Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Un’ infanzia alla Davide Copperfield
• Un’ infanzia alla Davide Copperfield. Onofrio Pirrotta, palermitano, Bilancia e ”cinquantino” (alla maniera del conterraneo Andrea Camilleri che non specifica l’età dei suoi personaggi), a otto anni si è sentito un trovatello. Proprio da quando papà Vincenzo è morto dopo il fallimento della sua industria di ”saponi e affini”. Mamma Anna Maria decise di tenere con sé i due figli più piccoli e di mandare Onofrio a vivere con la nonna paterna. (Inquadratura su Onofrio Pirrotta)
• Aanni d’inferno pensando con nostalgia al benessere perduto («prima del tracollo finanziario e della scomparsa di mio padre avevamo la 1100 blu con gli strapuntini, la cameriera e pure il ”giaccotto” cioé l’uomo di fatica»). Il piccolo Onofrio soffriva anche per la totale mancanza di libri nella casa di nonna Antonella e delle due zie zitelle. Per un Copperfield a regola d’arte è sufficiente aggiungere che Pirrotta non riceveva mai regali e indossava abiti dismessi dagli zii e aggiustati per lui («perfino gli slip eranno riciclati »). (Inquadratura su Onofrio Pirrotta)
• Sognava di diventare medico e a scuola era bravissimo nei temi. Alla maturità scientifica Pirrotta ha preso 10 nel compito di italiano. Si è iscritto a Economia e Commercio perché nel suo destino, grazie a uno zio, c’era il posto in banca. Nel frattempo ha fatto il praticante nello studio di un commercialista, lo standista nelle fiere, l’assicuratore, il rappresentante. (Inquadratura su Onofrio Pirrotta)
• Dopo tre mesi in banca si è licenziato, parte per Roma. L’ideatore e conduttore della rassegna E’ la stampa... bellezza, la mattina alle 9,30 su Raitre, si era preso la cotta per il giornalismo. Prima di approdare all’Adn Kronos lavora nella rivista ”Men” e scrive racconti erotici con lo pseudomino di François Pierrot. In prestigiose testate sempre con la vocazione dello scoop. Giornalista parlamentare in Rai dal 1986. Alle pareti dello studio tutte le vignette dedicate a lui. «Nel 1988 sono stato persino oggetto del convegno del Pci ”Il diritto all’informazione: Onofrio Pirrotta è ineluttabile?». (Inquadratura su Onofrio Pirrotta)
• Adora le coccole («preferisco più coccolare che essere coccolato»). Si proclama romanticissimo da sorpresine, fiori, eccetera. Lo dice sorridendo senza dimenticare Serenella che, scomparsa nel 1998, è stata sua moglie per 26 anni. Un colpo di fulmine per Pirrotta che confessa di averla corteggiata in maniera sfacciata subito dopo averla conosciuta. Ha un figlio, Lorenzo, che studia Lettere. Autore del libro ”Pressappoco” sugli svarioni dei giornalisti. «Le papere ingentiliscono. La mia più bella? Aver chiamato Andreotti ”presidente del Coniglio”». (Inquadratura su Onofrio Pirrotta)
• Innocentemente vanitoso. Così lo definisce l’amico giornalista Ruggero Guarini che aggiunge: «Onofrio si vuole molto bene, si è simpatico. Ma in lui non c’è nessuna pretesa di salvare l’umanità ed in questo non è abbastanza vanitoso. Puro, cristallino, sono stato io a doverlo convincere a querelare Blob. Ed ha vinto la causa». (Inquadratura su Onofrio Pirrotta)
• Lo chiamano Nonò. «Questo - racconta Renata Petillo di Rai News 24, di cui Pirrotta è stato Capo redattore centrale - è il soprannome di Onofrio. Tifoso della Lazio, pignolo, testardo, solare, ottimo giornalista molto generoso anche con i colleghi più giovani, gran gourmet. E soprattutto grandissimo sbadato. Roba da rincorrerlo per ricordargli gli occhiali, l’ombrello, il cellulare...». (Inquadratura su Onofrio Pirrotta)
• Si considera siculo-svizzero-tedesco per la sua puntualità. Non sa cosa sia la montagna, vacanze al mare o niente. Quest’anno, ad esempio, andrà a Cuba. Polemico nella vita e nel lavoro. Dice di avere un buon carattere, di essere incapace di rancori e sincero al punto di farsi parecchi nemici. (Inquadratura su Onofrio Pirrotta)
• Jazz dipendente. Ascolterebbe brani jazz dalla mattina alla sera («adoro in maniera particolare gli ottoni»). Fan di Internet, naviga anche 5 ore al giorno. Ex fumatore. Non si nega coloratissimi maglioni di filo firmati Missoni. Onofrio Pirrotta colleziona libri antichi illustrati. Con una predilezione per i ”Promessi sposi” di cui conserva decine di preziose edizioni (continua lo stesso ad andare ogni domenica a Porta Portese). Vive in un enorme appartamento con la colf Giusi («sono disordinato e lei mi salva») e con Pascia, gatta grigia persiana («la micia più bella del mondo»). (Inquadratura su Onofrio Pirrotta)
• (altezza) per 70 (peso). Si definisce, bontà sua, ”il più grande cuoco dilettante mai conosciuto” e giura di saper preparare sublimi piatti siculi tipo la pasta con le sarde. Fisicamente non si piace. Pirrotta, se è in vena di benevolenza con se stesso, si trova ”bruttino”. Nei momenti peggiori è addirittura ”brutto”. Negato per lo sport («però da ragazzo giocavo a scacchi»). I suoi profumi preferiti: Paco Rabanne e Armani. (Inquadratura su Onofrio Pirrotta)