Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Alla sua Barbie raccontava storie di bambole e bambolotti con un numero incredibile di amanti
• Alla sua Barbie raccontava storie di bambole e bambolotti con un numero incredibile di amanti. Elisabetta Viviani fino a 14 anni si divertiva così. Milanese, classe 1955, Bilancia, per papà Mario e mamma Mimma (al suo terzo matrimonio, dal primo è nato il fratello Andrea detto Mimmo) è stata comunque una bambina difficile. Timidissima, magrissima. Molto remissiva e poco socievole anche con le compagne di scuola. (Inquadratura su Elisabetta Viviani)
• Sognava ad occhi aperti soprattutto con ”My fair lady” («papà mi portava al cinema tutti i pomeriggi») e voleva diventare bella e brava come Audrey Hepburn. «In realtà - spiega Elisabetta - avrei studiato volentieri da chirurgo o da veterinario, ma in scienze ero una frana». Ad Elisabetta, che non è mai riuscita a capire il motivo, hanno fatto frequentare le scuole tedesche dall’asilo al liceo. Boccate d’ossigeno: lezioni di ballo e di chitarra. A 14 anni il suo primo spettacolino in un collegio maschile. (Inquadratura su Elisabetta Viviani)
• Diploma all’Accademia dei Filodrammatici e debutto teatrale nel ruolo di una cameriera sexy. Per la Viviani il 1974 è un anno magico: la Rai la vuole interprete di deliziose commedie musicali tipo No no Nanette e Valentina. E’ lei la giovane soubrette televisiva del momento, tutti la vogliono, si ritrova persino al fianco del maestro del varietà Macario. (Inquadratura su Elisabetta Viviani)
• Heidi, quella che sorride ai monti e fa ciao alle caprette, è il cavallo di battaglia canoro della Viviani nel 1978 con un milione e mezzo di copie vendute. Teatro, pubblicità, con Celentano in ”Asso”. Partecipa al trentaduesimo Festival di Sanremo e alla telenovela Passioni di Raiuno. Ma qualcosa nella carriera di Elisabetta, ora sul set di In crociera di Retequattro, non funziona. «Non sono più riuscita a ripetere i successi degli inizi. Magari ho trascurato il lavoro per il cuore, forse non stavo al passo con la trasgressione. Insomma ho dovuto spesso ricominciare da capo». (Inquadratura su Elisabetta Viviani)
• Elisabetta e Gianni Rivera non erano fatti l’una per l’altro. Ne è convinta la Viviani che insieme al regista del Milan, conosciuto nel 1976 con la complicità di un servizio fotografico, ha vissuto una burrascosa vicenda sentimentale per sette anni. «E sarebbe durata molto meno se non fosse nata Nicole. Dopo di lui ho avuto altre storie ugualmente infelici. La mia specialità è legarmi a uomini sbagliati. Spero che da sei mesi non sia più così, ma per scaramanzia non voglio aggiungere neanche una parola». (Inquadratura su Elisabetta Viviani)
• Nicole, 23 anni, studia Giurisprudenza e dice di mamma Elisabetta: «Per carità è molto dolce, con lei sto benissimo, ma è troppo apprensiva. Non sono più una pupa ma continua a controllarmi. Il suo repertorio materno è classico, da ”dove vai?” a ”non fare tardi”. Non smette neanche di ripetermi ”attenta ad attraversare la strada”». (Inquadratura su Elisabetta Viviani)
• Dipinge paesaggi, legge di astrologia. Si definisce ”Otella” per la gelosia. Disponibile con il prossimo, vulnerabile sugli affetti, agitata e permalosa. Conquista per la rara gentilezza d’animo. Spende molto dal veterinario. Come si può risparmiare vivendo con quattro gatti (Calì, Camilla, Pasquale, Orfeo), con il magnifico boxer fulvo Lilli, con sei pappagalli e con un passerotto trovatello? (Inquadratura su Elisabetta Viviani)
• Non sopporta le camicette («in realtà non ho mai imparato a stirarle»), non resiste agli abiti neri con spalline e trasparenze. Elisabetta ha messo via le minigonne nell’armadio («per liberissima scelta e non perché non possa più permettermele») e preferisce indossare gonne lunghe e pantaloni. (Inquadratura su Elisabetta Viviani)
• Guarda con simpatia le sue gambe affusolate («anche se sono un po’ storte») e pure qualche minuscola rughetta sul viso. Elisabetta vent’anni fa non ha resistito ad un intervento di rinoplastica: «E’ vero che mi sono risvegliata dall’anestesia con il nasino alla francese, ma l’ho ritoccato così poco che ancora fortunatamente non è crollato». E’ alta un metro e 65, pesa 57 chili («ovviamente quando non ho la pancetta per capricci alimentari»), le piacciono i profumi fruttati e ha il ”complesso” dei capelli troppo folti che pettina da decenni nella stessa maniera. (Inquadratura su Elisabetta Viviani)
• Non ce la fa a diventare vegetariana integralista, ma la Viviani non si azzarderebbe a mangiare selvaggina («sono contraria alla caccia»), aragoste («è una crudeltà inaudita buttarle vive nell’acqua bollente») e tanto meno conigli («somigliano troppo agli adorati gatti»). Elisabetta, golosa di biscotti e di patatine fritte, non ha la vocazione della cuoca però giura di saper preparare lasagne al forno da primo premio. (Inquadratura su Elisabetta Viviani)