Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Pochi ricordi e non particolarmente belli
• Pochi ricordi e non particolarmente belli. Danilo Bertazzi, il delizioso gnomo Tonio Cartonio della Melevisione su Raitre, non ha davvero nostalgia dell’infanzia. Con mamma Tina scomparsa quando lui aveva sei anni e papà Giulio troppo impegnato nella sua impresa di trasporti. Danilo (di Chivasso, in provincia di Torino, classe 1965) è cresciuto abbastanza coccolato dai nonni e circondato da scatole di soldatini. (Inquadratura su Danilo Bertazzi)
• Perseguitato da Biancaneve e dai sette nani. Il piccolo Danilo curiosamente li trovava spesso in regalo (di legno, di plastica, di pezza) sotto l’albero di Natale. Un’altra angoscia era la nonna paterna Maria Rosa che, per eccesso di zelo (e paura dei mal di pancia), gli proibiva cioccolata e patatine fritte. Bertazzi aveva comunque già le idee piuttosto chiare sul suo futuro: da grande avrebbe fatto l’architetto. E ha cominciato presto ad allenarsi scarabocchiando dappertutto. (Inquadratura su Danilo Bertazzi)
• Dai dieci anni in poi Danilo si è spostato solo su due ruote. Prima con la bici, in seguito con il motorino. I suoi sogni da centauro si sono infranti per una clavicola rotta. Subito dopo l’iscrizione alla facoltà di Architettura a Torino si è chiesto ”e se invece facessi l’attore?”. Si è risposto di sì. Diploma al Centro di Formazione Teatrale di Torino ed esordio nel 1987 nella prosa radiofonica. (Inquadratura su Danilo Bertazzi)
• La faccia giusta per la pubblicità. Ecco Danilo testimonial di detersivi, di automobili, di prodotti per neonati, di cibi in scatola. Un modo per sbarcare il lunario mentre si cimentava anche nel teatro per i più piccoli. Continuando sempre a sorridere ricordando il suo bizzarro debutto alla radio come servo muto di Tiresia in ”Edipo re” («facevo dei mugolii per sottolineare la mia indispensabile presenza»). Fiction tivvù, doppiaggio e soprattutto palcoscenico di qualità. Per caso Bertazzi dà la voce ad un pupazzo-baule e si ritrova nel coloratissimo fantasioso cast di Melevisione. (Inquadratura su Danilo Bertazzi)
• Più o meno fidanzato da circa un anno e non vuole aggiungere altro. Il riservatissimo Danilo Bertazzi si considera comunque romantico ma poco espansivo. In una donna, assolutamente modello ”non bambolina” («ad esempio non mi importano i nasetti alla francese, l’attrazione secondo me può nascere anche dalle imperfezioni»), apprezza prima di tutto la personalità forte, l’indipendenza professionale, la capacità di sdrammatizzare le situazioni e, elemento chiave, uno spiccato senso di protezione. (Inquadratura su Danilo Bertazzi)
• Ha la vocazione dell’infermiere. «Pensare poco a se stessi - racconta Angelo Morino, docente di letteratura latino americana all’università di Torino e grandissimo amico di Bertazzi - senz’altro non è difetto, ma può impegnare Danilo più del dovuto. Certo è una buona forchetta, soprattutto quando è ospite a casa mia». (Inquadratura su Danilo Bertazzi)
• Ironico, schietto, indolente. «Danilo - spiega la sua ventennale amica Marilena Moretti che lavora nella redazione di Forum - è una persona deliziosa ma lascia troppo che le cose gli succedano. Sicuramente è una caratteristica tipica dei torinesi portati a minimizzare tutto ciò che fanno. Insomma non si sa ”vendere”. Diventa però una scheggia se c’è un gatto randagio da salvare». (Inquadratura su Danilo Bertazzi)
• Sta per traslocare per amore dei suoi mici che vogliono un balcone. Quando è arrabbiato lancia per terra qualsiasi oggetto possa fare molto rumore. Gli piace l’ordine negli armadi liberandosi di quello che non indossa da almeno un anno. Ma guai a fargli sparire l’agenda che, comprata a Londra, ha già compiuto vent’anni. (Inquadratura su Danilo Bertazzi)
• Allo specchio ancora inorridisce per la tinta rossa dei capelli ”di scena” obbligatoria nel suo Tonio Cartonio. Danilo Bertazzi è alto un metro e 80, pesa 65 chili. Al mattino non dimentica mai di spalmarsi sul viso quantità incredibili di creme idratanti («per cercare di limitare i danni di quella specie di calcestruzzo che mi tocca mettere in faccia ogni pomeriggio davanti alle telecamere»). Sincero fino al sacrificio. Danilo non sa cosa sia la permalosaggine. Conosce invece benone la pigrizia («sono stato addirittura capace di non presentarmi ai provini»). (Inquadratura su Danilo Bertazzi)
• Mangia dolci in continuazione e non solo perché ha smesso di fumare. un bravo cuoco. Le sue specialità: straccetti all’aceto balsamico e gnocchi alla Positano (aglio, basilico, pomodorini, mozzarella affumicata di bufala). Fosse per Danilo agnelli e capretti camperebbero cent’anni. Non mette in tavola neppure i conigli, che nel ”fisico” somigliano tanto ai suoi gatti soriani Pippi e Tancredi detto Gigio. (Inquadratura su Danilo Bertazzi)