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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Giocava ai cow boy e pensava ai vulcani

• Giocava ai cow boy e pensava ai vulcani. Michele Cucuzza, nato a Catania, classe 1952, ha sempre molto ammirato il lavoro di papà Salvatore, esimio vulcanologo. Tra i più bei ricordi del piccolo Michele ci sono appunto le escursioni sull’Etna, al seguito del genitore e del fratello Francesco («contavamo le esplosioni con i suoi assistenti»). (Inquadratura su Michele Cucuzza)
• A scuola dai salesiani, laurea da 110 in Lettere moderne con una tesi in geografia umana. Trasferimento negli anni Settanta a Milano, dove già viveva il fratello Francesco studente di ingegneria. All’ombra del Duomo ecco Michele, capellone e barba lunga, impegnato con Radio Popolare. «E mamma da Catania non faceva che ripetermi preoccupata ”figlio mio dovrai pur lavorare”». (Inquadratura su Michele Cucuzza)
• Sensibile, sveglio e mammone («quando mamma Teresa usciva con papà mi scioglievo in lacrime»). Vivace al punto di finire all’ospedale per una vetrina del salotto rotta durante un gioco. «La punizione per le birichinate era terribile. Papà nascondeva sull’armadio la mia splendida macchina rossa a pedali». Attratto dal giornalismo da subito. A circa dieci anni Cucuzza era infatti direttore responsabile, redattore e tipografo di ”Michelino Varietà”, scritto a mano sui fogli a quadretti. (Inquadratura su Michele Cucuzza)
• In Rai dal 1985 per realizzare il sogno del giornalismo. Due anni dopo davanti alle telecamere del Tg2 notturno. All’epoca Michele non sorrideva granché. Serio e professionale ancora non era diventato uno dei giornalisti più amati dalle italiane. Ma dal 1988 è lui ”il signor news” del Tg2. Le faccende cambiano. Cominciano ad essere notati i suoi occhi azzurri e Cucuzza, che ha al suo attivo reportage da tutto il mondo (nel 1997, ad esempio, è stato lui il telecronista per le scomparse di Lady Diana e di madre Teresa di Calcutta), viene reclamato per condurre programmi di intrattenimento. Ora con la sua Vita in diretta, traslocata su Raiuno, registra ogni pomeriggio record Auditel. (Inquadratura su Michele Cucuzza)
• Romantico fino al punto di prendere all’improvviso un aereo per Milano. Solo per andare a cena con il suo amore e rientrare nella notte a Roma («l’ho fatto spesso naturalmente per Katia»). Eppure Cucuzza si considera super pigro. «Per la precisione ho ben chiaro in mente ciò che devo fare. Forse prendo troppo tempo per farloª (Inquadratura su Michele Cucuzza)
• Non sa dire quante volte al giorno si telefonano. «Di sicuro tantissime - spiega la raggiante Katia Noventa - Michele è premurosissimo. Quando l’ho conosciuto pensavo a tutto fuorché a vivere un’altra storia d’amore. Mi ha conquistata conteggiandomi all’antica». (Inquadratura su Michele Cucuzza)
• Fidanzato (è il termine che Michele preferisce per definire il suo status sentimentale) da mesi con la bella Katia Noventa. «Per me quasi un colpo di fulmine dal momento in cui l’ho avuta ospite in trasmissione. Poi ho cercato il suo numero di telefono. Il resto è intuibile». Alla domanda ”qual è la donna ideale di Cucuzza?” la risposta è una descrizione esatta della sua Katia. «Invece, parlando del passato, non ho mai sopportato chi mi si avvicinava perché magari sono un personaggio noto». Già coniugato, Michele è l’orgogliosissimo papà di Carlotta, 12 anni, e di Matilde, 7 anni. (Inquadratura su Michele Cucuzza)
• Insalatone a pranzo, pesce o carne, con abbondanza di verdure, la sera. Possibilmente pochi carboidrati. Cucuzza il goloso non si farebbe mai mancare un cannolo alla ricotta (ricetta siciliana doc) a fine pasto. Ma resiste eroicamente. E’ alto 1 metro e 83 e non sa con esattezza quanto pesa. Come casalingo è in grado di cavarsela egregiamente («mi hanno insegnato a stirare e ad attaccare anche i bottoni»). (Inquadratura su Michele Cucuzza)
• Unico cruccio i capelli che ha paura di perdere. Sul fronte del look Cucuzza assicura di non essere fanatico e di non frequentare palestre («tutt’al più ci vado una volta al mese»). Prima della trasmissione resiste allo specchio del trucco non più di quattro minuti. Il suo film del cuore è ”Il grande freddo”. Si dichiara stonato e adora la musica, dagli U2 a Franco Battiato. Detesta la mondanità («però da single a qualche festa andavo»). (Inquadratura su Michele Cucuzza)
• Ottimista, ordinatissimo («una specie di signor Precisini»), permaloso. Geloso. «Credo sia assolutamente normale quando si ha a cuore una persona. Però non sarei capace di compiere stranezze in nome della gelosia. Diciamo che piuttosto cerco di tenere sotto controllo la situazione». (Inquadratura su Michele Cucuzza)