Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Tra le setole della spazzola, nel lavandino dopo il lavaggio, sul cuscino
• Tra le setole della spazzola, nel lavandino dopo il lavaggio, sul cuscino. L’evidenza non lascia spazio ad equivoci: vi stanno cadendo i capelli. Un fenomeno che interessa uomini e donne, ma che non deve spaventare perché, nella maggior parte dei casi, è del tutto naturale.
«L’attività fisiologica del capello ha un suo ciclo che prevede una nascita, un periodo di crescita e una morte. In condizioni normali, quando un capello cade vuol dire che un altro è pronto a prendere il suo posto», spiega la dottoressa Elisabetta Bianchi, specialista in dermatologia a Bologna e membro della Società italiana di tricologia.
Talvolta, però, il diradamento si fa più evidente e quelli che cadono sono folti ciuffetti. Anche in questo caso non è detto che il problema sia irrisolvibile. Le forme di alopecia, cioè di diminuzione della quantità di capelli, sono diverse, come le loro cause: stress, disfunzioni endocrine, carenze di proteine e di oligoelementi.
«Non tutte sono incurabili», assicura la dottoressa Lucia Lospalluti, specialista in dermatologia a Bari, «come dimostra l’alta percentuale di ricrescita. A patto che avvenga una diagnosi precoce e rigorosa. Le cure sono differenti a seconda del tipo di caduta». Sarà la visita dermatologica, all’incirca dalle 200.000 lire in su (poco più di 103 euro), a decidere i trattamenti necessari. E c’è anche la soluzione estrema: «Se il diradamento è notevole, è preferibile il trapianto, che è eterno e si effettua quando la caduta si è stabilizzata», conclude il dottore Alessio Carissimo, specialista in chirurgia plastica a Milano.
• I capelli? Coccolali e massaggiali. L’ultima tendenza dei centri benessere detta che rimettendo in forma la nostra chioma, si sanano anche anima e corpo, che a loro volta donano nuova bellezza ai capelli, su cui si riflettono le tensioni quotidiane.
C’è una linea di prodotti alle linfe floreali (agiscono sui punti energetici della testa) e un’altra a base di argilla e oli essenziali. Sull’antica medicina indiana Ayurveda si fondano invece i nuovi hair-massage, che legano la salute dei capelli all’umore predominante dell’individuo e alla sua inclinazione biopsicologica. Per conoscere meglio la medicina indiana e le tecniche di massaggio: www.medineting.supereva.it e www.barisun.it.
• Da qualche giorno vi cadono dei ciuffetti di capelli, soprattutto dopo averli lavati e spazzolati. Qualcun altro ve lo ritrovate ogni tanto tra le dita, e vi sta assalendo il timore di perderli del tutto. Niente paura: se vi cadono dai 30 ai 100 capelli al giorno, è del tutto normale. «Potrebbe trattarsi di un telogen effluvium, quella frequente forma di caduta dovuta a uno stress fisico o psichico, come un’influenza, una dieta troppo rigida, un incidente, un problema familiare», rassicura Elisabetta Bianchi, della Società italiana di tricologia. «Se è così, tutto si risolverà in pochi mesi e, in genere, senza la necessità di terapie. Al massimo, si prescrivono lozioni cortisoniche e integratori».
C’è il cosmeceutico
Alla fonte della caduta, però, potrebbe anche esserci una alopecia androgenetica lieve, con un arretramento della linea dei capelli sulla fronte alta, che colpisce la donna in menopausa e l’uomo dopo la pubertà per interazione di fattori ormonali e di ereditarietà. «In questo caso», spiega la dermatologa Lucia Lospalluti, «la terapia vede l’impiego di cosmeceutici, un preparato a metà strada tra il farmaco e il cosmetico, come quelli a base di serenoa repens, lozioni a base di minoxidil e compresse di finasteride».
Esiste, infine, anche un altro tipo di alopecia, quella areata, che in forma lieve si presenta con una singola chiazza senza capelli, dovuta spesso a stati ansiosi, che va curata con trattamenti medici associati ad altri psicoterapeutici.
• La nostra testa ha molti nemici, che, però, contrariamente ai luoghi comuni, non sono responsabili della caduta dei capelli. Vediamoli.
• dermatite seborroica
Si manifesta con squame giallastre sul cuoio capelluto irritato e arrossato. Le croste provocano prurito intenso, che favorisce la formazione di lesioni da grattamento.
• psoriasi
Si presenta con chiazze di un rosa più intenso rispetto alla cute sana, ricoperte da squame argentee.
• ipersecrezione sebacea
la causa dei capelli grassi, inconfondibili per la particolare untuosità della cute. Spesso ne soffre chi è colpito da calvizie.
• forfora
Scientificamente conosciuta come pitiriasi: non si tratta di una malattia, ma di un’alterazione del ritmo di ricambio delle cellule, più intenso in alcuni periodi dell’anno.
• *Quando i capelli cadono è meglio
non spazzolarli
FALSO Se cadono, vuol dire che sono morti: la spazzola e il pettine non fanno altro che raccoglierli.
