Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
E’ il vostro porto sicuro, quello su cui potete contare in ogni momento della giornata
• E’ il vostro porto sicuro, quello su cui potete contare in ogni momento della giornata. E poi rispecchia la vostra personalità, i vostri gusti: l’avete arredata pezzo su pezzo scegliendo con estrema cura dal mobile al canovaccio per la cucina. Eppure, in questo ambiente apparentemente così sicuro e pacifico si possono nascondere parecchi nemici. Inquinamento, polveri e muffe sono gli avversari invisibili che si annidano tra le quattro mura. Ma non è il caso di allarmarsi troppo. Perché il modo per combatterli esiste. Basta conoscerli e poi seguire alcune semplici regole che vi proponiamo con l’aiuto del professor Giuliano Bressa, docente di Tossicologia ambientale presso l’Università di Padova.
Alla base di alcune patologie molto diffuse (dermatiti, allergie, problemi respiratori) c’è spesso, infatti, una progettazione sbagliata degli ambienti e la presenza di elementi tossici in alcuni materiali. Ma il rischio per la salute dipende innanzi tutto dalla concentrazione (cioè dalla quantità per metro quadro) e dall’esposizione (il tempo di permanenza nell’ambiente) alle sostanze nocive. «Difendersi dai numerosi agenti inquinanti che minacciano i nostri appartamenti è una sfida che si può vincere», spiega Bressa. «Oggi, per fortuna, siamo diventati molto attenti non solo all’inquinamento atmosferico, ma anche a quello domestico. Su tutti, c’è un suggerimento che non bisogna mai perdere di vista: se vogliamo stare bene dobbiamo imparare a spalancare le finestre di casa fin dal mattino presto, qualunque sia la temperatura esterna: smettiamola di pensare che l’aria nociva è solo quella che si respira per strada, nel traffico cittadino. Spesso è proprio fra le quattro mura che la concentrazione di inquinanti supera la soglia di allarme».
Nelle pagine che seguono, dunque, faremo un viaggio all’interno degli ambienti principali della vostra abitazione. Stanza per stanza, vi daremo piccoli e grandi suggerimenti per trasformare il vostro appartamento in una casa... «tutta salute».
*ecco i pericoli
• Detersivi e solventi Spesso contengono inquinanti di tipo chimico che causano problemi respiratori o dermatiti.
*e tu combattili così
*Riducetene al minimo il consumo. Utilizzate i guanti per evitare
il contatto diretto. Comprate prodotti biocompatibili.
*ecco i pericoli
• Rumori ed elettrosmog Per essere accettabile, il rumore prodotto da un elettrodomestico (che genera tra l’altro campi magnetici) non deve superare i 40 decibel.
*e tu combattili così
*Evitate di far funzionare gli elettrodomestici tutti insieme. E quando sono accesi restate ad almeno un metro e mezzo di distanza da loro.
*ecco i pericoli
• Acari e muffe Insieme ai batteri e ai residui del ricambio corporeo (capelli, forfora, peli) sono all’origine di allergie, asma, irritazione della pelle e delle mucose.
*e tu combattili così
*Cambiate spesso la biancheria del letto, sostituite ogni anno i cuscini, pulite il materasso. Rigenerate i filtri dell’impianto di condizionamento.
*ecco i pericoli
• Amianto e formaldeide
Nei materiali di costruzione ci possono essere tracce di queste sostanze nocive. Altri inquinanti si trovano nei gas per cucinare.
*e tu combattili così
*Scegliete con cura gli arredi della casa: legno massello e materiali naturali. Aprite le finestre per ridurre eventuali esalazioni nocive e cambiare l’aria satura di inquinanti.
• L’ideale sarebbe partire da zero. In questo caso l’obiettivo di mettere su una casa davvero ecologica, che quindi non solo rispetti l’ambiente che la circonda, ma utilizzi anche per l’interno materiali naturali e poco inquinanti, sarebbe più facile da raggiungere. Se invece quattro mura le avete già, non disperate. Seguendo alcuni accorgimenti è possibile «bonificare» ogni ambiente e trasformare il vostro appartamento in un tempio del benessere.
