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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

La guerra del talento. Meritocrazia e mobilit࿡ nella nuova economia

• «Una sola opera dell’uomo è visibile a occhio nudo dalla luna: la Grande Muraglia costruita dai sovrani della Cina settentrionale per proteggersi dalle incursioni dei mongoli. Da sola, questa opera monumentale dà la misura del timore che i popoli stanziali hanno sempre nutrito nei confronti dei nomadi».
• Americani che cambiano casa ogni cinque anni: 50 per cento. Italiani: 17 per cento.
• «Dai tempi di Caino e Abele, le popolazioni stanziali osservano i nomadi con un misto di paura e di riverenza. "Nessuno di loro ara i campi, né tocca mai un aratro. Non sanno che cosa sia la patria, la legge o un’esistenza stabile, e continuano a vagare da un luogo all’altro sui loro carri. Se si chiede a uno di loro da dove viene, risponderà di essere stato concepito in un luogo, partorito molto lontano da lì, e allevato ancora più lontano". Nelle parole di Ammiano Marcellino c’è tutto il conflitto tra agricoltura e pastorizia, tra stanzialità e nomadismo che ha plasmato buona parte dell’evoluzione umana. Privo di legami con il territorio, il nomade è sempre stato percepito come un potenziale sovversivo dell’autorità costituita. Difficile da controllare, da tassare, da educare, sarà spesso perseguitato da Stati propensi per loro stessa natura a catturare "flussi di ogni specie, di popolazioni, di merci e di commercio, di denari e di capitali”. Nel corso dell’età moderna, i nomadi sono stati quasi ovunque ridotti all’impotenza. La tranquillità delle popolazioni stanziali è stata così messa al riparo dalle loro scorrerie».
• Oggi è nomade «l’individuo che adotta una strategia di mobilità professionale eventualmente associata ad una disponibilità alla mobilità territoriale. A contraddistinguere la condizione del nomade è innanzi tutto la sua instabilità. Nessun legame professionale appare nella sua vita tanto stabile da non poter essere reciso. Al contrario, frequenti cambiamenti rappresentano per lui la migliore garanzia di soddisfazione e, in ultima analisi, di progressione in ambito lavorativo”. Gli stanziali di oggi sono invece ”operai, impiegati, ma anche imprenditori del "salotto buono" o dell’old boys network , professionisti protetti dagli ordini, baroni universitari: gli stanziali, ricchi o poveri che siano, non amano il rischio».
• «Solo quando un’idea ha raggiunto lo stadio della banalità, partiti e governi ne prendono coscienza» (Hans Magnus Enzesberger).
• «Tutti conoscono la ragione per la quale insegnare l’informatica nelle scuole è impossibile: la media degli studenti ne sa molto più della media dei professori».