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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

E’ vero che il caffè non fa dormire

• E’ vero che il caffè non fa dormire. La caffeina presente è una sostanza nervina, cioè eccitante e stimolante, che agisce sui centri nervosi. Alle persone più sensibili il caffè può provocare disturbi del sonno con difficoltà ad addormentarsi o improvvisi risvegli nella notte.
• E’ falso che il caffè crea assuefazione. L’abitudine a consumarlo quotidianamente non comporta assuefazione. Ma non bisogna esagerare: meglio non superare le tre tazzine al giorno. Un consumo maggiore può creare altre complicazioni: si sono infatti verificati casi in cui l’assunzione di caffè, da parte di donne vicine alla menopausa, ha causato la decalcificazione delle ossa favorendo l’osteoporosi (gli acidi tannici si legano con il calcio e non ne permettono l’assorbimento).
• Il caffè favorisce la concentrazione. Il caffè stimola i centri nervosi, alza la pressione arteriosa e libera endorfine (dette anche «molecole della serenità»): provoca così un senso di benessere generale, sprona a essere maggiormente vigili e attivi sul lavoro. Il caffè è un vero toccasana per gli stati di sonnolenza e noia: aiuta a concentrarsi, aumenta le facoltà mentali e potenzia le capacità della memoria.
• E’ falso che il caffè è difficile da digerire. Il caffè stimola la secrezione dei succhi gastrici e dunque aiuta la digestione. Non solo, è importante per l’evacuazione perché favorisce i movimenti dell’intestino (peristalsi del colon), migliorandone le funzioni: è una sana abitudine, per chi soffre di stipsi, prendere una tazzina di caffè caldo dopo il risveglio mattutino.
• Il caffè unito al latte fa male. Il mix alla base del cappuccino può creare problemi allo stomaco. Nel caffè ci sono infatti alcune sostanze, cere e acidi, molto difficili da digerire. Se mescolate con la caseina contenuta nel latte, formano un composto che si chiama «tannato di caseina», pesante e fastidioso a livello gastrico.
• E’ falso che il caffè lungo è più leggero. Solo il sapore e l’aroma sono meno forti, ma la quantità di caffeina contenuta nel caffè lungo (detto anche «all’americana») è perfino maggiore rispetto a un espresso normale.
• Il caffè può attenuare il mal di testa. Un rimedio antico come quello di mettere succo di limone nel caffè, è un vero toccasana naturale contro il mal di testa. Infatti il caffè è un vasocostrittore capace di attenuare la dilatazione delle arterie provocata dall’emicrania.
• E’ falso che i bambini possono berlo senza problemi. Deve essere escluso dall’alimentazione dei più piccoli, almeno fino all’adolescenza, ai 15-16 anni: le cere soprattutto (ma anche la caffeina) contenute nel caffè fanno male ai bambini. Per loro dovrà essere vietato anche se miscelato con acqua o con latte.
•  vero che è meglio prendere quello decaffeinato. Pur contenendo le stesse sostanze nocive del caffè (quelle cere che provocano acidità di stomaco), l’assenza di caffeina lo rende ottimo per chi ha disturbi del sonno o problemi cardiologici, per esempio soffre di tachicardia: la caffeina accentua infatti le cosiddette palpitazioni.