*Il materiale da usare
Se state pensando di far entrare «aria nuova» in casa vostra anche la bioarchitettura può darvi una mano. «Per mettere su una casa ecologica», spiega Ugo Sasso, presidente dell’Istituto nazionale di bioarchitettura, «bisogna imparare innanzi tutto a non risparmiare sui materiali. Progettare ”bio” vuol dire armonizzare l’edificio con l’ambiente esterno, pensare al benessere di chi vi abiterà e ottimizzare l’uso delle risorse». Esistono alcune regole fondamentali che il bioarchitetto deve sempre tenere a mente: utilizzare materiali disponibili in loco, di tipo grezzo o che abbiano subìto ridotti processi di lavorazione; impiegare, a seconda delle condizioni climatiche, fonti energetiche alternative come i pannelli solari, fare anche attenzione alla riciclabilità dei materiali.
*Rispetta l’ambiente
«Occorre anche tenere sempre presente che la casa ha bisogno di respirare», dice ancora Sasso. «Devono cioè essere possibili il ricambio d’aria e lo smaltimento dell’umidità. Bisogna fare in modo che il mondo esterno - rumori, inquinamento, caldo e freddo - sia attutito, filtrato e selezionato».
Volete essere ancora più rispettosi dell’ambiente? Seguite queste ultime regole: «Limitate al minimo il riscaldamento, usate il meno possibile colle, vernici e solventi.
E fate grande attenzione all’inquinamento da onde elettromagnetiche».
*il libro
Centonovantadue pagine ricche di disegni
e consigli pratici per progettare
o ristrutturare la casa in armonia con la natura. A guidarci attraverso gli ambienti del suo appartamento ideale è Alessandro Di Pietro, biologo, giornalista, volto noto della Tv. Per ogni ambiente troviamo consigli sulla disposizione dei mobili, sui colori da usare, sulla giusta disposizione delle luci e sul modo corretto per pulire gli ambienti.
«La casa del benessere», in libreria a partire dal 16 novembre, è edito da Lyra Libri.
• La cucina è il luogo della casa in cui soprattutto le donne passano la maggior parte della loro giornata. Ecco perché la cucina ideale dovrebbe essere abbastanza grande, accogliente e soprattutto sicura. Perché è proprio qui che si concentra il maggior numero di elettrodomestici e di pericoli (basti pensare ai fornelli a gas).
*I colori
Tende, tovaglie e gli arredi in generale dovrebbero essere rossi: per comunicare allegria e voglia di fare a chi entra.
*I mobili
Non c’è dubbio: preferite quelli in legno massello. Niente truciolato o compensato. Il motivo? Non si tratta solo di estetica o resistenza nel tempo di tavoli, sedie, pensili e sportelli. Gli arredi in truciolato vengono assemblati con colle contenenti formaldeide, una sostanza molto pericolosa per la nostra salute. A contatto con il calore i pannelli di copertura di questi mobili tendono a scollarsi e a liberare vapori nocivi.
*Il pavimento
Bando a ceramica, parquet o granito. Ci credereste? Il pavimento ideale è in linoleum. Ma attenzione: scegliete quello naturale, bello e buono, perché è fatto di resina, caucciù e iuta. Il linoleum è facile da pulire ed è soprattutto un ottimo idrorepellente.
*La finestra
Grande e possibilmente davanti al piano cottura. Potrete così cucinare il più possibile con la luce naturale e, in caso di una fuga di gas, aerare l’ambiente più in fretta.
obiettivo sicurezza
• Il frigo
Evitate di incastonarlo nel resto della mobilia. Il retro dell’apparecchio deve stare ad almeno 15 centimetri dalla parete: in questo modo il motore funzionerà al meglio. Fate anche in modo che il frigo non sia colpito direttamente dai raggi del sole: impiegherebbe troppo tempo per raffreddare cibi e bevande.
• I fornelli
Vanno installati lontano dagli altri elettrodomestici poiché sono fonti
di calore che potrebbero compromettere il corretto funzionamento dei «vicini».
• Il gas
Se usate le bombole, tenetele sempre all’aperto. Sarà utile installare, all’ingresso della cucina, un rilevatore di gas che suoni alla minima perdita.
• Casa ideale: l’impianto elettrico.
*quadro elettrico. la centralina che contiene tutti gli interruttori generali della casa. Per essere sicuro deve avere il marchio previsto dalla Ue.
*salvavita. Detto anche interruttore differenziale, rileva eventuali dispersioni di corrente
e interviene interrompendo subito la tensione.
*messa a terra. una parte dell’impianto che scarica verso terra le correnti «vaganti». Il lavoro di messa a terra va affidato a una ditta specializzata.
