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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Venti gradi

• Venti gradi. Mai più alta né più bassa di così. Comincia da questa regola per la temperatura ideale da mantenere all’interno dell’appartamento, il decalogo del sano riscaldamento domestico. «Una casa calda mantiene alte le difese del nostro organismo», spiega Francesco Vittore, medico pneumologo dell’ospedale San Camillo di Roma, «ma se si esagera, il troppo calore diventa dannoso». Che cosa bisogna fare per scaldarci secondo salute? «Partiamo dall’aria che respiriamo: i termosifoni, per esempio, tendono a seccare l’aria. Se la mattina ci svegliamo con il naso asciutto e la gola irritata vuol dire che l’ambiente in cui viviamo va umidificato al più presto. Magari tenendo sempre ben piene d’acqua le vaschette sui termosifoni. Massima attenzione, poi, alla polvere, agli acari, alle muffe che si formano sulla carta da parati, al fumo di sigaretta». In realtà, l’ideale sarebbe partire dalla progettazione della casa. «La bioarchitettura», spiega Livio De Santoli, docente di Fisica tecnica e ambientale all’università La Sapienza di Roma, «prevede la costruzione di case in sintonia con l’ambiente e con l’uomo: protese verso il sole, con sistemi di ventilazione passiva, sorgenti rinnovabili di energia e tetti coperti di erba». Bellissime, ma non sempre realizzabili. Cominciamo quindi con qualche semplice regola: in queste pagine trovate quelle più importanti.
• Le case italiane che vengono riscaldate con il metano.
• 1.400 I metri cubi di metano consumati da un’utenza media in un anno (116 metri cubi al mese).
• 1.600.000 lire. la spesa media che una famiglia sostiene ogni anno per il riscaldamento.
• 1.136 lire. il costo del metano al metro cubo.
• 3.910 lire. il costo del Gpl al metro cubo (costa più del metano perché ha un potere calorifero maggiore).
• 1.574 lire. il costo del gasolio al litro (la tariffa varia con il variare del greggio, come la benzina) (dati forniti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas).
• Prendete l’abitudine di conoscere in ogni momento quanti gradi ci sono nel vostro appartamento. importante sia per la salute sia per il portafoglio. Meglio dunque tenere un termometro in ogni stanza, perché la temperatura non deve essere la stessa in tutta la casa. Facciamo qualche esempio: se in media il mercurio non dovrebbe mai discostarsi dai 20-22 gradi, nella stanza da bagno sono accettabili un paio di gradi in più, mentre la camera da letto non deve essere troppo calda: il consiglio? Tra i 16 e i 18 gradi. • Non abbiate fretta di scaldare gli ambienti. Una fonte graduale è più salutare di un caldo improvviso. • Non coprite troppo i bambini. Si muovono in continuazione e rischiano di sudare più del dovuto. • Non sistemate il termosifone dietro mobili o tende: l’aria calda non circolerebbe. • State lontano dalle fonti di calore troppo intense. Lo sbalzo di temperatura è la prima causa dei malanni invernali. • Meglio coprirsi un po’ di più che alzare la temperatura della casa. Troppo caldo, a lungo andare, diminuisce le difese dell’organismo.
• La salute passa attraverso l’aria che respiriamo: facciamo in modo, allora, che non sia troppo secca, ma nemmeno troppo umida. Quella migliore possiede un tasso di umidità del 50-60%. Per raggiungere questi livelli è necessario umidificare i termosifoni. Altri piccoli trucchi: tenete qualche pianta in salotto oppure installate un moderno ionizzatore: se ne trovano molti in commercio, sono economici e non hanno controindicazioni. • Non esagerate con il deodorante. Un buon profumo nella stanza non significa che l’aria sia sana. • Non lasciate invecchiare la carta da parati. Mantenerla pulita o cambiarla spesso è una buona abitudine, perché negli strati più interni si accumulano facilmente le muffe. • Aggiungete aromi balsamici nella vaschetta d’acqua sul termosifone. • Esponete le coperte al sole: i raggi Uva uccidono germi e batteri. • Pulite termosifoni, tende, coperte e tappeti: sono le zone preferite dagli acari.
