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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

«Col tempo e la paglia maturano le nespole»

• «Col tempo e la paglia maturano le nespole». Papà Luigi Gabanelli, operaio metalmeccanico, lo ripeteva sempre a Milena, la piccola di casa. Una bambina vivacissima («non sono mai stata una contemplativa e qualsiasi cosa facessi mi annoiavo subito»). A mamma Luisa il compito di occuparsi anche degli altri tre figli: Livio, Danilo e Ivaldo. (Inquadratura su Milena Gabanelli)
• Tanti auguri e basta. I Gabanelli, di Desio in Brianza, non usavano festeggiare i compleanni. La grande gioia di Milena, che il 9 giugno ha compiuto 45 anni, era giocare con la fionda e rubacchiare le maxi pesche nel frutteto della vicina. E si faceva i fatti suoi. Al punto che spesso usciva di casa la sera, senza dirlo a nessuno, passando dalla cantina dove nascondeva l’abito di ricambio («facevo solo quattro chiacchiere con le amiche»). (Inquadratura su Milena Gabanelli)
• Voleva comprarsi una spider rossa e non aveva le idee chiare sul futuro. Forse per realizzare quel sogno a quattroruote Milena ha cominciato a vendere i suoi quadri. Dipingeva con tecniche miste, nelle nuances del color nebbia per tempere e acqueforti. Si è sbarazzata di tutte le sue ”creature” per studiare al Dams di Bologna. (Inquadratura su Milena Gabanelli)
• Dopo i pennelli la passione per le foto in bianco e nero. Laurea in Storia del cinema. Con una super 8 inizia a filmare. Ha lavorato in un’agenzia di viaggi, nel 1981 arriva nella sede Rai dell’Emilia Romagna, a Raitre nel 1985. Dal 1988, e fino al 1991, gli speciali di Mixer. A Vucovar la sua prima esperienza a un passo dal fronte. Nel 1994 nasce Professione reporter. Ora Milena cura e conduce i 50 fittissimi minuti di Report, il mercoledì in seconda serata su Raitre. (Inquadratura su Milena Gabanelli)
• Non le dispiace definirsi ”ultima dei romantici”. A conferma elenca il campionario classico di musiche struggenti, bigliettini d’amore sparsi ovunque, mazzi di fiori a sorpresa. Il suo tipo ideale di uomo? «Non deve essere grasso”. E’ sposata da vent’anni con un insegnante («ci siamo conosciuti per caso a Bologna, lui in realtà doveva fidanzarsi con una mia amica») ed è mamma della quindicenne Giulia. (Inquadratura su Milena Gabanelli)
• La prima impressione è stata un disastro. «L’ho trovata scostante - racconta ridendo l’amico Stefano Del Fiore, poeta dialettale e titolare di un’enoteca-drogheria a Bologna - perché Milena non fa niente per apparire simpatica. Non si cura di chi le sta davanti ed è riduttivo considerarla grintosa. Però è una cuoca davvero eccezionale». (Inquadratura su Milena Gabanelli)
• Ospita, con poca convinzione, sul terrazzo dell’appartamento romano un coniglio nero di nome Roger. Appassionata da sempre di musica orientale. Continua a spendere non per completi di cachemire ma per le ultime novità sul fronte delle apparecchiature audio-video. Quando si arrabbia è meglio starle a debita distanza. Farla ridere non è facilissimo. (Inquadratura su Milena Gabanelli)
• Per mandarla in tilt è sufficiente proporle un pomeriggio di shopping («al sol pensiero mi vengono i brividi»). Inutile aggiungere che la sua vita mondana è zero. Corre per tenersi in forma («quando è possibile me ne scappo volentieri in collina»). Insofferente delle vacanze («dopo tre giorni di relax già mi sono stufata»). (Inquadratura su Milena Gabanelli)
• Vorrebbe un po’ più di seno («odio chi porta la quarta misura, naturalmente per invidia»). Del suo fisico apprezza soprattutto, chissà perché, le braccia. Si considera facilmente adattabile («per dimostrarlo basterebbe ricordare che, cinque o sei mesi fa nel Laos, ho dormito in una capanna insieme a qualche maiale?»). Ammette di soffrire di crisi di abbandono («non posso nascondere una certa insicurezza emotiva di fondo»). Incredibile per una Indiana Jones con telecamera al seguito: ha il terrore dell’aereo. (Inquadratura su Milena Gabanelli)
• A sentire lei prepara risotti che fanno ”resuscitare i morti.” Le piace trafficare in cucina (specializzata in piatti tipici lombardi) ed è golosa di miele di acacia. La sua linea comunque non ne risente (pesa 49 chili ed è alta 1 metro e sessanta). Giura, scherzando, di non sopportare la sua immagine in tivvù («vedo tutto il mio deterioramento e penso a mia madre quando dice ”dietro liceo, davanti museo”»). (Inquadratura su Milena Gabanelli)