*prolunghe. Collegatele prima all’apparecchio e poi inserite la spina alla presa: eviterete di toccare parti dei fili in cui passa la corrente.
*spine. Non tentate mai riparazioni di fortuna col nastro isolante. Collegate sempre un apparecchio per ogni spina, per evitare sovraccarichi.
*prese. Se avete bimbi in casa acquistate delle speciali «coperture» che impediscono di inserire corpi estranei nei fori.
• La definizione migliore? Stanza del benessere. Quale luogo migliore del bagno per prendervi cura del vostro corpo sia con la pulizia quotidiana che con trattamenti mirati? La sua collocazione ideale è vicino alla camera da letto, lontano dalla cucina per motivi di igiene. Il suo accessorio più importante, le piante: il bagno deve diventare il «secondo balcone della casa», l’ambiente umido le farà crescere rigogliose e loro vi ricambieranno ossigenando l’aria.
*I materiali. Le pareti dovranno essere coperte, per due terzi dell’altezza, da maioliche in vera ceramica. Assicuratevi presso il vostro rivenditore che le mattonelle che usate non siano fatte (come la maggior parte dei prodotti in commercio) di un impasto di argilla e materiale sintetico. Soltanto le piastrelle in ceramica, infatti, permettono alle mura di «respirare» e di impedire il ristagno dell’umidità. Il resto della parete può essere semplicemente intonacato. Dovreste evitare, infine, di utilizzare piani d’appoggio o soglie di granito. A differenza del marmo, infatti, questo materiale potrebbe contenere quantità infinitesimali di radioattività. Come per la cucina, anche il pavimento ideale del bagno è fatto di linoleum.
*La vasca. Se amate il relax, un bagno in vasca è l’ideale, magari con l’idromassaggio. Se in casa abitano persone anziane non montate la doccia all’interno della vasca: eviterete scivoloni pericolosi. La cabina-doccia deve quindi essere indipendente, in un angolo della stanza.
*Niente phon. Il bagno è il regno dell’acqua: non è facile, ma dovreste evitare di usare rasoi elettrici e phon in questa stanza. Nel quadro elettrico generale fate montare un salvavita molto sensibile che stacchi la corrente alla minima presenza di acqua nel circuito elettrico.
• Umidità, calcare e muffe possono compremettere seriamente l’igiene della stanza da bagno. Gli aspergilli (un tipo di muffa microscopica che prolifera negli ambienti umidi) sono poi il piatto preferito dagli acari che, in un bagno non pulito con cura, trovano l’ambiente ideale per moltiplicarsi. Eppure, per assicurare una perfetta igiene nella stanza da bagno non serve spendere un capitale negli ultimi ritrovati della scienza. Basta avere in casa una bottiglia di aceto di vino: un alleato prezioso, dunque, non solo per condire l’insalata, ma per sostituire al meglio qualsiasi detergente chimico. Per far brillare la rubinetteria e liberarla dal calcare basta passarci sopra ogni due giorni una spugnetta imbevuta di una soluzione di acqua e aceto in parti uguali. Con lo stesso preparato si possono pulire a fondo anche le maioliche, le pareti della doccia e la vasca da bagno. Infine, una tazza di aceto bollente è il miglior disgorgante per water e lavandini otturati.
• Probabilmente è uno degli ambienti più importanti dell’intera casa. La camera da letto è il regno del riposo e non c’è bisogno di tirare in ballo gli esperti per capire che dormire bene è essenziale per la salute e il benessere psicofisico. La camera ideale deve essere arredata soltanto con l’essenziale. Bastano il letto, i comodini e una bella cassettiera. L’armadio? Mai all’interno della stanza. Meglio uno spogliatoio attiguo dove tenere tutti i vestiti. Armadio e lampadario, secondo le filosofie orientali, incombono su chi dorme e gli impediscono di liberarsi delle energie negative accumulate durante la giornata. Come per la cucina, scegliete mobili in legno massello. Il pavimento ideale è il parquet. I colori adatti per la camera sono chiari, meglio sui toni del verde. E quando andate a dormire ricordate di non tenere troppo vicino il cellulare in carica: le onde elettromagnetiche disturbano il sonno. Infine, fate installare dal vostro elettricista un disgiuntore: è un dispositivo che entra in funzione quando viene spenta l’ultima luce prima di andare a dormire, disinserendo la corrente. Quando si riaccende la luce, la corrente torna disponibile. Così nella camera, durante la notte, viene eliminato qualsiasi campo elettromagnetico.
