Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Gli addobbi da inventare, il cenone da organizzare, le cartoline di auguri da spedire
• Gli addobbi da inventare, il cenone da organizzare, le cartoline di auguri da spedire... un italiano su due arriva al Natale in preda a stress e attacchi d’ansia. Tre su dieci dichiarano che scambierebbero il tour de force festivo con un ciclo di sedute dal dentista. Tra le cause, secondo una ricerca dell’Istituto Riza di medicina psicosomatica, ci sono: gli incontri obbligati con parenti che non si sopportano (per il 40% del campione), la corsa al regalo e l’ansia che non sia quello giusto (21%), i pranzi interminabili seguiti dall’incubo della bilancia (14%), la fila in aeroporto per la vacanza alla moda (7%). I primi segnali compaiono intorno al 7 dicembre, per esplodere verso la metà del mese. Litigi familiari, crisi di nervi, insonnia, stanchezza cronica: «Sono molti i modi in cui il malessere si manifesta», spiega Raffaele Morelli, psichiatra dell’Istituto. «Il Natale genera sentimenti contrastanti: da un lato c’è l’euforia della festa, dall’altro ci si sente intrappolati in un meccanismo senza uscita di obblighi e doveri. Se non ci fosse il miraggio del 6 gennaio, che si porta via tutto il trambusto, molti di noi esploderebbero». A rendere ancor più faticosa l’impresa, ci si mettono anche il traffico e il maltempo, mentre c’è da pensare al pranzo: la spesa, il menù, i posti a tavola... «Ogni volta, al termine delle feste, giuriamo che sarà l’ultimo dicembre passato in questo modo», conclude Morelli, «e regolarmente torniamo a ripetere il rituale. Ma cerchiamo di essere onesti: chi è disposto a rinunciare all’atmosfera del Natale e a dire ”Io non ho festeggiato”?».
• Il Natale, la corsa ai regali e le cene obbligate sono indicate dal 12% degli italiani al quinto posto nella classifica delle fonti di stress, dopo la fine di un rapporto sentimentale (25%), la morte di un parente caro (16%), lo sfratto (13%). Si spiega, così, come la sindrome da festività natalizia lasci pesanti eredità anche quando i bagordi sono terminati. Con l’aiuto del professor Morelli vi proponiamo un decalogo per sfuggire allo stress.
1. senso di colpa Liberatevene al più presto: se quest’anno non avete il tempo o la voglia di organizzare il solito festeggiamento faraonico, fatene a meno, senza temere i giudizi di amici e familiari. Non esitate a chiedere una mano a nuore, figlie e cognate.
2. stress da preparativi Tirar fuori il servizio in porcellana bavarese della nonna vi costa troppa fatica? Comprate i piatti di carta: in commercio se ne trovano di molto belli e colorati, da accompagnare con tovaglioli coordinati.
3. litigi in famiglia Sottraetevi alle sterili discussioni con vostro marito: se lui per il cenone preferisce lo champagne o il salmone al posto della spigola, accontentatelo senza impuntarvi.
4. organizzazione Una vostra amica vi chiede di aiutarla ad addobbare l’albero e a decidere le decorazioni per la tavola? Ditele che anche voi avete bisogno della sua collaborazione per il presepe e i pacchetti: prepararsi alla festa in compagnia è meno stancante e decisamente divertente.
5. disintossicazione No all’eccesso di buoni propositi: non pensate alla fine della feste come all’occasione giusta per cominciare una dieta o fare un viaggio. Se non terrete fede agli impegni, incapperete in una depressione peggiore di quella da cui cercavate di liberarvi.
• 6. ansia Non combattete l’ansia: rischiereste solo di peggiorarla. Cercate piuttosto di assecondarla e di imparare a conviverci. il modo migliore per rispedirla al mittente.
7. bilancia Durante le feste non trascurate l’attività fisica: vi permetterà di scaricare le tensioni e di non ritrovarvi con quei due o tre chili di troppo che le feste generalmente regalano.
8. soffocamento Sappiate ritagliarvi sempre uno spazio per voi, nel quale dedicarvi al vostro hobby. Così riuscirete a ricariche le batterie e a sopravvivere al trambusto di «quei giorni».
9. obblighi e doveri Se avete dimenticato il biglietto d’auguri per vostra cugina o l’albero di Natale vi è riuscito meno scintillante del solito, prendetela con un sorriso. Le feste non rappresentano una sfida al vostro titolo di Miss Perfezione.