• Molto spesso durante il sonno respiriamo con la bocca aperta. Ecco perché l’aria della camera da letto va curata con maggiore attenzione. Il primo nemico, in questo caso, è il fumo di sigaretta, che permane nella stanza per molte ore. Ma anche la polvere, naturalmente. Se la mattina vi svegliate con il respiro sibilante o affaticato, può darsi che siate allergiche a qualche sostanza presente nella stanza. Una visita dall’allergologo vi servirà per accertare (ed eventualmente risolvere) l’esistenza di un problema di questo tipo. • State lontano dalle piante. Vanno bene in salotto, ma non vicino al letto, perché di notte rilasciano anidride carbonica. • Non riscaldate la stanza nelle ore notturne. Dormire in un luogo fresco migliora la qualità del sonno. E la mattina vi sveglierete con maggiore energia. • Lo scaldaletto elettrico è ok. Con l’unica (e fondamentale) avvertenza di ricordarsi di spegnerlo prima di andare a dormire. • Tossite la mattina? Buon segno. Vuol dire che le mucose dei vostri bronchi durante il sonno hanno lavorato bene, espellendo le impurità.
• I primi impianti di riscaldamento domestico risalgono agli antichi romani. Spiega Clementina Panella, docente di Metodologia e tecnica della ricerca archeologica all’università La Sapienza di Roma: «Le loro abitazioni erano ben riscaldate anche d’inverno. Da una fornace (chiamata Prefurnio) nel cortile, il calore veniva incanalato in un’intercapedine posta sotto il pavimento e spesso, grazie a tubi di terracotta, anche attraverso le pareti. Ottenevano così un calore costante e ben diffuso in tutta la casa».
• Impianti di riscaldamento CAMINETTO. Il più antico (e anche il più romantico) sistema per scaldare la casa. Ma fate attenzione: ogni anno sono migliaia gli infortuni legati al suo cattivo utilizzo. Pro: economico e fa più bella la casa. La legna poi, di solito umida, non secca l’aria come il termosifone. Contro: Non riscalda una casa intera e ha bisogno di molte cure per la pulizia. Per i bambini può diventare un giocattolo pericoloso. Buonno per trascorrere calde serate con gli amici in un ambiente confortevole. TERMOSIFONE. il sistema più diffuso nelle nostre case. fatto in ghisa, acciaio o alluminio. All’interno scorre acqua calda a una temperatura molto alta, tra i 60° e gli 80°. Pro: Montarlo non costa molto e di solito ha una buona durata. Quelli in acciaio si scaldano più in fretta. Contro: Occupa molto spazio, secca l’aria e solleva la polvere. E poi l’aria calda sale in fretta verso il soffitto. Buono per chi non ha particolari esigenze, né ha fretta di scaldare gli ambienti. TERMOCONVETTORE. Portatile o fisso, è un apparecchio elettrico capace di rilasciare anche aria fresca (ideale, quindi, pure per l’estate). Pro: I modelli portatili sono molto pratici perché si possono usare tutto l’anno: nelle stanze più fredde d’inverno, in quelle più calde d’estate. Contro: I medici non lo raccomandano perché il flusso d’aria è unidirezionale e a volte un po’ troppo forte. E poi, porta via spazio abitabile alla casa. Buono per chi vive la casa tutto l’anno e vuole raggiungere la giusta temperatura in pochi minuti. STUFA ELETTRICA. La cara, vecchia ”stufetta” produce calore senza utilizzare acqua (come fa il termosifone). Ma attenzione: le sue resistenze raggiungono temperature molto alte. Pro: Nelle giornate di grande freddo è pratica perché si trasporta senza problemi secondo le esigenze. Basta che ci sia una presa elettrica. Contro: Tenerla in funzione a lungo può essere pericoloso, soprattutto di notte (quando non potete controllarla). In più, consuma molta energia e non riscalda i grandi ambienti. Buona per i freddolosi ma non per i distratti (mai scordarla accesa). (con la collaborazione dell’architetto Alberto Brucco e di Livio De Santoli, docente di Fisica tecnica e ambientale all’università La Sapienza di Roma)
• più stretta e meno ingombrante del classico termosifone. Spesso è realizzata in alluminio. All’interno, l’acqua circola a una temperatura più bassa (circa 60 gradi). Pro: facile da installare e, grazie alla temperatura più bassa, solleva meno polvere del termosifone. Contro: Anche la piastra, come il termosifone, disperde gran parte del calore prodotto verso l’alto. Buona per le case più piccole, dove manca lo spazio per montare i tradizionali termosifoni in ghisa.
