Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Una tendenza per l’estate? Non c’è
• Una tendenza per l’estate? Non c’è. Un colore di moda? Neppure. E i riccioli? Si possono fare. Ma anche no. Mentre la frangia è facoltativa, la riga è a piacere e la lunghezza può variare: da un corto alle orecchie a un lungo raso spalle. Ma non lasciatevi ingannare: una bella pettinatura 2001 si differenzia ugualmente da una degli anni passati. Perché è più sfilata, per cominciare: ogni parrucchiere ha la sua tecnica, ma ce n’è uno, Jean Louis David, che si serve addirittura della tondeuse, proprio «la macchinetta» dei barbieri che passa sopra (o sotto) il pettine che tiene fermi i capelli, e riesce a fare tagli bellissimi e sfilatissimi. C’è anche il colore, poi, che fa la differenza: da Parigi, Jacques Dessange punta al biondo molto chiaro, ma guardate la radice di quei capelli: è scura come quella che faceva portare, tantissimi anni fa, a Brigitte Bardot. Già, perché fu proprio lui, 40 anni fa, ad avere l’idea di quella «ricrescita scura» a vista: allora faceva ragazza spregiudicata. Ora fa giovane e basta.
• Come pettinare i capelli super aridi che alla sera non vogliono stare in ordine? Lavateli con poco shampoo, sciacquateli, tamponateli con un asciugamano, poi divideteli a ciocchette con le dita bagnate di acqua disciplinante: quella della Garnier - Fructis fa un fissaggio forte senza ungerli come succederebbe usando un gel. Teneteli un attimo fermi con le dita perché prendano la piega. E poi non fate altro: asciugandosi dall’umido i capelli staranno a posto per tutta la sera.
Se avete la testa piena di sabbia massaggiate lo shampoo a lungo, tenendo le dieci dita fisse a calotta sulla testa e facendole ruotare senza sollevarle.
Capelli elettrici al mare? Sostituire la spazzola di plastica con una di legno non è sufficiente: a fine giornata frizionate i capelli con una pezzuola di flanella di cotone.
Avete finito lo shampoo?
Potreste lavarli con il docciaschiuma, ma rischiano di rimanere opachi. Allora usate un pezzo di sapone di Marsiglia e poi fate l’ultimo risciacquo con due terzi di acqua e un terzo di aceto.
Se non amate l’odore dell’aceto prendete il succo di un pompelmo e frizionatelo sui capelli. Poi fate uno shampoo leggero e sciacquate bene. Avrete capelli sempre lucidissimi e profumatissimi.
• Jean Louis David é uno dei parrucchieri più bravi del mondo, di sicuro il più seguito. Il suo pallino? Sempre un taglio magistrale per accompagnare la forma della testa. Jean Louis David, 67 anni, francese, è anche dotato di preveggenza: trent’anni fa ha capito che le donne avrebbero avuto sempre meno tempo di andare dal parrucchiere, così ha inventato il taglio scalato che sta in ordine senza messa in piega. «Un giorno», racconta, «vado al Louvre e vedo i ritratti di Napoleone, e lui aveva quei capelli tutti scalati, evidentemente per stare in ordine anche in battaglia. Allora sono tornato in negozio e mi sono messo a tagliare una parrucca tutta scalata». Adesso David fa il consulente per una grande azienda di prodotti per capelli, ma ha anche una linea tutta sua: shampoo balsami, e tanti prodotti per i capelli al sole. Come mai così tanti? «E chi lo sa? Forse perché io abito alle Caymans, dove c’è il mare e il sole...».
I suoi consigli: le mèches? Per piacere, non quelle sottili e chiare: invecchiano prima del tempo! I colpi di sole? A me piacciono proprio come i colpi chiari che il sole inventa sui capelli, uno qui e uno là, uno che parte dalla radice, uno magari a metà testa e uno alle punte. I capelli bianchi per me sono bellissimi. Senz’altro più giovani, per una sessantenne, di quelle orribili tinte castano chiaro che virano un po’ al rosso e che si fanno fare tutte. Le doppie punte? Mi sembrano un falso problema: se vengono è perché i capelli sono stanchi, come i vecchi rami biforcuti: basta tagliarli, e la stanchezza va via.
