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 2001  ottobre 01 Lunedì calendario

Virus - «I virus emorragici viaggiano con le zanzare

• Virus. «I virus emorragici viaggiano con le zanzare. L’insetto viene infettato e poi lasciato volare. La tossina del botulino può essere iniettata negli alimenti. Il vaiolo, che invece si trasmette da persona a persona, potrebbe essere trasportato da kamikaze come quelli che erano sugli aerei delle Torri gemelle. L’antrace, un batterio che attacca i polmoni, piomba sulle popolazioni nascosto nelle nuvole. Basta che un piccolo aereo si alzi in volo e, come un aerosol contro il raffreddore, sparge nell’aria le spore» .
• Tartari. Sabina Morandi, esperta di biotecnologie e ingegneria genetica, su ”Boiler”, settimanale online dell’Enel: «L’idea di sparare virus o batteri per fare fuori il nemico è molto antica. Si può dire che la prima azione di guerra batteriologica risalga al 1347, quando i tartari che assediavano la fortezza genovese di Caffa, sul Mar Nero, catapultarono all’interno della rocca i cadaveri di alcuni appestati dando così origine, almeno secondo la leggenda, alla peste nera» .
• Attentati. Venti persone sono state arrestate negli Stati Uniti perché in possesso di patenti false per trasporti pesanti. Il timore dell’Fbi è che stessero per compiere attentati chimici o batteriologici. Secondo John Ashcroft, ministro della Giustizia, «il pericolo è palese». ”Rall Call”, rivista del Congresso, dice che tutti i parlamentari di Washington sono stati dotati di maschere antigas.
• Salmonella. Giuseppe Ippolito, coordinatore del gruppo di esperti che dovranno organizzare in Italia un sistema diagnostico clinico di difesa contro un’eventuale offensiva anticonvenzionale: «Il rischio è solo teorico. In 30 anni le uniche armi batteriologiche realmente sfoderate sono state salmonella e schighella. Il resto è solo fantascienza. In ogni caso saremmo pronti a limitare le conseguenze. Il periodo di incubazione dei germi ci metterebbe in condizione di approntare interventi di prevenzione basati sull’uso di farmaci antinfettivi, in prevalenza antibiotici, o vaccini, molti già disponibili».
• Armi. Sarin: gas incolore e inodore, è capace di bloccare un enzima del sistema nervoso inducendo nausea, difficoltà respiratorie, perdita di coscienza, paralisi; vaiolo: malattia ufficialmente eradicata, il virus è conservato nei laboratori di Mosca e Atlanta. Estremamente contagioso, pericoloso da manipolare, ha un’incubazione di 7 giorni. Il vaccino è uscito di produzione dal 1971, ma in ogni momento si potrebbe ricominciare; antrace: batterio con tempi d’incubazione più ristretti, infetta l’uomo solo per contatto diretto e servono grosse quantità di spore infette. Febbre e difficoltà di respirazione sopraggiungono entro cinque giorni. Non c’è contagio interumano. Esiste un vaccino, per profilassi e terapia si utilizzano antibiotici prescritti per altre malattie; peste: circoscritta in alcuni focolai nel Sud-Est asiatico, non è tra i virus maggiormente contagiosi, né tra quelli più pericolosi (anche nei Promessi sposi si parla di guarigioni spontanee); Febbre Q: causata da una rickettsia (specie di batterio intracellulare), si trasmette attraverso le zecche e determina infezioni a decorso lento. Incubazione di una settimana, si interviene con antibiotici di uso comune; virus emorragici: il più comune è Ebola, i più famosi sono gli Hanta-virus (negli Stati Uniti determinarono un’epidemia tra gli indiani Navajo). Causano problemi respiratori e urinari non troppo gravi ma difficilmente gestibili in ambienti non attrezzati; chi li coltivasse rischierebbe il contagio; Enteropatogeni: batteri che colpiscono l’intestino, attraverso la contaminazione del cibo possono infettare grandi comunità. L’effetto arriva in poche ore ma sono facilmente curabili con antibiotici; Botulino: batterio che si può nascondere nelle conserve confezionate in casa, causa danni a livello muscolare e nei casi più gravi porta alla paralisi. Si cura con un siero .