10. l’ultima spiaggia E se anche non riuscite a mettere in pratica nessuno dei suggerimenti precedenti, almeno godetevi le feste: come tutte le cose che capitano una volta l’anno, sono preziose e... tremendamente passeggere.
• I festeggiamenti si protraggono oltre ogni limite di sopportazione e voi non vedete l’ora di tornare a casa. Sembrerà banale, ma la scusa migliore è la più tradizionale: inventarsi un mal di testa o una colica intestinale che, specie dopo un pranzo durato ore, non apparirà inverosimile. «Evitate invece di far passare per malato un figlio o il marito: se non reggono bene il gioco, verrebbero smascherati in pochi minuti», spiega lo psicoterapeuta Filippo Petruccelli. «Meglio fare affidamento su voi stesse, a meno che non abbiate il coraggio di confessare che ne avete fin sopra i capelli».
• «Vincere lo stress natalizio è una battaglia persa. Ma affrontarlo in modo costruttivo è una sfida perfettamente affrontabile», spiega il professor Filippo Petruccelli, direttore dell’Istituto di studi per le psicoterapie di Roma, «Toglietevi dalla testa lo stereotipo della famiglia felice che si ritrova a Natale in perfetta armonia: quando si viveva in nuclei parentali allargati, riunirsi era un’abitudine. Oggi, se dobbiamo incontrare zii e cognati, entriamo nel panico». Ma fuggire a gambe levate non si può: «Il mio consiglio è di prepararsi al peggio: alla fine penseremo che non è andata troppo male. Inoltre dobbiamo tirar fuori per tempo con il partner tutta l’animosità che abbiamo dentro, dirgli quello che pensiamo sul pranzo a casa dei suoi o del cenone fuori porta e trovare un compromesso. E costringiamoci a non reagire male di fronte a un inconveniente».
• In casa tua cerca il relax.
La notte che precede il pranzo del 25 dicembre dormite male, siete agitate e al mattino vi alzate stanche e depresse. Avete solo bisogno di rilassarvi. Non fate nulla che non vi vada e ricordatevi di ascoltare chi vi è vicino: ne uscirete arricchite.
*Prima L’orda di amici e parenti sta per arrivare. Vi assale un’ansia irrefrenabile per tutto quello che resta da fare e la confusione che vi attende. Che fare? Disponetevi con animo positivo all’impegno che comincia: niente di meglio di un buon bagno caldo con essenze profumate per prepararvi al tourbillon della festa. Evitate di lamentarvi con figli e marito: nessuno vi ha obbligate a organizzare il pranzo di Natale o ha messo in dubbio il vostro talento di donna. Non datela vinta ai cattivi pensieri, fate un respiro profondo e cercate di godervi la festa.
*Durante Non cominciate a denigrarvi appena entrano gli ospiti: un atteggiamento positivo è la carta vincente per la riuscita di un party. Ricordate che non è in gioco la vostra reputazione: l’importante è stare insieme in allegria con chi sentiamo più vicino. E se nessuno vi aiuta a portare via i piatti sporchi e sentite la rabbia crescervi dentro, chiedete senza mezzi termini una mano a chi vi siede accanto o a vostro marito: se non ci hanno pensato da soli, è giusto sollecitarli. Dopo pranzo non vi va di giocare a carte o a tombola? Nessuno vi obbliga. Potete scambiare quattro chiacchiere con l’amica del cuore che non vedete da tempo. L’importante è non partecipare con il muso lungo o isolarvi davanti alla Tv.
*Dopo Lo spumante è stato stappato, il torrone è terminato, la casa si è svuotata e a voi è rimasto un grande mal di testa? Sedetevi in salotto con vostro marito e guardate insieme i regali che avete ricevuto: è un ottimo sistema per rilassarsi e sorridere dell’ennesima pentola a pressione che vi è stata donata. Evitate i lavori di casa e non ricorrete a un analgesico. Se i vostri figli non hanno intenzione di andare a dormire, fate un’eccezione. E non dimenticate di chiedere se si sono divertiti: impareranno a comunicarvi le loro sensazioni e voi resterete stupite di quante cose hanno da raccontarvi.
• A casa di amici ritrova lo spirito.
Non cedete al malumore e non passate per una guastafeste. Se fare le ore piccole con il solito gruppo non vi va, basta avvertire che non volete fare tardi. E alla fine vi divertirete anche voi.
