Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Bimbo senza fissa dimora
• Bimbo senza fissa dimora. E’ nato a Perugia, i suoi genitori dopo il soffio sulla seconda candelina della torta l’hanno portato a Londra per 5 anni. Poi di nuovo in Italia, a Ostia vicino Roma, giusto nel periodo di varicella, morbillo, eccetera. Così il piccolo Marco Balestri, classe 1953, segno dello Scorpione, continuava a sentirsi sempre fuori posto e non riusciva a trovare amici. (Inquadratura su Marco Balestri)
• Della sua infanzia londinese Marco non dimenticherà mai: la scuola elementare di Preston Road («là c’era il dentista incorporato e ogni tanto i bambini dovevano marcare visita»), le lezioni di pugilato che proprio non sopportava («però facevano parte dell’ora di ginnastica»), la difficoltà di imparare la lingua inglese («all’inizio parlavo come Stanlio e Ollio»). E la matita infilata per sbaglio nell’occhio di una compagna di classe che si chiamava Barbara Shakespeare. (Inquadratura su Marco Balestri)
• Papà Francesco ha fatto mille lavori, mamma Milena ha avuto Marco a 18 anni, la sorella si chiama Jessica («l’hanno battezzata con un nome da pin up»). Marco, dopo il trasloco definitivo a Milano della famiglia Balestri, si è laureato in Filosofia. Nel frattempo vendeva dentrifici, era magazziniere in una ditta farmaceutica e faceva concorsi in Rai. (Inquadratura su Marco Balestri)
• Capelli lunghi e lisci («somigliavo moltissimo a Nada») sacrificati per il servizio militare, tanta voglia di emergere e già un’esperienza televisiva: Marco a 12 anni infatti era famoso come mini cronista a TV7. Esordio da conduttore a Radiouno in Chiamata generale, antenata di Chi l’ha visto? Comincia a scrivere testi di trasmissioni. Su Italia 1 nel 1986, sei anni dopo a Lui, lei e l’altro e, in simultanea, firma la prima serie di Scherzi a parte. Mesi fa il successo del Brutto anatroccolo, ora boss di Candid Angels il mercoledì sera su Italia 1. (Inquadratura su Marco Balestri)
• Igienista integralista («la prima volta che ho baciato una ragazza mi sono poi sciacquato la bocca»). La donna della sua vita si chiama Benedetta («ha sei anni ed è mia figlia»). Non fornisce particolari sulla sua vita privata, però spiega qual è il suo tipo ideale. «In realtà mi piacciono un po’ tutte, ma devono avere testa. Meglio una brutta-intelligente che una bella-cretina. Aggiungo che odio le ”plastificate”, quelle ormai tutte uguali. Viva i seni cadenti naturali e i brutti nasi con personalità». (Inquadratura su Marco Balestri)
• Il suo amico Chicco Sfondrini, coautore di Candid Angels, lo definisce ”genio”. E aggiunge: «Lo è, ma con le cautele del caso. Ad esempio Marco può essere davvero un faro per tutti noi, ma è anche un rompiscatole tremendo perché vuole fare sempre di testa sua. Inoltre è perennemente supersveglio, spigoloso. Balestri? Ogni tanto rilassati». (Inquadratura su Marco Balestri)
• Sbadato. Lascia regolarmente in giro portafoglio, chiavi di casa e dell’auto, telefonino. Capace di viaggiare in autostrada senza avere una lira in tasca. Ha il complesso dello sfratto e perciò mette i soldi da parte per comprarsi più case che può. Apprensivo. Ipocondriaco. Gli basta uno starnuto per annunciare ai quattro venti che sta per venirgli la febbre almeno a 40. (Inquadratura su Marco Balestri)
• Più sensibile che romantico («ma quando voglio essere carino con una donna ci riesco bene»). Soffre spesso di sensi di colpa («capita alle persone perbene»). Pignolo fino a farsi mandare a quel paese dai collaboratori. Bugiardo soprattutto con se stesso («quante volte ci prendiamo in giro, ci raccontiamo balle, se ci fa comodo?»). (Inquadratura su Marco Balestri)
• E’ convinto di avere splendide mani. Si veste a strati per non soffrire mai né il caldo né il freddo. Insomma stile ”cipolla” per Marco, con almeno un paio di magliette della salute («meglio toglierle che sentirne la mancanza»), maglione in tinta con la camicia e maglione di riserva. Adora il bianco: dorme con i boxer bianchi, vive in un appartamento dove dominano bianco e parquet chiari. Spende volentieri in oggetti che, secondo lui, rendono piacevole la vita, tipo ionizzatori d’aria ultima moda, spazzolini elettrici, umidificatori d’ambienti. (Inquadratura su Marco Balestri)
• Odia i semi dei pomodori. Per il resto a tavola Marco non fa storie. Piatto preferito: pastasciutta (con la passata di pomodoro) valorizzata da quantità industriali di parmigiano. La sua dieta, poco carnivora, è anche a base di pizza. E’ alto un metro e 77 e, malgrado l’overdose di carboidrati, pesa 68 chili. Con lo specchio mantiene le distanze («con gli anni mi guardo meno perché ci vedo meno»). (Inquadratura su Marco Balestri)