Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Alla ricerca del benessere perduto
• Alla ricerca del benessere perduto. Parafrasare Proust è il modo migliore per spiegare in due parole perché mai si dovrebbero visitare le terme, almeno una volta nella vita. «Alle virtù dell’acqua ci si affida per curare alcune patologie, ma anche per ritrovare la forma di un tempo», spiega Massimo Giacchetti, presidente dell’Amat (Associazione mondiale delle attività termali). «Non è un caso che molti stabilimenti termali siano dei centri benessere in piena regola, frequentati da persone di tutte le età». Sono molte le malattie che migliorano grazie alle acque termali: acne, eczemi, squilibri ormonali, disturbi gastrointestinali e circolatori, problemi respiratori. «Ma la nuova frontiera è rappresentata dalle terapie riabilitative e dall’impiego in pediatria», chiarisce Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme. «Per ora, comunque, il termalismo terapeutico è ancora di tipo tradizionale«, aggiunge il professor Nappi, «a essere curati sono infatti soprattutto i problemi respiratori e dermatologici. Ma la ricerca va avanti ed è probabile che anche la riabilitazione possa in futuro essere praticata nelle strutture termali attrezzate». Poche, invece, le controindicazioni: disordini gastrointestinali, patologie in fase acuta, scompensi cardiaci, renali e respiratori, stati di debilitazione.
• I centri termali dispongono di acque dalla composizione molto diversa, che varia a seconda delle sostanze incontrate nel terreno dalla sorgente allo stabilimento.
Arsenicale-ferruginosa composta di arsenico e ferro. La sua assunzione è indicata nei casi di anemia, deficit immunitario, disfunzione tiroidea. Dove: Levico Terme, Vetriolo, Pejo (tutte in provincia di Tn).
Bicarbonata Fra le più diffuse in natura, è un’acqua molto ricca di calcio e magnesio. Facilita la diuresi, protegge la mucosa gastrica, regola la funzionalità epatica e, grazie alla concentrazione di calcio, contrasta l’osteoporosi. Dove: Recoaro (Vi), Acquasparta (Tr), Chianciano (Si).
Carbonica. Il suo elemento principale è l’anidride carbonica. Ha effetti benefici sull’apparato respiratorio e cardiocircolatorio. Dove: Chanciano (Si), Sangemini (Tr).
Oligominerale. un’acqua molto leggera perché povera di sali: il cosiddetto residuo fisso è, infatti, inferiore a 500 mg per litro. La sua assunzione, fino a 3-5 litri al giorno, è indicata per chi ha i calcoli alle vie urinarie. Stimola la diuresi. Dove: Pejo (Tn), Recoaro (Vi), Nocera Umbra (Pg).
Radioattiva Radio, uranio, attinio, ma soprattutto radon, sono i componenti principali di quest’acqua. Molto efficace in caso di dermatite seborroica, eczema e acne. La sua assunzione ha effetti benefici sul sistema nervoso, perché sedativa e analgesica. Dove: Abano (Pd), Sirmione (Bs), Merano (Bz), Riolo Terme (Ra), Lacco Ameno (Ischia, Na).
Salsa o cloruro-sodica Viene somministrata, spesso dopo averla riscaldata, per curare la sindrome dell’intestino irritabile e la stipsi.
Svolge un’azione antifermentativa sull’intestino, depura il fegato e allevia
i sintomi dell’artrosi. Dove: Montecatini (Pt), Lacco Ameno (Ischia, Na), Pozzuoli (Na).
Salsobromoiodica Ha un’alta concentrazione di cloruro di sodio, iodio e bromo, dovuta all’origine marina. La sua assunzione stimola il sistema immunitario, regola l’attività tiroidea e favorisce la produzione di estrogeni, risolvendo alcune patologie ginecologiche. Dove: Salsomaggiore e Monticelli Terme (Pr), Salice Terme (Pv), Sassuolo (Mo), Castrocaro (Fo).