*Prima I vostri figli e quelli degli amici: il cenone del 24 rischia di trasformarsi in una chiassosa festa per bambini e voi odiate caos e rumori. Organizzate allora dei giochi che possano tenerli occupati. Voi passerete qualche ora in tranquillità e loro non rischieranno di annoiarsi. Se invece il problema è un ambiente troppo formale, pensate che potrebbe essere l’occasione per indossare quel vestito d’alta moda costato uno stipendio e subito dimenticato in fondo all’armadio.
*Durante Con gli amici si finisce sempre per ricordare le feste passate e i peccati di gioventù, e a voi gli amarcord non sono mai piaciuti. Imparate a lasciarvi andare: l’eccessivo autocontrollo non giova al vostro benessere. Permettete alle emozioni di averla vinta almeno una volta, e non accusate gli amici di non sapersi godere il presente: passereste per l’intransigente di turno.
*Dopo La serata è terminata. In fondo in fondo sentite la malinconia che affiora: con i vostri amici riuscite sempre a divertirvi. Invece di farvi vincere dalla depressione, fissate un prossimo appuntamento per rivedervi di nuovo: passate le feste, sarà ancora più bello. Oppure cominciate a fare progetti per il nuovo anno: un viaggio, un balzo di carriera, l’iscrizione in palestra...
• A casa dei suoi evita di giudicare
Correggere o criticare i suoceri e gli altri parenti acquisiti è uno sport fin troppo facile. Ormai ci siete: fate buon viso a cattivo gioco.
*Prima Avete accettato l’invito a pranzo dei vostri suoceri ma proprio non avete voglia di andarci. Però la decisione è presa. Quindi mettete da parte il malumore: non gioverebbe a voi, prima ancora che nuocere alla festa. Se invece avete deciso di dirlo a vostro marito, non fatelo all’ultimo minuto: rischiereste di rendere tesa l’atmosfera.
*Durante Ecco che vi tornano in mente ricordi del Natale precedente, quando avete litigato con vostro cognato sulla destinazione della settimana bianca: pensate che ogni Natale è diverso dal precedente, imparate a non giudicare e dimenticate le acredini. Ma se con i parenti acquisiti proprio non vi trovate, evitate ogni discussione: dalla politica alle vacanze, sarebbe tutto un battibecco.
*Dopo Dopo il pranzo volete portare i bambini al circo ma non sapete come lasciare la compagnia. E allora, coinvolgete anche gli altri: molti nonni sarebbero contentissimi di trascorrere un pomeriggio diverso con i loro nipoti. Se avete trovato delizioso il semifreddo preparato da vostra suocera, mettete da parte l’orgoglio ed esprimetele il vostro apprezzamento: una parola gentile rende felice chi l’ascolta e chi la pronuncia.
• A casa dei tuoi ritorna bambina
Lontani parenti che ricordate appena, le premure eccessive di vostra madre e i rimbrotti di vostro padre: qui tutto è rimasto come quando eravate piccole. Perché allora non approfittarne per riscoprire gli affetti familiari di un tempo?
*Prima Se il vostro peggior incubo è essere costretti a incontrare lontani parenti dei quali conoscete a malapena il nome, proponete ai vostri genitori festeggiamenti per pochi intimi: fate loro presente che il Natale è l’occasione migliore per stare insieme senza vincoli di orario, mentre la frenesia della vita quotidiana vi permette al massimo un breve colloquio telefonico a fine giornata. E se proprio arriva qualche vecchio zio, non fateglielo pesare: loro non aspettano altro che passare qualche ora con voi. Finireste per contrariarli e poi ve ne pentireste.
*Durante Ci risiamo. Anche quest’anno non potete evitare le prediche di vostra madre che ancora vi tratta come una ragazzina. Invece di risponderle per le rime, mettendo a disagio gli altri ospiti, provate a tornare bambine per un giorno e a ricordare com’era quando vivevate in casa. Potreste scoprire quanto sia salutare lasciarsi cullare dal sapore dei ricordi. Se i vostri figli non sopportano di stare a tavola per ore e temete che vostro padre vi accuserà di non averli saputi educare, cercate di sveltire per quanto possibile il pranzo: le scenate sono inutili, meglio rimproverarli una volta rientrati a casa.
*Dopo Volete fuggire via ma i vostri genitori vi trattengono ancora con la scusa di guardare le foto di quando eravate all’asilo? Magari proponete loro di farlo in un’altra occasione, quando avrete più tempo a disposizione. Ma non dite che non amate le fotografie. Sopratutto se vostro padre vi ha a ppena regalto una macchina fotografica digitale .