• Maschere. In pochi giorni in un negozio di Milano è andata esaurita l’intera giacenza di maschere antigas: « una cosa che ha sorpreso anche noi, in una settimana ne abbiamo vendute dieci. Normalmente vengono acquistate da appassionati di cose militari ma in questi giorni è arrivata una clientela nuova: padri di famiglia, qualche donna». Secondo Claudio Garibaldi, capo reparto del nucleo biologico di Roma, contro il gas nervino non servono a nulla: «I filtri sono insufficienti, servono più che altro per uso civile, non certo per un attacco militare di natura chimica. Tutt’al più possono andare bene come detterente di natura psicologica».
• Peste. «L’anno scorso le autorità sanitarie americane hanno condotto un test (nome in codice Topoff) che simulava la diffusione di un aerosol di batteri (Yersinia Pestis) della peste nera. In pochi giorni c’erano quattromila infettati e duemila morti. Non si trovava più un posto letto, gli ospedali erano chiusi, le medicine finite. L’esercitazione è stata ripetuta con il nome ”Inverno scuro”, nel giugno scorso, questa volta in Oklahoma, e con il vaiolo. Da tremila casi iniziali nell’area di contagio, l’infezione è esplosa - nella simulazione - a centinaia di migliaia di vittime in tutti gli Stati Uniti, nel giro di 12 giorni, in uno scenario di collasso dell’intero sistema commerciale e di scontri nelle strade» .
• Genetica. Ken Allibek, origine kazaka, laureato in medicina e epidemiologia alla scuola militare di Tomsk, è stato fino al 1992 responsabile scientifico di Biopreparat, un’organizzazione sovietica che ufficialmente si occupava di ricerche biotecnologiche per scopi pacifici. Cittadino americano, ha rivelato che nei laboratori alcuni virus sarebbero stati manipolati geneticamente per renderli più aggressivi. Addirittura avevano pensato a sviluppare germi che colpissero in modo mirato solo alcune popolazioni sulla base delle varie caratteristiche genetiche. Allibek avverte che dopo la caduta del comunismo, molti suoi colleghi si sono venduti al miglior offerente .
• Meteorologia. «Nel maggio scorso, l’’American Journal of Public Health” ha pubblicato i risultati di un sondaggio. Su 200 ospedali, solo uno su cinque aveva un piano anti bioterrorismo. Meno della metà aveva unità di decontaminazione con docce. Meno di un terzo disponeva di antidoti al gas nervino. I due terzi disponevano di dosi di vaccino in grado di curare al massimo 50 casi di Antrace. Solo il 12 per cento aveva maschere antigas per i dottori. Il vaccino antivaiolo è in arrivo: 40 milioni di dosi. Ma nel 2004 [...] La buona notizia è che la guerra chimica o batteriologica può essere letalmente efficace, ma è meno facile da usare di quanto appaia a prima vista. Dice Eric Croddy, del Monterey Institute of International Studies: ”Queste armi sono difficili da maneggiare, difficili da fabbricare, difficili da usare”. Sono delicate: basta un niente - uno sbalzo di temperatura, uno scossone - per renderle inutilizzabili. Sono pericolose: spargere una polvere con il vento sbagliato significa ritrovarsela addosso [...] La pioggia può renderle innocue. La lotta al terrorismo si fa anche con i bollettini meteorologici» .
• Bunker. Mike Parrish, 52 anni, allevatore britannico dell’Essex, a est di Londra, vende a cento milioni di lire l’uno posti nel rifugio sotterraneo acquistato nel 1992 dal governo britannico: tre piani sotto terra, muri larghi tre metri costruiti per resistere a tutto, ideato per permettere al governo e ai vertici militari di rimanere operativi anche nell’eventualità di un attacco militare. «Più che un semplice seminterrato, è una piccola cittadina con generatori, antenne televisive e filtri per l’aria, che può ospitare sino a 250 persone e mantenere un’autonomia di tre mesi. L’entrata si raggiunge percorrendo un corridoio sotterraneo lungo 120 metri».