Solfurea ricca di idrogeno solforato. Utilizzata per fanghi, antroterapia e balneoterapia, ha effetti benefici su reumatismi cronici, artrosi e sciatalgie. Stimola la circolazione periferica, favorendo l’eliminazione di cellulite e adiposità localizzata. Usata per inalazioni e irrigazioni nasali combatte bronchite cronica, laringite, sinusite e otite. Dove: Sirmione (Bs), Tabiano (Pr), Castel San Pietro (Bo), Castrocaro (Fo), Saturnia (Gr).
Solfata L’elemento che la caratterizza è lo zolfo. Come bevanda depura il fegato, regola la produzione di succhi gastrici e i processi di assorbimento. L’acqua solfata-calcica è controindicata per chi soffre di ulcera gastrica acuta. Se inalata, favorisce la risoluzione dell’asma bronchiale. Dove: San Pellegrino Terme (Bg), Boario (Bs), Bormio (So), Casciana (Pi).
• Se non ci sono acciacchi da mandar via, anche stress, depressione e stanchezza sono un valido motivo per andare alle terme. Prendersi cura di se stessi vuol dire ritrovare il buonumore. Secondo una recente indagine condotta dal Censis, tra le motivazioni principali che spingono le persone a recarsi alle terme c’è la ricerca della serenità e dell’equilibrio interiori. «E non a torto: le terapie a base di calore, i fanghi e le acque minerali stimolano il sistema immunitario», spiega il professor Nappi, «regolano la produzione degli ormoni (anche quelli in grado di influenzare il nostro umore), distendono la muscolatura, permettono l’eliminazione delle tossine, favoriscono la circolazione periferica». E gli effetti benefici sulla psiche non tardano a farsi sentire.
• 3 milioni gli italiani che ogni anno si recano alle terme.
10% ha meno di 10 anni.
55,6% è costituito da donne.
2 su 5 frequentano gli stabilimenti termali per curare patologie dell’apparato respiratorio.
• Si chiama fangoterapia e consiste in impacchi a base di sostanze inorganiche (argilla) e organiche (alghe e batteri). Un ciclo comprende in media 12-15 applicazioni, meglio se fatte ogni giorno e senza interruzioni.
Come funziona: i fanghi derivano dall’unione di una componente solida con una liquida (l’acqua minerale). Di solito sono utilizzati sotto forma di impacco. Chi decide di fare questa terapia, è condotto in appositi camerini. Ci si distende su un lettino, dopo di che, su tutto il corpo o soltanto sulla zona da trattare, viene distribuito il fango con uno spessore di 3-10 cm e alla temperatura di 45-50°. A questo punto, per ridurre la dispersione di calore, il corpo viene coperto con un lenzuolo. Dopo circa 15-20 minuti, si fa una doccia con acqua minerale a 37-40°. Subito dopo, si entra in una «stanza di reazione» nella quale ci si sdraia. L’effetto più evidente delle applicazioni di fango è l’intensa sudorazione: si comincia a sudare già mentre si è distesi sul lettino, ma la reazione dura per tutto il tempo del trattamento.
A cosa fa bene: «Sull’apparato osteoarticolare i fanghi svolgono un’azione antinfiammatoria e analgesica, soprattutto nei casi di artrosi e traumi, e hanno un effetto miorilassante, cioè distendono la muscolatura in presenza di contratture», spiega il professor Nappi. Ma sono utili anche a chi ha problemi di pelle: poiché regolano la produzione di sebo, sono usati per curare acne e dermatiti seborroiche resistenti. Inoltre, favorendo la circolazione periferica, aiutano a combattere la cellulite e i depositi di grasso.
• La talassoterapia è un tipo di cura che sfrutta tutte le risorse del mare: aria, sole, sabbia e acqua.
