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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

A tre anni Paolo Sottocorona non ne voleva sapere di camminare per strada dando la manina alla mamma Vera («però mi bloccavo prima di attraversare»)

• A tre anni Paolo Sottocorona non ne voleva sapere di camminare per strada dando la manina alla mamma Vera («però mi bloccavo prima di attraversare»). Si sentiva già autosufficiente. Merito dell’educazione severa di papà Egon, ufficiale dell’aereonautica e friulano di ferro. Sottocorona jr. è nato a Firenze il 17 dicembre 1947. Infanzia itinerante tra Cagliari, Treviso e Latina. Ha una sorella, Luisa, insegnante di educazione fisica. (Inquadratura su Paolo Sottocorona)
• Gli piaceva leggere di tutto, compreso l’elenco del telefono. Paolo era un bimbo tranquillo, che imparava senza difficoltà i dialetti delle città dove si trasferiva con la famiglia (nei villaggi militari). Sognava il trenino elettrico e giocava volentieri soprattutto con il meccano («nella speranza di diventare da grande ingegnere»). Studente di liceo da media del 6. All’improvviso decide di fare il giornalista. Senza troppa convinzione se, da militare a Guidonia, si appassiona invece al servizio meteorologico. (Inquadratura su Paolo Sottocorona)
• Quando sole, pioggia e neve erano ormai entrati a tempo pieno nella sua vita, arriva pure il colpo di fulmine. E’ per la vela. Così a trent’anni Paolo Sottocorona, meteorologo doc, fa l’istruttore di vela a Caprera. Lì conosce per caso un caporedattore di Unomattina. Da cosa nasce cosa e, in divisa blu, ecco l’elegante ufficiale in tivvù. (Inquadratura su Paolo Sottocorona)
• Nel 1993 appende la divisa al chiodo. Sottocorona, che ogni mattina su Raiuno consigliava se prendere o no l’ombrello, lascia l’Aeronautica. Non la meteorologia e tanto meno il piccolo schermo. «Però nessuno si è accorto che, nel 1994, avevo un mio spazio sul Tappeto volante di Telemontecarlo». Non si scoraggia. Insiste con le sue previsioni casual, rigorose ma raccontate in maniera accattivante, fuori da schemi e arzigogoli. Nel 1996 è a Raitre con Geo & Geo. Tre anni dopo torna a Tmc, dove sta conducendo il quotidiano delle 13 Sotto questo sole. (Inquadratura su Paolo Sottocorona)
• Non gli piacciono le bionde. Ex timido e romantico con la erre maiuscola. Il suo motto in amore è ”cura dei particolari e non gesti eclatanti”, insomma Paolo è capace di girare per negozi prima di trovare magari proprio quella caramella che piace tanto a ”lei”. A proposito, il bel meteorologo di Tmc, che scatena perturbazioni tra le sue molte fan, è separato e ha due figli: Martina di 22 anni e Marco di 18. Attualmente non è single e non vuole aggiungere altro se non che sta vivendo un periodo molto sereno della sua vita sentimentale. (Inquadratura su Paolo Sottocorona)
• Papà Paolo la chiama Puccetta. Il suo nome è Martina Sottocorona, ha 22 anni, si sta laureando in Veterinaria. «E’ un papà ok. Premurosissimo al punto di prepararti all’improvviso crostate alla frutta. E poi ha delle gambe stupende. Potrei suggerirgli di indossare il kilt». (Inquadratura su Paolo Sottocorona)
• Allergico a giacca e cravatta (ne ha solo una gialla, regalo della nipote). La regola di Sottocorona è ”non prendersi mai troppo sul serio”. Però prende seriamente il ruolo da conduttore. Tant’è che confessa di ”aver studiato da presentatore” ispirandosi ad un mix di personaggi. Da Piero Angela a Paolo Bonolis, da Antonino Zichichi a Corrado. (Inquadratura su Paolo Sottocorona)
• Permaloso quanto basta (non digerisce i giudizi negativi, soprattutto se gli arrivano da persone amiche). «Ero uno che metteva il muso in continuazione. Ho imparato a controllarmi con massicce dosi di autoironia». La stessa che usa nel suo programma, tra previsioni del tempo e ricette di cucina. (Inquadratura su Paolo Sottocorona)
• Si confeziona personalmente le sigarette con cartine e tabacco Virginia. Adora le canzoni di Cat Stevens e continua ad emozionarsi quando ascolta ”La donna cannone” di Francesco De Gregori. Odia le mosche («e purtroppo vivendo in campagna mi è rimasta la rassegnazione di vedermele sfrecciare intorno»). Appassionato di barche. E di viaggi. Andarsene a zonzo per il mondo è la sua massima aspirazione. Tutti i suoi guadagni Paolo Sottocorona li vorrebbe investire in lunghissime parentesi di vacanza. Sogno ricorrente? Trasferirsi un Sardegna. (Inquadratura su Paolo Sottocorona)
• Particolarmente contento di essere alto, per la precisione un metro e 80. Gli dispiace invece pesare 80 chili («sto meditando provvedimenti»). I suoi occhi verdi, a sentir lui, cambiano tonalità con il tempo. Ormai incapace di vedersi senza barba («tanti anni fa l’ho fatta crescere per comodità e mi ci sono affezionato»). Confessa di non apprezzare il suo modo di vestire, ma non sa rinunciare ai giubbotti con mille tasche. (Inquadratura su Paolo Sottocorona)