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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Ha voluto far chiamare la sorellina con il suo stesso nome, che gli piaceva tanto

• Ha voluto far chiamare la sorellina con il suo stesso nome, che gli piaceva tanto. Nulla in contrario per papà Renzo, dirigente alla ferrovie, e per mamma Luisa, genitori quindi di Sandro e Sandra Vannucci. «Nella mia infanzia - spiega Sandro Vannucci, pisano, compleanno da mezzo secolo nel Duemila, Acquario - sono stati fondamentali i nonni paterni Nello e Anna, fiorentini doc». (Inquadratura su Sandro Vannucci)
• Prima i necrologi, poi il resto del giornale: così nonna Anna leggeva ”La Nazione”. Nonno Nello che, tra gli altri lavori aveva anche fatto brillare le mine durante la realizzazione della Galleria del Sempione, al nipote svelava piccoli segreti di ”sopravvivenza” («ad esempio mi ha insegnato che, per riscaldare le mani fredde, non si devono mai mettere in tasca ma, possibilmente, nella neve e subito dopo bisogna batterle come in un grande applauso». (Inquadratura su Sandro Vannucci)
• Gli è rimasto impresso il libro che sfogliava ad un anno: era la storia di un pinguino che, viaggiando viaggiando, si ritrovava ai tropici. Insomma, il piccolissimo Vannucci già si entusiasmava per la vita ”un giorno qui, un giorno là”. Fantasioso, tipo ”non sta fermo un attimo”, Sandro passava ore in bicicletta e, compiuti i dieci anni, era un’impresa farlo scendere da cavallo. (Inquadratura su Sandro Vannucci)
• Liceo classico al ”Michelangelo” di Firenze. «Nella stessa scuola e nella stessa classe che ho frequentato trent’anni fa, con grande emozione, ora c’è il mio primogenito. Curiosamente il quaranta per cento dei suoi compagni sono figli di miei amici». Nessuna intenzione di diventare avvocato, ma ugualmente laurea da 110 e lode alla facoltà di Legge con la tesi ”Regioni e informazioni”, che gli fa conoscere il professor Enzo Cheli, futuro consigliere di amministrazione Rai. (Inquadratura su Sandro Vannucci)
• Giornalista Rai dal 1978. Ha lavorato con Biagi e Zavoli. Corrispondente di guerra per il Tg1 in Somalia, nel Golfo, in Mozambico, in Angola, in Somalia. Vannucci, ora ideatore e conduttore di Gustibus su Raitre, dice scherzando che bombardamenti e guerriglie sono comunque meno pericolose di viale Mazzini. Nel 1994 è passato con successo a Linea verde. Haesordito nel varietà l’anno scorso, al fianco di Milly Carlucci, con La casa dei sogni. (Inquadratura su Sandro Vannucci)
• Ottimista, padre ideale: è Sandro Vannucci secondo sua moglie. «Quando l’ho conosciuto era un single abituato a donne in varie parti del mondo. Lui, classico maschio che lascia aperti cassetti e ante degli armadi, certo non è romantico come la sua casa del 1300 nella campagna di Fiesole. molto sentimentale, ma a modo suo». (Inquadratura su Sandro Vannucci)
• Sposato dal 1980 con la giornalista del T3 regionale toscano Betti Barsantini. Due figli: Lorenzo Felix e Martin. Alla domanda ”chi le piace tra le attrici e le top model più in voga?” risponde ridendo: «Non me ne viene in mente nessuna. Ma potrei dilungarmi sui nomi di quindici qualità di patate o sulla differenza tra vacche ”rosse reggiane” e ”frisone” bianche e nere». (Inquadratura su Sandro Vannucci)
• Difetto: si arrabbia piuttosto facilmente e non risparmia urli. Pregio: la ”furia” non gli dura mai più di trenta secondi. Vannucci si considera distrattissimo, sempre con la testa tra le nuvole, però ciò che gli interessa se lo ricorda nei minimi particolari anche dopo vent’anni. Le sue passioni? La famiglia, i cavalli, lo sci. (Inquadratura su Sandro Vannucci)
• Tra una torta al cioccolato ed un formaggio di capra preferisce, senza esitazione, il secondo. Ama mangiare (bene, altrimenti si accontenta di pane e noci) però non cucinare. Non gli piace guardarsi allo specchio. Per farsi la barba non ne vuole sapere di usare il rasoio elettrico. Sandro Vannucci dice di badare alla scaramanzia quanto basta. Insomma non resta indifferente se un gatto nero gli attraversa la strada («mi fermo, magari inchiodo con la macchina però, dopo qualche secondo, me ne buggero del micio e proseguo tranquillamente»). (Inquadratura su Sandro Vannucci)
• Per anni si è tenuto in forma con Linea verde («si smaltisce facilmente andando per l’Italia a cavallo, salendo e scendendo da aerei, elicotteri, barche e trattori, curiosando nelle grotte o arrampicandosi sulle montagne»). Finita la sua avventura con Raiuno Vannucci pesa 85 chili, farebbe volentieri a meno della pancetta, ma non dei cibi particolari. Per lui, anche un piatto di fagioli deve essere a cinque stelle. (Inquadratura su Sandro Vannucci)