Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Odiava soprattutto la minestra di verdure
• Odiava soprattutto la minestra di verdure. Un problema per mamma Maria che, cuoca di professione, si sbizzarriva con i manicaretti ma non riusciva a fargli mangiare quasi nulla. Così Mauro Serio cresceva gracile e si ammalava spesso. Classe 1960, Sagittario ascendente Scorpione, mister Solletico è nato il 29 novembre a Taranto e, a due anni, si è ritrovato con la famiglia a Trieste. (Inquadratura su Mauro Serio)
• Gli piaceva disegnare teste di cavallo, sui fogli a quadretti e anche sui muri di casa. Il piccolo Giotto-Mauro era comunque un bambino tranquillissimo, che addirittura faceva perdere le sue tracce quando si metteva a giocare con gli amati soldatini. Unico episodio biricchinesco: quello della spada di plastica infilata per sbaglio nell’occhio del fratello minore Massimo. Voleva fare l’archeologo, dopo le medie si è iscritto all’istituto tecnico professionale. Alla fine ha scelto il teatro. (Inquadratura su Mauro Serio)
• Becchino nella ”Piccola città” per una recita scolastica. Ma il vero debutto sul palcoscenico di Mauro, che ha frequentato una scuola di mimo, è stato da ballerino classico (in perizoma) nel ”Parsifal” di Wagner alla Fenice di Venezia. Infatti, per la serie ”Ho le idee chiarissime”, prima di diventare attore a tempo pieno si è dedicato alla danza con discreti risultati. (Inquadratura su Mauro Serio)
• Negli anni Ottanta con la mitica ballerina Carolyn Carlson, in tante operette al Festival di Trieste, un’abbuffata di teatro shakespeariano (da ”La dodicesima notte” a ”Re Lear” diretto da Albertazzi), collaborazioni alle regie con Luca Barbareschi. E, dopo un’apparizione del 1987 in Casa Vianello, fu solo tivvù dei ragazzi. Prima con gli Amici mostri su Tmc e con Che fine ha fatto Carmen San Diego?, poi con il successo di Solletico di Raiuno. Conduttore in due edizioni di Giochi senza frontiere. Il suo sogno, però, è tornare a recitare. (Inquadratura su Mauro Serio)
• La sua donna ideale è proprio come Beatrice («Sguardo accattivante, scura di capelli, deve sapermi calmare nei momenti di inquietudine e soprattutto farmi ridere»). E Beatrice, architetto e arredatrice di interni, è la signora Serio dall’agosto del 1995. Mauro l’ha conosciuta grazie a un suo amico che la corteggiava. Ma la bella fanciulla preferiva Mauro che, ballando ballando, l’ha conquistata. A nove mesi esatti dal matrimonio è nato il primogenito Rocco e dopo due anni è arrivata Nina. (Inquadratura su Mauro Serio)
• Regala spesso viaggi (anche semplicemente un romantico finesettimana a Lecce) alla sua Beatrice, che così lo descrive: «Mauro è geloso quando prevale la sua parte di uomo del Sud. Ha altri due difetti. Non vuole prendere la patente e guarda troppa televisione. Persino i tornei notturni di biliardo». (Inquadratura su Mauro Serio)
• Dice di lui il fratello Massimo, che seguendo la tradizione grastronomica familiare (anche papà Francesco lavorava nella ristorazione) è titolare a Trieste del ristorante La Piola:«Con Mauro ci vediamo poco, solo nelle feste comandate. Il suo difetto più grande? Senz’altro testardaggine, che però gli ha consentito di andare avanti nel suo lavoro senza chiedere aiuto a nessuno». (Inquadratura su Mauro Serio)
• Curioso come un gatto curioso, sensibile, pigro. Impegnato a non perdere mai la pazienza. Anche quando si arrabbia e gli capita di gridare, Mauro Serio non dimentica di essere attore e, prima dell’urlo, imposta bene il diaframma. Il suo rapporto con i soldi? «Se ci sono ci sono, se non ci sono non ci sono». (Inquadratura su Mauro Serio)
• «Non sono un figo sul genere dei California Dream Men, però non mi posso lamentare. Ho una bella schiena, glutei interessanti e gli occhi neri assassini tipici dello Scorpione». Scherzando si definisce ”simpatica canaglia”. Collezionava fiammiferi, ma da qualche anno ha spostato il suo interesse su occhiali e orologi. Vive a Roma in una casa con giardino, ma è negato per la cura delle piante. Va meglio con gli animali. Ne sanno qualcosa Ugo, bracchetto meticcio, e il micetto rosso Ciok, appena adottato dalla famiglia Serio. (Inquadratura su Mauro Serio)
• Goloso di pistacchi, che manda giù in quantità industriali. Con la coscienza sporca, Mauro Serio (che giura di mangiare a pranzo soltanto un toast) sa di essere alto 1 metro e 80, ma ignora il suo peso. Dalla mamma ha preso la passione per la cucina e assicura di essere un mago dei risotti, dell’abbacchio al forno con le patate e della ”jota”, minestra triestina a base di fagioli e crauti. (Inquadratura su Mauro Serio)