Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Nasce Carlo ma alla fonte battesimale, oplà, diventa Raul
• Nasce Carlo ma alla fonte battesimale, oplà, diventa Raul. Responsabile dell’improvviso cambio di nome è stato Piero Cremona, papà del frugolo (futuro mago Oronzo) e molto bravo in giochi di prestigio. Di professione il signor Cremona faceva lo ”scarpinante”, cioè il venditore ambulante, e catturava i clienti incantandoli grazie ai suoi virtuosismi con mazzi di carte. (Inquadratura su Raul Cremona)
• Tra utili macchinette per infilare il filo nell’ago, disappannanti per vetri e tritaverdure tuttofare: questa l’infanzia di Raul, che seguiva spesso il papà e pendeva dalle sue labbra quando si esibiva nei giochi di prestigio. La passione per magia e spettacolo d’altronde è ereditaria con un bisnonno Silvio che, in arte Max Cremont, faceva il clown. A 7 anni il bimbo Cremona (milanese, classe 1956, Scorpione) si è messo a studiare il ”vademecum del prestigiatore”. (Inquadratura su Raul Cremona)
• A 16 anni ha fatto sparire dallo scaffale di una libreria una ”Enciclopedia della magia con le sigarette”. Non gioco di prestigio ma appropriazione indebita («mi convincevo di essere invisibile ma qualcosa forse non funzionava»). Alla domanda ”cosa vuoi fare da grande?” Raul rispondeva senza esitazione: «Niente». E continuava a frequentare l’istituto professionale. (Inquadratura su Raul Cremona)
• Durante la leva come istruttore dei bersaglieri barattava licenze-premio con spettacolini di magia. Al congedo ha finalmente le idee chiare sul futuro: «Farò l’insegnante di ginnastica». Invece per due anni è stato rappresentante di articoli per dentisti. Nel 1982 si è esibito al Derby di Milano, palestra per debuttanti cabarettisti. Raul Cremona era così poco convinto di sfondare che, di giorno, vendeva calze nei mercati e, di sera, faceva il mago-comico-fantasista. (Inquadratura su Raul Cremona)
• In amore si sente ”come un’orca marina” e non fornisce altre spiegazioni. Aggiunge solo che preferisce le brune alle bionde («unica eccezione Kim Novak»). «Mi piacciono le donne dolci, non in carriera, e sono fedelissimo». Tant’è che è sposato da 7 anni con Graziella, conosciuta nel 1977. «Mi ha conquistato facendomi un gioco di prestigio. Un gioco di prestigio ad un prestigiatore. Roba da innamorarsi al primo sguardo». (Inquadratura su Raul Cremona)
• Timido, da rossori sulle guance. La moglie Graziella dice di Raul: «Ma la follia non gli viene solo in palcoscenico. Non sta mai fermo un attimo, non dà tregua a nessuno. Sta trasmettendo la fissazione delle magie al nostro bimbo più piccolo. Le sembra normale che Leonardo giri per casa con una ghigliottina-giocattolo infilata nel braccio?». (Inquadratura su Raul Cremona)
• Tanta tivvù, altrettanto teatro con o senza il suo Oronzo in canotta non proprio da bucato. In giro per l’Italia con lo spettacolo ”Sim Sala Min”. Raul Cremona confessa di essere logorroico. Ammette di sentirsi più di un pascià quando è al centro dell’attenzione. La sua frase-guida: «La malinconia è un aspetto dell’intelligenza e parente stretta dell’umorismo». (Inquadratura su Raul Cremona)
• Devoto di Charles Aznavour («sono un super romantico, mi delizio con Bach»). Suona il pianoforte e per i figli (Giordano di 7 anni e Leonardo di 5) ha scritto la canzone ”Buona notte passerotto”. Per nulla al mondo rinuncerebbe a vedere vecchi film americani, rigorosamente in bianco-nero e magari interpretati da Cary Grant. (Inquadratura su Raul Cremona)
• Ha imparato l’inglese traducendo testi di magia made in England. Fisicamente si considera perfetto («splendido se fossi un po’ più alto»). Alle sue mani, strumenti di lavoro, riserva particolari attenzioni: unghie sempre da primo piano e creme emollienti. Veste preferibilmente di nero («un colore carismatico usato anche dai preti»). Il suo mito è Silvan. Colleziona qualsiasi cosa riguardi la magia: manifesti, biografie, cappelli strani. Confessa di spendere i soldi soprattutto in sciocchezze («ad esempio in manifesti, biografie e cappelli strani da mago»). (Inquadratura su Raul Cremona)
• Non digerisce. Lo stomaco è il punto debole di Raul che, a tavola, cerca di fare il bravo mangiando solo pasta in bianco, verdure, poca carne, niente alcolici («colpa dei ritmi vorticosi di vita, da bambino mandavo giù pure i sassi»). Però come digestivo non rinuncia mai ad un cucchiaio di Nutella che, secondo lui, è una mano santa («mi sto curando con l’omeopatia e non ci sono controindicazioni»). (Inquadratura su Raul Cremona)