Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Un tipo da bambole
• Un tipo da bambole. Classica l’infanzia di Roberta Lanfranchi che non la smetteva di spupazzarsi le Barbie. In alternativa da piccola si divertiva a giocare alla fruttivendola sotto gli occhi di papà Maurizio, impiegato in un ditta di tubature, e di mamma Mira, che non la perdevano mai di vista. (Inquadratura su Roberta Lanfranchi)
• Timidissima al punto di nascondersi sempre dietro le altre bimbe alla scuola di danza («e per questo motivo mi sono anche giocata una borsa di studio per il Bolscioi»). Roberta (nata a Cremona il 7 aprile 1974, segno dell’Ariete) si è infilata le scarpine da ballo a 4 anni. Non per passione ma per necessità. «In effetti a causa di una lussazione all’anca non ho camminato bene fino a 2 anni e mezzo. Mi hanno consigliato di curarmi con la danza». (Inquadratura su Roberta Lanfranchi)
• Alle magistrali passava i compiti d’inglese a tutta la classe («ero brava e non mi seccava lasciare in bagno i fogli con le traduzioni a disposizione di chiunque»). Con le idee non troppo chiare sul suo futuro, Roberta continuava a ballare e, nel frattempo, si è diplomata maestra con 48. (Inquadratura su Roberta Lanfranchi)
• Così per caso. La sua carriera tivvù è cominciata con i ballerini Brian e Garrison, esattamente un giovedì di marzo del 1995 (Roberta è una precisa). «Erano a Milano nella mia scuola di danza. Un’occhiata e mi hanno proposto di far parte del corpo di ballo dello Spazzolino da denti con Fiorello». Da quel momento la sua vita è cambiata, naturalmente sotto lo sguardo vigile di mamma Lanfranchi che l’accompagnava sempre negli studi televisivi. (Inquadratura su Roberta Lanfranchi)
• Primo bacio con Pino? Il 15 ottobre 1995. Matrimonio con Pino? Il 21 giugno 1997. Lui è l’Insegno della ”Premiata Ditta”. Si sono conosciuti a Domenica in. «Ma eravamo già impegnati con altre storie. Poi il mio ragazzo mi ha lasciata perché lavoravo in televisione. Pino mi è piaciuto perché è bello e perché, nonostante la notorietà, resta un uomo semplice». Roberta, ex velina di Striscia, è ora a Paperissima Sprint (ma dopo, fino a gennaio 2000, farà solo la mamma). A proposito: il piccolo Matteo Insegno è nato il 9 gennaio 1998. (Inquadratura su Roberta Lanfranchi)
• L a vede come un personaggio di Walt Disney. Una Biancaneve con le chiome scure dopo qualche fidanzata bionda: «Roberta - racconta l’innamoratissimo Insegno - l’ho incontrata proprio nel periodo in cui doppiavo ”Pocahontas”. Un colpo di fulmine o meglio del destino. Non abbiamo mai litigato». (Inquadratura su Roberta Lanfranchi)
• Giura che non si spoglierà mai in scena e che non reciterà mai («in casa un attore basta»). Roberta Lanfranchi colleziona scarpe. E’ fissata con il colore viola («e per questo i colleghi spesso mi guardano storto»). Sul fronte del sonno riconosce che, grazie a Matteo, adesso scende volando dal letto. Una curiosità? Sa dire in un baleno di quante lettere è formata una parola. (Inquadratura su Roberta Lanfranchi)
• Un piede orrendo. «E’ quello sinistro che ha il secondo dito stortissimo per colpa della danza». Per il resto Roberta allo specchio non si trova malaccio («anzi mi guardo poco e dimentico addirittura di pettinarmi»). Puntuale («arrivo mezz’ora prima e poi aspetto»). Impulsiva («parlo senza riflettere»). Pronta a chiedere scusa. (Inquadratura su Roberta Lanfranchi)
• In cucina le piace pasticciare. Per la gioia del consorte Pino che funge volentieri da cavia. La sua ultima specialità? Penne condite con i wurstel. Per rilassarsi lavora a maglia e il mezzo punto all’uncinetto («l’ho imparato alle elementari dalle suore e sono molto fiera dei miei centrini e dei maglioni fatti a Pino e a Matteo»). Roberta adora l’oro bianco («anelli e orecchini piccolissimi») e le passeggiate in bicicletta. La famiglia Insegno vive vicino al Gianicolo in un appartamento di stile moderno sui toni del giallo. (Inquadratura su Roberta Lanfranchi)
• I ventuno chili in più per la gravidanza di Matteo (che alla nascita pesava 3 chili e 800 grammi) sono scomparsi nel nulla. Ora Robertina, alta 1 metro e 70, vede la lancetta della bilancia ferma a 53. «Non so come ho potuto riacquistare la forma in poco tempo. Ho allattato fino a 4 mesi e non mi sono mai sognata di andare in palestra. Giusto qualche esercizio in casa agli addominali». (Inquadratura su Roberta Lanfranchi)