*Aria pulita con timo e menta. Purificano l’ambiente, lo liberano dai cattivi odori, ma non solo: hanno una notevole azione antibatterica e antisettica. Poche gocce di oli essenziali, inserite in uno speciale diffusore che trovate in qualsiasi erboristeria, possono essere un aiuto utilissimo per rendere più salubre l’aria di casa. Una decina di gocce di Lemon grass, ad esempio, sono l’ideale per spazzare via l’odore del fumo. Tea tree e timo, invece, hanno un notevole potere antisettico. Contro le tarme basta strofinare l’interno di cassetti e armadi con poche gocce di olio di lavanda. E qualche stilla della stessa essenza (magari associata a quella di sandalo) è un ottimo rimedio per chi soffre d’insonnia. Se in casa c’è qualcuno un po’ raffreddato potete mettere nel diffusore, o nell’umidificatore del termosifone, cinque gocce di eucalipto, tre di menta e una goccia di timo per un’azione antibiotica, che stimola le difese immunitarie.
• Dormire secondo natura
• La rete. Preferite un letto in legno massello e non pitturato. La rete deve essere a doghe flessibili per permettere alle varie parti del corpo di appoggiarsi in maniera corretta durante il riposo.
• Il materasso. L’imbottitura deve essere di schiuma di lattice naturale e non sintetica. Il lattice (un materiale usato anche per i guanti chirurgici) garantisce la massima igiene:
è antisettico e antibatterico.
• Il cuscino. Nei negozi di prodotti naturali potete trovare i «fitocuscini». A differenza di quelli classici, imbottiti di lana o piume, sono riempiti con fiori secchi.
•Coperte e lenzuola. Lana merinos per star caldi e niente tessuti sintetici per le lenzuola. Meglio cotone, lino
e seta. Quest’ultima è ideale anche per pigiami e camicie da notte perché è in grado di resapinger le cariche elettriche positive ( quelle nocive ).
• Lo usiamo per riunirci, per mangiare con la nostra famiglia, per fare due chiacchiere. Il salotto è il luogo della socialità per antonomasia e proprio per questo è giusto che anche l’arredamento sia disposto in modo da favorire la comunicazione tra gli abitanti della casa. In che modo? I divani e le poltrone, tanto per cominciare, vanno messi l’uno di fronte all’altro. Il tavolo da pranzo, invece, deve essere tondo: i commensali sono tutti sullo stesso piano, non c’è una persona a capotavola che «detti le regole». Quanto ai materiali, per il salotto va benissimo un pavimento in parquet. Se non amate il legno, potete sempre optare per il marmo. I colori della stanza? Fate prevalere il giallo: ha funzioni antidepressive, rivitalizzanti e stimolanti dell’appetito.
• Ritornate al vecchio focolare domestico. Un bel caminetto collocato in uno degli angoli della stanza è un’ottima fonte di calore naturale e un luogo di incontro per tutta la famiglia.
• Tanti punti luce sono meglio
di un pesante lampadario centrale per illuminare l’ambiente. L’effetto estetico è migliore. E si risparmia anche sulla bolletta della luce.
• Per le coperture di divani
e cuscini usate sempre stoffe naturali: cotone, lino, canapa e seta.
• Rinunciate al televisore: non solo perché, come tutti gli apparecchi elettrici, è un catalizzatore di polvere, ma anche perché ostacola
la comunicazione tra familiari.
• Niente moquette in salotto: è l’habitat ideale per acari e muffe. Meglio un bel tappeto.
• Evitate il più possibile sedie, sgabelli e tavoli con finiture di metallo. Ridurrete così gli effetti negativi dei campi magnetici.
• Le piante sono vere e proprie spugne, capaci di assorbire gli agenti inquinanti e di ossigenare l’aria del vostro appartamento. Riempite allora la casa di verde: i polmoni vi ringrazieranno.
A individuare le virtù ossigenanti delle piante da interni fu, nel 1970, un medico della Nasa, Bill Wolverton. Quelle più salutari sono una cinquantina e appartengono alle famiglie delle Aracee e delle Liliacee. L’aloe, il filodendro, la dracena, solo per citare le più comuni, sono in grado di assorbire fino al 90% della formaldeide presente nell’aria. Contro il monossido di carbonio, invece, sono da preferire il clorofito
e il potus. Ma attenzione: per avere una casa a prova di smog dovete prevedere almeno una pianta ogni nove metri quadrati di superficie.