I capelli al mare si sciupano? Anche quello è proprio un falso problema: non riesco a capire perché una si debba spalmare la crema solare sulla pelle per non scottarsi e si debba dimenticare invece di frizionare sulla testa un prodotto specifico per proteggere i capelli. Proprio un mistero...
• Il sole schiarisce i capelli, ma è il mix sole più sale (ovvero salmastro) a fare i guai peggiori.
Il sole intacca la cheratina, che è la sostanza della quale sono composti i capelli, facendole perdere di consistenza: ed ecco spiegata la ragione perché, dopo qualche giorno di mare, tutte le ciocche prendono un’aria sfibrata. Naturalmente al rientro la cheratina torna piano piano ai livelli iniziali. Ma se si riesce a evitarlo, tutto di guadagnato! Si evitano grandi stress.
Coprite i capelli con un cappello, un foulard o uno di quegli spray solari per capelli che hanno filtri protettivi come quelli per la pelle.
Il rimedio di emergenza: usare un gel protettivo molto lucido, di quelli che danno l’effetto bagnato. Sono come i sun block, non lasciano passare un solo raggio. E alla sera, dopo lo shampoo, diventano bellissimi e lucidi.
Il dermatologo Antonino Di Pietro: «Nessuno spiega mai perché la pelle al mare si scurisce e invece i capelli si schiariscono. per la melanina, che è responsabile sia del colore della pelle che dei capelli. Solo che si comporta in maniera differente: a contatto del sole sulla pelle scurisce buttando fuori il bruno della tintarella. Mentre invece quella che è nei capelli si decolora. Ed ecco le sfumature gialle!».
• Lo smog, composto da fumi, scarichi di benzina e polvere grassa, impasta i capelli e li sporca. Sciupa i capelli perché non viene sempre via con un buon shampoo, fate sempre un massaggio energico.
Chiedete ogni tanto al parrucchiere un impacco di pulizia.
Il rimedio di emergenza: fatevi schiarire i capelli di un tono o due per evitare la classica «tonalità grigio smog».
Il parrucchiere Franco Curletto di Torino: «Spruzzate sempre la lacca sui capelli prima di uscire di casa. un velo protettivo, lì sotto lo smog non penetra».
• Il cloro é un acido che serve a disinfettare l’acqua delle piscine. Il suo effetto: secca i capelli perché è un ossidante
Sciupa i capelli per due motivi: il primo è quello di ingiallirli quando sono decolorati. Il secondo, più sgradevole ancora, è quello di dare riflessi verdastri alle punte più decolorate.
Proteggete sempre i capelli con la cuffia: non fatelo solo nelle piscine comunali dove è obbligatorio, ma anche in quelle all’aperto di acqua salata. Ricordate che un po’ di cloro lo mettono sempre anche lì.
Il rimedio di emergenza: se assumono sfumature verdastre, sciogliete due compresse di aspirina in acqua tiepida e bagnate a lungo i vostri capelli.
Il parere di Cecilia Vianini, nuotatrice, componente della squadra olimpica italiana: «Si parla tanto di capelli verdi con il cloro... io però credo che in piscina è molto più facile ritrovarseli giallastri».
• La salsedine é quel misto di acqua marina, sale e vento che rende i capelli stopposi e assolutamente impettinabili.
Sciupa i capelli perché li disidrata: il sale assorbe l’acqua dai capelli e li inaridisce. Sui capelli scuri lascia una polvere bianca. Su quelli biondi quasi non si vede ma li fa diventare ispidi come la stoppa.
A fine giornata, prima di rientrare in casa dalla spiaggia, sciacquate sempre i capelli in acqua dolce. Non fatelo solo se sono grassi e sottili. Però smettete di tenere il sale appena si sono normalizzati.
Il rimedio di emergenza: usate, subito dopo lo shampoo, un balsamo particolarmente morbido.
Il parere di Marino Daniotti, del Centro perfezionamento parrucchieri de L’Oréal Coiffeur: «Asciugateli all’aria o, al massimo, con un phon a temperatura appena tiepida».