Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  novembre 11 Venerdì calendario

In famiglia l’hanno contrastata in tutti i modi

• In famiglia l’hanno contrastata in tutti i modi. Papà Pietro, che lavorava nell’edilizia, e mamma Giuseppina, casalinga, proprio non volevano che la loro Matilde facesse la ballerina. Anche i due fratelli maggiori, Mauro e Massimo, la sconsigliavano senza possibilità di appello. Ma la piccola di casa Brandi, romana, classe 1969, Pesci, così timida da diventare bordeaux in viso se per caso qualcuno le diceva ”ciao”, aveva già deciso. (Inquadratura su Matilde Brandi)
• Silenziosa, riservata. E con la fissazione dei capelli altrui. «Non avevo neppure 10 anni e mettevo in croce chiunque veniva a trovarci a casa. Facevo sedere gli ospiti e, chissà perché, mi divertivo a pettinarli. Era impossibile sfuggirmi». Quell’angioletto biondo di Matilde aveva anche un altro passatempo: lanciare aeroplani di carta nella bocca aperta della nonna che ogni pomeriggio faceva un riposino. Quando non torturava amici e parenti si dilettava con le lezioni dell’amatissimo balletto classico. (Inquadratura su Matilde Brandi)
• Diplomata in ragioneria per fare contenti i genitori («ma non mi immaginavo analista contabile fino all’età della pensione»). Diplomata al Balletto di Roma nel 1990 per fare felice Matilde Brandi. Segue iscrizione a Lettere, indirizzo spettacolo, e la decisione di mollare subito l’università per dedicarsi finalmente a tempo pieno alla danza. (Inquadratura su Matilde Brandi)
• Spera di danzare un giorno sulle note di West Side Story. O, in alternativa, a Matilde non dispiacerebbe condurre in tivvù un programma sportivo. In attesa di uno di questi eventi la Brandi volteggia tutte le settimane a Domenica in. «Il mio pigmalione è stato Gigi Proietti che anni fa cercava una ballerina per il suo Club 92». Da allora professionalmente non si è fatta mancare nulla: da Fantastico con la Carrà a Buona domenica edizione Cuccarini-Columbro, da Fantastica italiana con Bonolis a Francamente me ne infischio con Celentano. (Inquadratura su Matilde Brandi)
• Nega l’evidenza. «Io sexy? Nel gioco della seduzione sono una frana. Sembro fatale, ma è un bluff. Però se mi piace qualcuno non esito a prendere l’iniziativa. D’altronde non fanno così tutte le donne?». Matilde Brandi si dichiara single dopo un matrimonio-lampo finito male. Aggiunge che le piacciono i tipi carismatici, anche se non particolarmente belli. E chissà a cosa pensa quando, nell’elenco personale dei bruttini-affascinanti, piazza senza esitazione George Clooney e Harrison Ford. (Inquadratura su Matilde Brandi)
• Le consiglia ancora di diffidare un po’ di più del prossimo. «Matilde - racconta papà Pietro Brandi - crede che in giro ci siano soltanto amici. Da bambina, poi, era di una timidezza imbarazzante. Fino a 14 anni si nascondeva dietro di me se per strada incontravamo qualcuno». (Inquadratura su Matilde Brandi)
• Ha paura dell’aereo, dell’auto e della barca («perché non ha mai imparato a nuotare»). Matilde dice sempre quello che pensa, anche a costo di farsi dei nemici. Puntuale fino all’ossessione. Brontolona. Testarda («voglio averla sempre vinta»). In perenne conflitto con la tecnologia («fosse per me fallirebbero tutte le fabbriche di computer»). (Inquadratura su Matilde Brandi)
• Profumi vanigliati, dolcissimi. Colori decisi (vestirebbe solo di rosso o di nero). Un numero incredibile di scarpe («ne compro almeno 5 paia al mese»). Dal suo guardaroba sono bandite le minigonne. La Brandi vive in una casa con giardino insieme al gatto Ciccio, killer di passerotti, e a 15 pesci rossi. (Inquadratura su Matilde Brandi)
• Come casalinga non è granché. Idem ai fornelli. Però la Brandi si vanta di preparare ottimi tozzetti alle mandorle. Per la serie ”allo specchio (quasi) nessuno è contento” Matilde confessa di non avere simpatia per il suo vitino, secondo lei non da vespa. Non le piace neanche il naso («è a patata, lo preferivo alla francese») e guai a farle notare quelle che, ridendo, definisce ”le mie manone che sembrano due palanche”. Il suo sogno? Una profumeria di proprietà («così eviterei di spendere fortune in creme e cremette»). (Inquadratura su Matilde Brandi)
• Alla faccia di chi prende peso solo sentendo l’odore dei dolci. Matilde (54 chili per un metro e 72 di altezza) giura infatti di essere molto golosa e di non riuscire ad ingrassare di un etto. Neanche con una sacher. «Il segreto sta in sala prove. Posso abbondare in calorie perché, nelle sei ore di esercizi, le brucio tutte». Aggiunge che le capita di saltare pure il pranzo. «Però alle sette di sera ho una fame da lupi e mi abbuffo». (Inquadratura su Matilde Brandi)