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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Dici sauna e pensi a quelle ampie sale così tipiche della Finlandia e di tanti altri Paesi nordici, con le pareti rivestite in legno di betulla, le panche, l’aria satura di vapore, gli asciugamani che tamponano il sudore

• Dici sauna e pensi a quelle ampie sale così tipiche della Finlandia e di tanti altri Paesi nordici, con le pareti rivestite in legno di betulla, le panche, l’aria satura di vapore, gli asciugamani che tamponano il sudore. Chi di noi non ne ha mai visitata una anche solo con la fantasia, attraverso il cinema o la Tv? E poi, il bagno turco. Quello di certi film di James Bond, tutto vapore, rubinetti da cui sgorga senza sosta acqua caldissima, vasche d’acqua fredda e una panca di marmo su cui sdraiarsi per i massaggi... L’uso del calore per combattere stress e piccoli acciacchi arriva da Paesi lontani e diversi tra loro. Eppure, per godere dei benefici di queste due tecniche non serve programmare un viaggio in Scandinavia o sul Bosforo. Oramai tutti i centri benessere e quasi ogni struttura per il fitness offrono questo tipo di trattamento. Ma ciò non significa che chi resta a casa è perduto: contrariamente a quanto si possa pensare, non servono spazi degni di una suite del Plaza né troppi soldi per avere una sauna o un bagno turco tra le mura domestiche. E il benessere è assicurato, come ci spiega il dottor Pietro Pozzilli, specialista in Medicina dello sport presso gli ospedali di Subiaco e Guidonia (Roma) e responsabile dello staff medico del centro fitness «Roman Sport Center». «Si tratta di terapie a base di calore secco o umido che agiscono sulla pelle e sulla circolazione e sono in grado di alleviare contratture, tensioni, fatica, disturbi della circolazione. Ma servono soprattutto ad aiutare il corpo a liberarsi di scorie e tossine».
• Come interviene esattamente il calore sul nostro corpo? «L’aumento della temperatura determina una condizione passeggera definita ”iperemia”, cioè l’aumento della quantità di sangue circolante nei vasi sanguigni, associata all’impennata della temperatura corporea», continua Pozzilli. «L’iperemia, che normalizza la circolazione periferica e quella dei tessuti infiammati, viene poi fatta seguire da una breve doccia fredda che accelera il ritorno dell’organismo alle condizioni iniziali». Attenzione, però, a non confondere sauna e bagno turco: «Sono due ambienti del tutto diversi», spiega Giuseppe Guglielman, rappresentante in Italia del Consorzio finlandese «Puutalo». «Nella sauna il locale viene riscaldato con aria secca a circa 85-90° C quasi sempre per mezzo di una stufa elettrica. Il tasso di umidità oscilla al massimo tra il 5 e il 13%. Il bagno turco, invece, è una struttura in vetroresina o un box in muratura maiolicato, nel quale è immesso, con uno speciale macchinario, vapore a 42-45°C e l’umidità è vicina al 100%». Diverse le tecniche, diversi gli scopi terapeutici: «Fermo restando che fanno bene entrambi», conclude Guglielman, «artrosi cervicale e reumatismi si combattono in sauna, stress e fatica si vincono con il bagno turco».
• Non sopportate gli ambienti saturi di umidità? Avete da risolvere problemi articolari? La cervicale è il vostro tallone d’Achille? Puntate decisamente sulla sauna. Se, invece, ciò che cercate è relax puro e semplice, accompagnato, perché no?, da una corroborante pulizia della pelle, non ci sono dubbi: il bagno turco fa al caso vostro. Al termine di ogni trattamento, in ogni caso, la soluzione ottimale è una bella doccia fredda. Magari del tipo scozzese: quella dove i getti d’acqua arrivano da tutti i lati del box. Poi distendetevi e rilassatevi per alcuni minuti: è il segreto per non disperdere subito i benefici accumulati.
• Il mokki finlandese. I finlandesi hanno un vero e proprio culto per il Mokki, la loro tipica casetta in legno nella quale sono soliti rientrare la sera rigenerandosi con una sauna. Al termine del trattamento procedono alla pulizia della pelle con una spazzola dalle setole molto dure e sapone. Al Mokki finlandese (nell’800 tutte le case dei taglialegna e dei contadini del Paese ne avevano uno) si ispira la sauna importata nella tradizione mediterranea. Serve a sciogliere le tensioni. La sauna cura i reumatismi, attenua i dolori cervicali, scioglie le tensioni muscolari, facilita l’eliminazione di scorie e tossine, tonifica il corpo, purifica la pelle. Durata: mai più di 15 minuti. Tra i cinque e i dieci minuti è la durata ideale. Meglio non superare il quarto d’ora: l’alta temperatura favorisce spossatezza e improvvisi cali di pressione. Al termine, reintegrate i liquidi con un bicchiere d’acqua e una doccia fresca. Per realizzarla in casa l’ambiente non deve necessariamente essere grande: basta uno spazio di 1,30 m x 1,30 m. Tra stufa, legno e linea di alimentazione il costo si aggira sui 6.000.000 di lire (trasporto e montaggio compresi).