SISTEMA A BATTISCOPA. Gli elementi radianti scorrono sotto il battiscopa. L’acqua calda che passa nei tubi ha una temperatura di circa 50-70 gradi. Pro: Facile da installare, è un sistema economico. L’aria calda, a differenza del termosifone, non va a finire troppo in alto, disperdendosi. Contro: Così come il termosifone, rende l’aria più secca. un sistema poco pratico: bisogna fare in modo che i mobili di casa non coprano i battiscopa. Buono per chi ha bambini piccoli, che potrebbero scottarsi toccando i termosifoni.
PAVIMENTO RADIANTE. Con questo sistema il calore sale dal basso, grazie alle serpentine di acqua calda poste sotto al pavimento. La temperatura più bassa, sui 35 gradi, diffonde un calore omogeneo. Pro: Il caldo non si disperde verso l’alto e risparmiate il 30-35% rispetto ai termosifoni. Questo sistema non solleva polvere e scalda l’ambiente in modo uniforme. Contro: complicato da installare e richiede interventi di ristrutturazione impegnativi e costosi. Buona per i più esigenti, ma non per chi ha problemi di circolazione alle gambe, che potrebbero soffrire dell’eccessiva vicinanza alla fonte di calore.
PARETE RADIANTE. Avete in casa un pavimento antico che non volete smantellare? Questo sistema fa passare il calore tra le mura. L’acqua che scorre nei tubi ha una temperatura di circa 45 gradi. Pro: I vantaggi sono gli stessi del pavimento radiante: niente polvere, calore omogeneo
e diffuso alla giusta altezza. ll risparmio di energia è di circa il 25%.
Contro: Prima di installarlo bisogna avere le idee chiare sull’arredamento: non si possono sistemare mobili ingombranti in corrispondenza delle serpentine. E anche appendere un quadro può diventare un problema. Buono per chi pretende la massima diffusione del calore e cerca un sistema sicuro per i bambini.
(con la collaborazione dell’architetto Alberto Brucco e di Livio De Santoli, docente di Fisica tecnica e ambientale all’università La Sapienza di Roma)
• Sono diversi i sistemi per ottenere nella propria casa il tepore desiderato. Diverse anche le fonti a cui possiamo attingere per mettere in funzione caldaie e apparecchi. Ecco una panoramica dei sistemi più diffusi. A gasolio. il combustibile che inquina di più, oltre a sporcare la caldaia. Le spese per tenere pulito e sicuro l’impianto sono alte. A metano. il sistema più diffuso e pulito. Riscalda in modo efficace e inquina pochissimo. Simile al metano è il Gpl. A energia elettrica. Sistema molto diffuso nel Nord Europa, meno in Italia, perché non è affatto economico. In più, l’impianto di riscaldamento elettrico in casa crea campi elettromagnetici i cui effetti sulla nostra salute sono tuttora oggetto di studio. A energia solare. il più naturale, ma non riesce a coprire il fabbisogno di una casa. Può quindi aiutare, ma non sostituire gli impianti tradizionali.