Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Gli elettrostimolatori sono apparecchi medici
• Gli elettrostimolatori sono apparecchi medici. O meglio, lo erano fino a una trentina di anni fa, quando i fisioterapisti li usavano nella riabilitazione degli arti atrofizzati. Verso il 1980, in Russia hanno però provato a usarli per la prima volta per stimolare la muscolatura degli atleti che dovevano partecipare alle Olimpiadi. E i risultati sono stati talmente sorprendenti che da allora sono diventati apparecchi per il fitness: non c’è palestra che non li abbia in dotazione. E nei negozi di articoli sportivi e su Internet se ne trovano ormai di tantissimi modelli e prezzi: da 100.000 lire a oltre tre milioni.
• Gli elettrostimolatori funzionano tutti allo stesso modo: hanno degli elettrodi che fanno contrarre e rilassare le diverse fasce muscolari per ottenere un rassodamento o un massaggio drenante. La differenza di prezzo dipende dalla grandezza degli apparecchi, ma soprattutto nel fatto che i modelli economici hanno solo un programma standard, mentre quelli costosi ne hanno diversi (anche più di 40) e gli ultimissimi tipi hanno schede e software personalizzabili a seconda delle necessità.
• Gli elettrostimolatori da soli servono a poco. Nessun atleta infatti li usa per sostituire l’allenamento, ma sempre per affiancare il lavoro in palestra, dove vengono abbinati a un programma a corpo libero.
• Gli elettrostimolatori "lavorano" in fretta. stato provato che mezz’ora di elettrostimolazioni alle fasce muscolari dell’addome ha gli stessi effetti di addirittura 650 piegamenti.
• Gli elettrostimolatori non fanno dimagrire. In realtà si può solo sostenere che con l’uso continuato di un elettrostimolatore la massa grassa cede posto a quella magra: i glutei diventano un po’ più sodi e meno gelatinosi. E questo è già un grosso vantaggio, ma poi bisogna continuare. Non è il caso di illudersi: i risultati visibili a occhio si ottengono solo con dieta e ginnastica aerobica.
• Gli elettrostimolatori servono anche ai sedentari. Secondo Giorgio d’Urbano, ex preparatore atletico di Alberto Tomba e della nazionale femminile di sci nautico, i benefici che ne possono trarre sono addirittura maggiori: è stato dimostrato che in una sola settimana di elettrostimolazione una persona sedentaria può accrescere la propria forza muscolare dell’11%.
• Gli allenatori raccomandano sempre di stimolare solo una fascia muscolare o una coppia di muscoli (nel caso siano simmetrici, come per esempio i quadricipiti delle cosce) per volta. Insomma: una volta le cosce, un’altra i glutei e così via. Anche se certe televendite fanno vedere ragazze che leggono allegramente il giornale stando sedute in poltrona, mentre decine di elettrodi le massaggiano. Che possano leggere è sicuro, che non provino fastidio anche (ora ci sono modelli che hanno eliminato il leggero pizzicore che provocano).
• Al momento di comprarne uno, cercate di scegliere i modelli e le aziende con cura: non tutte mantengono le promesse che fanno. Capita ad esempio di leggere che servono «a tonificare la muscolatura del seno con conseguente effetto rassodante». Già: peccato che il seno sia una ghiandola ricoperta solo di tessuto adiposo e non abbia la minima traccia di quei muscoli da rassodare.