• L’hammam. Il bagno turco risale all’Impero Ottomano. Si chiamava hammam ed era quasi un rituale: ci si fermava dapprima in un locale fresco, per poi passare in uno dove la temperatura oscilla tra i 37,7° e i 45,5° C. Si entrava poi in un ambiente molto riscaldato, in cui la temperatura poteva raggiungere i 65° C. Dopo circa 30 minuti, si veniva sottoposti a un massaggio per rimuovere le impurità dai pori dilatati dal calore. Alla fine, una doccia o un tuffo in una vasca di acqua fredda per richiudere i pori. Serve purificare la pelle. Un ciclo di trattamenti a base di vapore è l’ideale per curare acne e dermatiti. Inoltre il bagno turco elimina lo stress, ha effetti rilassanti e combatte ansia e affaticamento. Durata: fino a 30 minuti La temperatura, nel bagno turco comunemente in uso in Occidente, non è eccessivamente alta. Il tasso di umidità molto elevato impedisce la disidratazione. Concludete sempre il trattamento con una doccia e sfregate la pelle con un guanto di crine. Per avere un bagno turco che produca sull’organismo gli stessi effetti benefici di quelli originali, basta avere a disposizione un locale di 1 m x 1 m. Tra scarichi, tubi, diffusore del vapore, ceramiche, porta di chiusura e manodopera, la spesa è di circa 9.000.000 di lire.
• E’ vero, fanno bene alla pelle, alla circolazione e aiutano a rilassare i muscoli e ad allentare lo stress. Ma attenzione: i trattamenti a base di calore non sono adatti proprio a tutti. Parlate quindi con il vostro medico prima di cominciare un ciclo di sedute. Ma vediamo chi dovrebbe evitare sauna e bagno turco. Cardiopatici: dopo soli sette minuti in una sauna la frequenza cardiaca è quasi raddoppiata e impone a un cuore già indebolito uno sforzo pericoloso. Ipotési: chi soffre di pressione bassa ha più probabilità di andare incontro a un collasso. Bambini: la loro scarsa superficie corporea fa sì che il calore si disperda troppo rapidamente nell’ambiente, provocando conseguenze dannose. Anziani: le persone anziane dovrebbero sedersi sulle panche più basse: l’eccesso di calore pone il cuore sotto sforzo. Donne incinte: durante la gravidanza il sangue in circolazione è già in quantità maggiore rispetto al solito: quindi l’iperemia causata dalla sauna fa male. Obesi: il calore altera il funzionamento delle ghiandole. Di conseguenza gli obesi, il cui problema può dipendere proprio da una disfunzione ghiandolare (magari tiroidea), sono fortemente sconsigliati di sottoporsi a tutti i tipi di trattamento a base di calore.
• La nostra pelle non potrebbe richiedere alleati migliori di sauna e bagno turco. «Il calore stimola la vasodilatazione: quando circola più sangue i tessuti vengono irrorati meglio», spiega il dottor Alfredo Rossi, ricercatore presso la Clinica dermatologica dell’università La Sapienza di Roma e consulente dell’Istituto ortodermico italiano. «Il corpo, poi, aumenta la produzione di sudore. In questo modo i pori si dilatano liberandosi dalle tossine. Si crea un benefico scambio fra l’ambiente esterno e il nostro organismo che, reso permeabile dal calore, si rigenera tornando a nuova vita».
• C’è un nesso strettissimo tra mente e corpo. Se il nostro fisico sta bene, la psiche non sarà da meno. E viceversa. Ecco perché i trattamenti estetici donano benessere. la tesi di Annacarla Senesi, psicoterapeuta analista transazionale dell’Ifrep ’93, Istituto di formazione e ricerca per educatori e psicoterapeuti di Venezia. «Le terapie a base di calore giovano allo spirito perché prendersi cura del proprio corpo vuol dire volersi bene». Fondamentale è prepararsi al trattamento sgombrando la mente dai malumori: «Quando si entra in una sauna occorre spogliarsi degli abiti, ma anche delle preoccupazioni», continua Senesi. «L’atteggiamento giusto è fondamentale: occorre lasciar navigare la mente senza salvagente».
• Prima di cominciare fate una doccia tiepida. L’acqua prepara al calore e ha un effetto relax. No al bagnoschiuma, sì a un guanto di crine morbido per attivare la circolazione.  una buona idea suddividere la seduta in due fasi: fate seguire alla prima esposizione (che durerà circa dieci minuti) una doccia a temperatura ambiente. Poi riposatevi per alcuni minuti avvolti in un accappatoio di spugna asciutto. Sorseggiate una bevanda fresca (i cultori della sauna e del bagno turco consigliano una birra a bassissima gradazione alcolica) e sottoponetevi a un massaggio. Rientrate nel locale per altri cinque minuti. Adesso gettatevi sotto una doccia gelata tonificante e astringente. Prendete esempio dai finlandesi: non esitano a rotolarsi per un paio di minuti nella neve o a tuffarsi in un lago ghiacciato. Asciugatevi frizionando il corpo con un telo di cotone, ma aspettate un po’ prima di rivestirvi: la temperatura del corpo deve tornare normale. Al termine, aerate bene l’ambiente (se siete in un luogo pubblico ci penserà il personale specializzato). Poi passate sul corpo una crema o un olio: a questo punto la pelle è in grado di assorbire meglio i principi attivi dell’idratante.