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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Ogni riunione della famiglia al completo è una faccenda seria, da accaparramento di tavoli e sedie

• Ogni riunione della famiglia al completo è una faccenda seria, da accaparramento di tavoli e sedie. Salvatore Marino ha infatti cinque sorelle, altrettanti cognati, tredici nipoti con mariti-mogli a seconda dei casi e quattro pronipoti («l’ultimo è arrivato dieci giorni fa»). E’ nato il 2 gennaio 1960 ad Asmara. Lì papà Lorenzo, siciliano, calzolaio e bidello nella scuola italiana, durante la guerra d’Africa aveva conosciuto e sposato Gabriella. (Inquadratura su Salvatore Marino)
• Un’infanzia molto felice per Salvatore che, da bambino, giocava con i cerchioni delle biciclette e andava a cavallo. Coccolatissimo dalla mamma e dalle sorelle: da Franca (che ora vive in Uganda), da Nadia (che si è trasferita a Washington), da Italia (con residenza a Denver, Colorado), da Iolanda (che, guarda un po’, abita vicino al fratello a Grottaferrata) e da Margherita, unica Marino a Roma. Sciolto con gli amichetti, impacciato con le femminucce («e crescendo le cose sono rimaste esattamente così»). (Inquadratura su Salvatore Marino)
• Lanciare i sassi e con un chiodo, mentre pioveva, prendere la scossa elettrica dalle grondaie («gli impianti delle abitazioni non erano proprio a norma»). Questi i passatempi preferiti dal piccolo Marino e dalla sua ”banda” . «Sembrerà folle ma Asmara, con la guerra civile alle porte, non era a misura di bimbo». Il peggio doveva ancora arrivare. (Inquadratura su Salvatore Marino)
• Traumatizzato dalle bombe. Fuga in Italia nel 1975 con un volo della Croce Rossa. A 15 anni Marino è in collegio a Cassino («periodo orrendo, in pieno shock e balbettavo»). Si diploma ragioniere ma ha già deciso di fare l’attore. Studia recitazione. Approfondisce con Proietti. Varietà, teatro, radio, cinema, fiction. Menzione speciale per le sue news satiriche in International doc club di Arbore nel 1989. Ora su Tmc con Voglia di mare e, per gli show dell’estate romana, al Gianicolo a fine agosto con’Abbronzatissimo” (gli piace molto scherzare sulla sua tintarella perenne). (Inquadratura su Salvatore Marino)
• Attualmente sta flirtando. E non vuole svelare altri particolarIi. «Diciamo che in questo periodo non sono fidanzato ufficialmente». Aggiunge comunque di avere sempre vissuto rapporti felici. Resta amicone delle sue ex. Ma qual è il suo tipo ideale? Ammette di essere tradizionalista e non ci sono dubbi perché preferisce le donne che non lavorano fuori casa, che si dedicano ai figli dalla mattina alla sera, che non esagerano con il trucco e con i profumi. Salvatore Marino è romantico? «Mah, piuttosto sono ”de coccio”». (Inquadratura su Salvatore Marino)
• Ingenuo, una specie di cherubino che crede a tutti. «E non smette quindi - racconta l’amico Andrea Marari - di prendere fregature. Ma Salvatore è anche l’amico ideale che puoi chiamare a notte fonda e lui si precipita. Però continua a mettere troppo peperoncino nel cous cous». (Inquadratura su Salvatore Marino)
• Fissato con l’informatica, ha una decina di computer. Tant’è che in autunno leggerà i suoi consueti velocissimi tiggì tutti da ridere nel sito www.salvatoremarino.it/. Vive da undici anni in un appartamento, che definisce ”da single, piccolo, onesto e accogliente”, con il trovatello Willy, via di mezzo tra un maremmano e un pastore tedesco. (Inquadratura su Salvatore Marino)
• Puntualissimo agli appuntamenti di lavoro, fa tardi solo in casi eccezionali. Magari se gli svaligiano la casa (è successo la settimana scorsa). Permaloso. Confessa di non riuscire ad ascoltare più di tanto i discorsi altrui («e, senza particolari doti di diplomazia, spesso esprimo anche giudizi affrettati»). (Inquadratura su Salvatore Marino)
• Si piace soprattutto la mattina appena sceso dal letto, meglio se con gli occhi chiusi e gonfi. Del suo fisico non cambierebbe una virgola. Sull’abbigliamento Salvatore ha però gusti precisi, gli piace lo stile essenziale dei giapponesi, che definisce di ”transavanguardia”. Ha anche sfilato per un sarto del Sol Levante. Mani bucate al limite della nevrosi. Guadagna e spende, i soldi nel suo portafoglio sono sul serio di passaggio. Ipocondriaco come sanno esserlo i Capricorno doc: per lui uno starnuto può diventare una polmonite a tempo di record. (Inquadratura su Salvatore Marino)
• Metterebbe dappertutto il parmigiano. Secondo lui sta benissimo pure sull’insalata. Ne compra in quantità aziendali. Salvatore Marino è alto un metro e 75, pesa 70 chili e va matto per i cibi piccantissimi. Come cuoco assicura di cavarsela benone. I suoi fiori all’occhiello sono gli spaghetti al pomodoro e basilico oltre a tutti i piatti tipici eritrei, ad esempio lo ”scirò” cioè la crema di ceci tostati. (Inquadratura su Salvatore Marino)