Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Dice (ridendo) di essere nata a San Juan, in Argentina, il 4 agosto del 1950 durante il viaggio di nozze dei genitori
• Dice (ridendo) di essere nata a San Juan, in Argentina, il 4 agosto del 1950 durante il viaggio di nozze dei genitori. «La loro luna di miele - scherza Sabina Ciuffini - è durata parecchio. Al punto che, con papà Augusto, con mamma Ivonne e con mia sorella maggiore Virginia, siamo tornati a Roma solo nel 1953». Della sua infanzia ricorda bene la grande antipatia per le bambole. (Inquadratura su Sabina Ciuffini)
• Sette in condotta alle elementari. Motivazione: in classe non stava zitta un attimo. Ma la ”piccirilla” (così la chiamava il nonno materno Gugliemo Giannini, scrittore e commediografo napoletano, fondatore del movimento politico del dopoguerra ”Uomo Qualunque”) in fondo era un tesoro: mai un capriccio, mai una sculacciata per punizione. Unico neo: Sabina non voleva mangiare. I suoi giochi preferiti: campana, nascondino al buio, rubabandiera. (Inquadratura su Sabina Ciuffini)
• A scuola con Serena Dandini, al liceo classico Giulio Cesare, lo stesso di Antonello Venditti. Sabina Ciuffini, capelli lunghi lisci e tanta voglia di diventare antropologa, studiava
e nel frattempo desiderava un lavoretto. Il destino le è andato incontro sotto forma del biglietto d’invito per un provino tivvù: il già mito Mike cercava una valletta per il suo Rischiatutto. (Inquadratura su Sabina Ciuffini)
• Valletta ”parlante” nel 1970 per 500.000 lire: «Ho accettato subito, ma pensavo che l’avventura con Mike durasse solo tre mesi». Invece è stata al suo fianco quattro anni. Il tempo di diventare popolarissima e di farsi strapazzare per gioco da Bongiorno, che le rimproverava le gonne troppo corte. Mini così audaci da essere allungate in fretta in furia per non scandalizzare Paolo VI, quando il Pontefice seguiva Rischiatutto e tifava per il concorrente-sacrestano Rolfi. (Inquadratura su Sabina Ciuffini)
• Divorziata dall’industriale Franco Ceccarelli. Due figli: Ilaria, di 18 anni, e Iacopo, di 16, studenti al liceo scientifico. Attualmente innamorata di un uomo di cui non vuole dire neppure il nome. Il tipo ideale di Sabrina (che preferisce dimenticare il primo bacio dato su un pullman a un compagno di scuola) deve avere belle spalle, bella voce, modi eleganti, dolcezza e pazienza. «Purtroppo non tutti questi ”pezzi” giusti per me di solito si trovano nello stesso uomo». (Inquadratura su Sabina Ciuffini)
• Ribelle, sensibile e generosa (sei anni fa le ha salvato la vita donandole il midollo osseo), protettiva da ”Ricordati la maglia di lana”. «Cosa aggiungere? Sabina - spiega la sorella Virginia, giornalista - è sempre stata attratta da persone e situazioni alternative. Certo non ha un carattere facile, ma per me è come una seconda mamma». (Inquadratura su Sabina Ciuffini)
• Felice del suo rientro in tivvù con la fiction domenicale di Retequattro Questa casa non è un albergo. Disordinatissima, freddolosa, pantaloni a vita bassa e micro magliette per sentirsi sexy. Ansiosa («Al limite della patologia con i miei figli»), malinconica-ottimista. Distratta fino a smarrire regolarmente cellulari e agende, permalosa quanto basta. Non usa profumi, non porta gioielli. (Inquadratura su Sabina Ciuffini)
• Ha vinto un premio letterario con il romanzo ”Amore da ridere” nel ’75, lo stesso anno del suo Sanremo con Bongiorno. Non si è laureata in filosofia e il dopo-Mike per lei è stato pubblicità, viaggi, interviste ai vip per la tivvù Svizzera e di Capodistria, M’ama non m’ama e Unomattina. Ora dirige una società di promozioni alberghiere. (Inquadratura su Sabina Ciuffini)
• Cinquanta anni nel 2000 sotto il segno del Leone («Il mezzo secolo mi sembrava tanto lontano, ma mi ritengo super fortunata perché sono in buona salute»). Fuma appena qualche sigaretta, ex patita di yoga, sempre appassionata di cultura buddista. Orgogliosa del suo pollice verde. Nella casa milanese di Sabina zeppa di quadri, di soprammobili, di tappeti e di souvenir, va a spasso il coccolatissimo gatto tigrato Dorge (nome tibetano). «Ma quando i miei figli se ne andranno, voglio vivere in un appartamento semivuoto». (Inquadratura su Sabina Ciuffini)
• Una linea da adolescente, con i suoi 55 chili su un metro e 77 di altezza. Il segreto della Ciuffini? Non le piace cucinare, rinuncia volentieri ai dolci e soprattutto non sta mai ferma: «Stranamente la vita mondana mi fa ingrassare e il ruolo di mamma-casalinga mi tiene in forma». Si guarda poco allo specchio, ma non dimentica di complimentarsi con la sua pelle («Mentre cambierei i miei capelli»). (Inquadratura su Sabina Ciuffini)