Come funziona: per giovarsi dei benefici dell’aria marina, basta trascorrere qualche ora in riva al mare: godrete di un aerosol naturale. Per quanto riguarda l’acqua, la talassoterapia sfrutta sia la sua composizione chimico-fisica inorganica (cloruri, sodio, magnesio, calcio, potassio, iodio) e organica (alghe), sia il fattore meccanico costituito dal massaggio delle onde sul corpo. Largo quindi ai bagni, durante i quali si fanno alcuni esercizi specifici. Il tempo che si trascorre al sole varia secondo il disturbo, ma sempre nelle prime ore della mattina. La sabbia viene invece applicata sul corpo a una temperatura di 50-60°, per circa 20-40 minuti.
A cosa fa bene: il clima (ricco di ossigeno, iodio, cloro e ozono) agisce sull’apparato respiratorio e sulle infiammazioni. I raggi solari hanno effetti benefici su cute e ossa, combattono la glicemia alta e aumentano i globuli rossi. L’acqua di mare aiuta a eliminare la cellulite e restituisce tono ai tessuti. utile anche contro le infiammazioni respiratorie e le infezioni ginecologiche. Le sabbiature sono indicate per artrosi, postumi di traumi (fratture, distorsioni ecc.) e reumatismi.
• La crenoterapia inalatoria è una terapia che, attraverso inalazioni caldo-umide, aerosol e nebulizzazioni, fa arrivare i principi attivi delle acque minerali alle vie respiratorie e all’orecchio.
Come funziona: «Si usa un tipo di acqua differente a seconda della patologia da trattare», spiega il professor Nappi. «Le più usate sono comunque quelle sulfuree, quelle salsobromoiodiche, quelle bicarbonate e quelle solfate». Per chi deve fare le inalazioni caldo-umide (per esempio, chi soffre di asma bronchiale e di infiammazioni persistenti dell’orecchio), si usano particolari apparecchi che vaporizzano l’acqua minerale a 37-38° nel naso e/o nella bocca. Gli aerosol termali sono invece vapori che hanno la stessa temperatura della sorgente e che possono raggiungere le basse vie respiratorie. Ogni seduta dura in media 10-15 minuti, durante i quali si inala circa un litro di acqua. Le nebulizzazioni sono invece trattamenti inalatori collettivi: vengono fatte in un ambiente nel quale le acque minerali sono trasformate in nebbia di particelle acquose di varia grandezza. La durata del trattamento varia, in base al disturbo, da 5 a 60 minuti.
A cosa fa bene: aiuta a risolvere o a migliorare i casi di asma bronchiale, rinite, sinusite e otite.
• L’antroterapia è una cura poco conosciuta, simile alla sauna. Si esegue in ambienti dove l’aria è satura di umidità e la temperatura è compresa
tra i 32 e i 47°. Ottima contro le artriti, i traumi e le allergie.
Come funziona: molti stabilimenti dispongono di grotte naturali o di ambienti artificiali che ne riproducono il microclima caldo-umido. Le grotte sono collegate con sorgenti di acque minerali che, in molti casi, sgorgano all’interno saturando l’ambiente di vapore acqueo (con una percentuale di umidità del 98-100%) come nella sauna. A digiuno, si entra nella grotta avvolti in un telo di cotone. Dopo 20-30 minuti è prevista una doccia o un bagno con acqua minerale e poi, coperti con biancheria calda, si soggiorna per mezz’ora in camerini di riposo.
A cosa fa bene: «L’alternarsi di freddo e caldo aiuta l’organismo a combattere le contratture e il dolore nel caso di artriti, tendiniti, traumi, sciatalgie», spiega il professor Nappi. La forte sudorazione, conseguente alla permanenza nelle grotte, idrata la pelle e riduce le infiammazioni. Caldo e umido sviluppano inoltre un benefico aerosol termale, particolarmente consigliato per alcune patologie respiratorie (per esempio certe allergie ai pollini).