Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Amedeo Sebastiani, in arte Amadeus (e chiamato Ama dai familiari), è nato a Ravenna il 4 settembre 1962
• Amedeo Sebastiani, in arte Amadeus (e chiamato Ama dai familiari), è nato a Ravenna il 4 settembre 1962. Segno zodiacale della Vergine, ascendente Ariete. Papà Corrado è istruttore di equitazione specializzato nel salto ad ostacoli («ha voluto continuare l’attività di nonno Umberto, ma da ragazzo ha accettato volentieri di fare la comparsa nel ”Gattopardo” di Luchino Visconti che giravano in Sicilia dove è nato»). Mamma Antonella è casalinga. L’unico fratello Gilberto, più giovane di quattro anni, ha seguito le orme paterne e addestra cavalli («è un omone robusto e sicuramente molto più estroverso di me»). (Inquadratura su Amadeus)
• Un bambino buono, indipendente o meglio la classica ”acqua cheta” che ti buggera con il sorriso. Il piccolo Amadeus era comunque bravissimo nelle fughe dalla scuola elementare. Faceva finta di entrare in classe e poco dopo la mamma se lo ritrovava a casa. «Il fatto è che con i miei genitori stavo benissimo. Non sono riusciti neppure a mandarmi alla colonia estiva. Scappavo pure da lì». Ovviamente non gli sono mancate quantità industriali di cavalli a dondolo e in carne ed ossa. Giocava però volentieri con i soldatini. Negato invece per il pallone. «Mi mettevano solo in porta per togliermi di mezzo e ne ho un po’sofferto». (Inquadratura su Amadeus)
• Il giovane Amadeus non era tipo da sorvolare sui torti subìti. Se, ad esempio, qualche vicino si lamentava se lui ed i suoi amichetti facevano rumore in cortile, non si perdeva d’animo. La vendetta arrivava con i petardi lanciati sulle porte di casa dei contestatori. Senza particolare entusiamo ha preso il diploma da geometra. Con una pena nel cuore. «All’epoca ero cicciottello e la ragazze non mi vedevano. Per farmi notare ho cominciato ad organizzare festicciole». (Inquadratura su Amadeus)
• Da cosa nasce cosa ed il ragazzetto ignorato dalle coetanee capisce di avere la stoffa del deejay. Accompagnato da zia Enza, sorella di mamma e sua prima fan, il diciassettenne Amedeo futuro Amadeus si presenta quindi a ”Blu radio star”, una micro emittente di Verona dove la famiglia Sebastiani si era trasferita da tempo. «Per mettere su i dischi prendevo 15 mila lire al mese. I programmi si sentivano solamente nel quartiere, ma le mie quotazioni con le ragazze salivano vertiginosamente. Anche perché non perdevo occasione per salutarle via etere». Militare a Napoli in fanteria, un’iscrizione a Lingue per accontentare papà. Sul libretto appena un esame prima di incontrare il pigmalione Claudio Cecchetto e decidere di mollare l’università per entrare nel mondo dello spettacolo. (Inquadratura su Amadeus)
• Tanta esperienza musicale dopo diciotto anni di radio. Conduttore del Festivalbar per cinque edizioni consecutive dal 1993. Al fianco di Lorella Cuccarini a Buona domenica nel 1995. Di nuovo con la bionda più amata dagli italiani nel ruolo di un deejay sul palcoscenico dell’applauditissimo musical ”Grease”. Con la bruna caliente Natalia Estrada a Campioni di ballo su Retequattro nel 1997. Con la rossa peperina Simona Ventura a La notte delle matricole lo scorso anno su Italia 1. Poi per Amadeus il Quizzone con Laura Freddi, la maratona di Trenta ore per la vita, Meteore con Gene Gnocchi e Alessia Merz, giurato al Festival di Sanremo 1999. All’improvviso la decisione di cambiare scuderia. Appena il tempo di comunicare il passaggio in Rai e da domenica 21 marzo ecco Amadeus su Raidue alle 20, 50 con le 12 puntate di Festa di classe. (Inquadratura su Amadeus)
• Storie sentimentali importanti che si contano sulle dita di una mano. Poi l’incontro di Amadeus con Marisa, insegnante, in casa di amici a Verona. Roba da colpo di fulmine. Segue matrimonio nel 1990. Nell’ottobre del 1997 nasce Alice. «Il mio tipo di donna? Deve avere un bel viso e soprattutto sprizzare femminilità. Basti dire che per anni ho avuto la passione per Brigitte Bardot». Molto romantico, da coccole («mi piace farle e riceverle») e da regalini improvvisi senza il suggerimento di ricorrenze obbligate. (Inquadratura su Amadeus)
• Interessato allo zodiaco, va spesso dalla sua astrologa milanese di fiducia Cristina per farsi dare dritte sul futuro. Il maggior pregio di Amadeus? Saper ascoltare il prossimo. «Inoltre cerco di andare d’accordo con tutti, ormai sono bravissimo a smussare gli angoli. E sono contento di passare per un uomo affidabile». Si arrabbia poco («se succede faccio però scontare gli interessi»). Nell’elenco dei difetti («la gamma completa, dalla pigrizia alla testardaggine, dalla gelosia alla permalosaggine») la prima classificata, a sentir lui, è la voglia di fare solo quello che gli piace. «Una mia definizione? Un ragazzo fortunato con una bella famiglia che sta realizzando i sogni». (Inquadratura su Amadeus)
• Un appartamento nel centro storico di Milano («mi piace vivere la città con tutti i suoi lati negativi, compresa la confusione del traffico») arredato in maniera bizzarra. Secondo Amadeus in puro american style e cioé coloratissimo, con faretti e portafoto (senza foto) sparsi qui e là, controsoffitti ondulati. E, ancora, colonne di alluminio, soprammobili ovunque. Neanche un quadro alle pareti. Al posto delle tele ci sono infatti un numero imprecisato di orologi con le lancette disposte a casaccio e persino Cd. Amadeus confessa di avere un pessimo rapporto con la tecnologia: del videoregistratore e del telefonino conosce solo le funzioni principali («ossia accendere e spegnere»). Ammette di essere completamente digiuno sul versante Internet e videogiochi. (Inquadratura su Amadeus)
• Gli anni passano e Amadeus si piace sempre di più. E’soddisfatto del suo look («quando lavoravo in radio non accettavo i cambiamenti, in tivvù è indispensabile migliorare l’immagine») e riconosce che ”altezza è mezza bellezza”. Nel suo guardaroba tanti abiti completi, possibilmente sul genere Richard Gere di ”American gigolò”. (Inquadratura su Amadeus)
• E’ alto un metro e 84. Pesa 79 chili. Si mantiene in forma frequentando la palestra e preferendo piatti semplici, dagli spaghetti al pomodoro al riso in bianco. «Fino a due anni fa ”mangiavo gli armadi”. Ho finalmente imparato a nutrirmi in modo sano, però non vivo di privazioni». Poi aggiunge che non beve e non fuma. (Inquadratura su Amadeus)