*Lo stress influisce sulla salute dei capelli
VERO Lo stress favorisce la produzione di ormoni maschili: la caduta si ha proprio se il cuoio capelluto è sensibile ad essi.
*La caduta ereditaria è inevitabile
FALSO Si può rallentare il diradamento grazie ai cosmeceutici e ad alcuni farmaci.
*I capelli cadono in seguito a un evento
accaduto tre mesi prima
VERO Il capello è morto già da tre mesi, ma si stacca solo per una trazione, come il lavaggio o la pettinatura.
*Colorazioni e permanenti sono fattori che contribuiscono alla caduta
FALSO Al massimo possono rovinare il capello, ma tutto dipende dal tipo di problema di cui si soffre.
*Gli integratori alimentari aiutano
VERO Forniscono aminoacidi, minerali, vitamine di cui l’organismo ha bisogno a causa di un deficit momentaneo.
*Tagliare i capelli arresta la caduta
FALSO senza fondamento scientifico la credenza che, tagliando i capelli, si fortifichino e si arresti la caduta.
*Usare il phon caldo rovina il capello
VERO Può danneggiarne la struttura. Meglio tamponarli con delicatezza e asciugarli con aria tiepida.
• La fronte è sempre più scoperta. Non solo, anche le tempie e il vertice della testa iniziano a farsi notare. La preoccupazione per quella bellissima chioma che continua a sfoltirsi cresce di giorno in giorno. «Potrebbe trattarsi di un’alopecia androgenetica moderata, alla quale concorrono sia gli ormoni androgeni che la predisposizione genetica. necessario ricorrere al consulto di uno specialista in dermatologia per una diagnosi precoce e rigorosa», spiega la dottoressa Lucia Lospalluti. E la sua collega Elisabetta Bianchi conferma: «Questo tipo di alopecia rende i capelli man mano più sottili e deboli fino a farli cadere. Interessa soprattutto l’uomo, ma colpisce anche la donna in presenza di forti squilibri ormonali, in particolare durante la menopausa».
Un problema di età
Secondo alcune statistiche, a soffrirne è circa la metà degli uomini sotto i cinquant’anni di età, mentre la percentuale cresce notevolmente, arrivando tra il 60 e l’80%, per chi va dai cinquant’anni in su.
Viva le proteine
Oltre ai cosmeceutici, ai vari integratori di oligoelementi e proteine in commercio, i principi attivi usati sono, generalmente, il minoxidil in lozione e le compresse di finasteride. Un diradamento dei capelli, però, che richiede di nuovo un’apposita consulenza specialistica, potrebbe essere provocato da un’alopecia areata a chiazze multiple, che in genere si cura con trattamenti medici e psicoterapeutici.
• I capelli, c’è chi li perde e chi, invece, se li strappa. il dramma di chi soffre di tricotillomania, un disturbo che si manifesta appunto con lo strappare con forza
i capelli dal cuoio capelluto. Una mania quotidiana che può portare chi ne è colpito semplicemente ad arrotolare di continuo i capelli intorno alle dita con aria assente e distratta, o nei casi più gravi a tirare via con le mani o con la spazzola i propri capelli,
e i peli del corpo con le pinzette da estetista, nonostante la consapevolezza del dolore che procura a se stesso. Questa singolare mania, che copre varie problematiche di tipo psicologico, può presentarsi sia negli uomini che nelle donne, sebbene fra queste sembri prevalere ed essere in relazione a una scarsa «tattilità» della madre, come la carenza
di carezze e delicatezze vissuta nell’infanzia.
• Se la testa è ormai scoperta quasi del tutto e volete tornare alla folta capigliatura di un tempo, la soluzione per voi è il trapianto. «Costa all’incirca dai sei ai dieci milioni di lire (3.100-5.150 euro, ndr)», spiega il chirurgo plastico Alessio Carissimo, «a seconda dell’entità dell’intervento, e si effettua quando la caduta si è stabilizzata, fra i 30 e i 35 anni, o quando è terminata, fra i 40 e 50 anni». Si esegue in anestesia locale, prelevando una fascia di cuoio capelluto dalla nuca e dividendola in microinnesti da inserire nella zona calva, dove i capelli ricominceranno a crescere in modo naturale.
Con lo psicologo
Il responsabile di una testa calva può essere un’alopecia androgenetica in forma grave, che solo il dermatologo potrà stabilire. « un disturbo dovuto a fattori ormonali ed ereditari allo stesso tempo», spiega la dottoressa Elisabetta Bianchi. «Interessa otto uomini su dieci sopra i 50 anni, ma anche la donna non è immune». Per questi casi gravi sono allo studio terapie e farmaci che agiscono su geni, proteine e ormoni responsabili della perdita dei capelli.
Anche l’alopecia areata può essere «colpevole» della calvizie: «Se grave, può arrivare a scoprire tutto il cuoio capelluto. Di solito si adottano trattamenti medici associati a quelli psicoterapeutici, che stabilirà lo specialista», spiega la dottoressa Lucia Lospalluti.