto quelli a base di cannella, chiodi di garofano ecc). Allungateli con olio di mandorle (una tazza ogni 6-10 gocce di olio essenziale) e poi buttateli nell’acqua. Potete anche versare direttamente le gocce (mai più di 6-10) nell’acqua. I migliori? In erboristeria. Se lo trovate più comodo, ci sono quelli già pronti Sale da cucina: Se siete stanche morte buttatene due manciate sotto il getto dell’acqua e vi sentirete meglio. Non stateci troppo, però: fa sudare.
• Nel mondo si fa così il bagno. ALL’INGLESE Bevete un tè caldo ed entrate nell’acqua: suderete a goccioloni ed eliminerete tossine. ALLA GIAPPONESE Fate una doccia prima di immergervi in una tinozza di acqua bollente, in cui avete messo rametti di erbe. L’acqua deve essere caldissima (42-43 gradi): ma se avete la pressione bassa, fate attenzione. ALLA TEDESCA  sempre curativo: per stimolare la circolazione, con una spazzola dura da bucato con cui frizionare il corpo prima di entrare; per far scendere la febbre, con acqua gelata. Meglio provarlo in una beauty farm dove c’è personale «che sa come si fa», altrimenti è rischioso. ALL’INDIANA Niente schiuma, solo sapone vegetale ed erbe sotto forma di oli essenziali. Quello di lavanda calma, quello di menta ha un effetto stimolante.
• La grande attrice Sarah Bernhardt, vissuta nella seconda metà dell’Ottocento, era famosa per la sua pelle d’alabastro. Prima di andarsene, lasciò scritta la sua ricetta di bellezza. Teneva sempre sul ripiano del bagno un gran vaso di crusca e uno di orzo macinato grosso e, prima di immergersi nella vasca, vi gettava sei pugni del primo e due del secondo. Se fosse davvero questo il segreto del suo splendido incarnato, non si sa. Quel che è certo, è che anche un’abitudine quotidiana come quella del bagno può diventare un vero trattamento di bellezza. E non solo finché siete nell’acqua. Basta usare i prodotti giusti, imparare a interpretare i segnali che la pelle ci manda e comportarsi di conseguenza, anche dopo essere uscite dalla vasca. Per farlo, è sufficiente seguire qualcuno dei consigli che trovate in queste pagine. Provate.
• Cosa provare appena uscita Gel o polveri da bagno. Sono quelle delle marche famose, ottime e profumatissime, ma da non usare in abbondanza perché possono irritare la pelle: il profumo che contengono è davvero tanto. Per citarne uno, l’Energizing bath and shower gel, di Arden, al tè verde .
• Cosa provare appena uscita dal bagno. Striscia: Ce ne sono di sisal (una specie di corda) e di luffa (pianta africana simile a una spugna vegetale, più morbida). Mentre la passate (prima di entrare nella vasca o appena uscite) stringete forte i denti, pensando che poi la pelle non avrà bisogno di «body lotion» per essere idratata. Body emulsion.: O "body milk" o ancora "body cream". Da massaggiare sulla pelle dopo esservi asciugate. Vietato dimenticarvene, soprattutto se siete giovani e non volete riempirvi di smagliature quando sarete in stato interessante. Il dermatologo Antonino Di Pietro sostiene che idratarsi tutti i giorni con regolarità rende la pelle elastica e a prova di smagliatura. Potete crederci. Carta vetrata.: Sissignore, si tratta proprio di quella su cui "facevate la punta alla matita" nell’ora di disegno. Prendete l’abitudine di passarla sulle parti più ruvide dei piedi. Fatelo subito prima di entrare nell’acqua o appena uscite, sulla pelle già asciutta, ma ancora calda. In pochi mesi non avrete più né callosità né pieghette sulle dita. Funziona, è fantastica. Asciugamani: Quelli ruvidi, lavati senza ammorbidente, vanno bene per asciugarsi. E, a proposito, ecco come si usano per frizionare la pelle: fatelo nel verso del sangue che risale al cuore, e cioè dalla punta dei piedi in su e dalle braccia verso il cuore. Eaux fraiches: Ne trovate in tante marche, l’ di Lancome è una delle migliori. Sono "acque" a bassa gradazione alcolica, inventate apposta per le frizioni rinvigorenti dopo bagno. Da usare a manata, o versate su una manopola di spugna. Sono quasi sempre al bergamotto o al limoncello, molto femminili. Spugne: Belle, specie quelle che vengono dalle Seychelles, ma inutili. Fanno tanto " bagno femminile", hanno solo il difetto che ad usarle poco (e dopo un po’ che le avete comprate, si dimenticano sul ripiano) diventano un ricettacolo di polvere.
• Quale sapone scegliere. PROFUMATI Meglio quelli di grande marca, altrimenti il profumo contenuto (che è sempre un po’ scadente) può provocare irritazioni. Ma se anche un sapone profumato vi provoca irritazioni, sostituitelo: forse siete allergiche. NEUTRI DA BEB Ottimi: puliscono bene. TRASPARENTI Sono morbidi perché contengono oli e glicerina; in Francia li usano per i bebè, anzi, sono una «bomboniera» per segnalare che un bebè è arrivato ... rosa se femmina, ovviamente, e azzurro se è maschio. TIPO «MARSIGLIA» Sono vegetali, all’olio: buonissimi per le pelli delicate. TIPO «DI CASTIGLIA» Ufficialmente vengono dalla Spagna, in realtà li fabbricano un po’ dappertutto. In genere sono quelli verdi, vegetali. E sono meglio di tanti altri. QUELLI «NORMALI». O «da supermercato». Fate attenzione: spesso contengono soda o profumo di bassa lega. QUELLI «DI MARCA ANTICA» E INVECCHIATI Sono buoni e durano a lungo. Ma sono fatti alla vecchia maniera, cioè con grassi di origine animale. Le animaliste li lascino perdere (e le «pelli sensibili» anche, perché essiccano).