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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

La cipria è una polvere «magica»

• La cipria è una polvere «magica». Funziona sempre. Riesce a far bella la pelle e a trasformare «da sera» qualsiasi trucco. E per renderla ancora più elegante, basta aggiungere qualche pagliuzza dorata.
• Non è vero che la cipria sia più indicata per le signore. Anzi, adesso è vero esattamente il contrario. Tutte le marche giovani (Deborah, Pupa, Maybelline) l’hanno ultimamente proposta in versione solida. Mentre, se volete seguire i consigli di un truccatore «su» e usare quella in polvere, prego: c’è il bravissimo Fred Farrugia di Lancôme che per le sere di festa ha studiato il maquillage Chic, di cui fanno parte anche la Poudre Majeur Libre, incolore, da stendere su tutto il viso, e Color Blanc Neige, più chiara, giusto un tocco sull’arco fra palpebre e occhiaie...
• La cipria non è più quella di una volta...Però è una fortuna: la famosa «poudre de riz» che usava all’inizio del 900 e si otteneva macinando il riso (ma c’era chi, per far prima, ci aggiungeva un pizzico di bicarbonato...), era molto più grossolana di quella attuale, e sempre soltanto candida. Invece quella di adesso (che è composta di talco e di pigmenti colorati) è impalpabile, addirittura micronizzata. E ha un numero infinito di sfumature, dalle più chiare alle più scure.
• La cipria compatta è la più comoda. Ma sarebbe meglio avere tutti e due i tipi. Quella in polvere è più adatta al trucco da fare a casa prima di uscire; quella compatta ai ritocchi durante la giornata. Però attenzione: ci sono ciprie compatte fatte unicamente pressando la polvere ed altre che sono invece «legate» con qualche goccia di olio. Se l’astuccio cade per terra, queste ultime rimangono intatte mentre le prime si sbriciolano. Quelle che rimangono intatte sul viso fanno un po’ «l’effetto cerone», le altre no. Insomma: decidete voi.
• La cipria non è molto costosa. Forse è il prodotto più economico che ci sia: una scatola può costare, a seconda delle marche, fra le 20 e le 70.000 lire (10,33 - 36,15 euro) e dura anche tre anni. Attente solo alla tonalità, la migliore è quella neutra (o trasparente) perché si può portare sia d’inverno che d’estate.
• I truccatori dicono che bisogna mettere molta cipria, facendo addirittura sembrare il viso come un pesce infarinato, poi comprimere con il piumino per far ben aderire alla pelle e infine spolverare via gli eccessi con un pennello morbido.
• La cipria fa durare il trucco. Se per esempio mettete la cipria anche sulle palpebre e sulle labbra, l’ombretto e il rossetto rimangono più a lungo. Mentre, se passate il mascara su delle ciglia incipriate, ne basta uno strato per farle apparire più spesse.
• Non è vero che la cipria sul naso va via in un attimo. Se va via è perché non l’avete premuta bene col piumino. Oppure non avete messo prima il fondotinta o della crema da giorno, quella che una volta si chiamava proprio «crema sottocipria». La cipria ha sempre bisogno di una base su cui aderire.
• Nasconde gli inestetismi. La cipria in polvere verdolina «mangia» il rosso della couperose, quella rosa carico nasconde i pallori delle pelli olivastre, quella sul giallo dà vitalità ai coloriti grigiastri.
• Non dev’essere in tono col fondotinta. Scegliete il fondotinta che volete, ma che la cipria sia incolore: così la pelle sembrerà trasparente.