Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Mai un ceffone
• Mai un ceffone. Eppure il piccolo Cesare Cadeo era scatenato. Ne sanno qualcosa papà Luigi, novantunenne, ex medico dentista, e mamma Lina, 84 anni. Insieme ai fratelli Maurizio e Giuseppe, Cesare la peste (milanese, classe 1946, Cancro) si divertiva nel lancio dagli armadi. Atterravano sui letti sfasciando piuttosto regolarmente le reti. (Inquadratura su Cesare Cadeo)
• Almeno una decina di volte al Pronto Soccorso nei primi dieci anni di vita. Il vivacissimo Cesare-Tarzan con i suoi giochi spericolati si ”ammaccava” spesso e, chissà perché, gli piace pensare: «Fino a cinque anni ero biondissimo e con occhi celesti. Per non mollare un cono gelato sono scivolato sulle scale della clinica dove ero andato a trovare il mio fratellino appena nato. Mi sono poi ritrovato con capelli e occhi scuri». Da grande sognava di fare il trapezista in un circo o il pompiere. (Inquadratura su Cesare Cadeo)
• Diploma di liceo classico. Laurea in Scienze Politiche a New York («sono stato l’unico della famiglia a non voler seguire le orme paterne, anche i miei fratelli hanno scelto di diventare medici»), servizio militare come ufficiale di fanteria, partenza negli anni Sessanta per l’Inghilterra ad approfondire la lingua. Sempre però con la passione della politica. Fino a trent’anni non ha pensato alla tivvù e si è occupato di consulenze aziendali. (Inquadratura su Cesare Cadeo)
• Giornalista pubblicista. Ufficio stampa di varie aziende, dagli Areoporti di Linate ad agenzie pubblicitarie. Direttore della rivista ”Prestige” dal 1985 al 1991. Ma per Cesare Cadeo, attualmente padrone di casa a Mezzogiorno di cuoco su Canale 5 insieme allo chef Lorenzo Battistello reduce del Grande Fratello, l’anno importante è stato il 1977 quando ha incontrato Silvio Berlusconi. Da allora la televisione, e la squadra del Milan, sono entrati nella sua vita. Esordio nel tiggì di Canale 5 al fianco di Vittorio Buttafava, Daniela Poggi e Tiziana Ferrario. Poi tante conduzioni di programmi di attualità e sport. E’ assessore al Turismo, Sport, Tempo libero e Idroscalo per la Provincia di Milano. (Inquadratura su Cesare Cadeo)
• Si sono conosciuti all’Università nel 1964. Otto anni dopo Cesare e Lalla erano sposati. Dal loro fortunato matrimonio sono nati: Alessandra, 28 anni studente di lingue in America, Filippo, 26 anni iscritto a corsi di marketing in Australia, Caterina, diciottenne liceale a Milano. Super romantico. Cadeo ricorda ancora quella volta che, giovanissimo, andava a scaricare cassette di frutta al mercato per potersi permettere una 500 in affitto e così portare a spasso il suo amore. Si è commosso con ”Autumn in New York”. Non sopporta le donne che non riescono a sopportare l’età che avanza. (Inquadratura su Cesare Cadeo)
• Goloso di torte di mele e di salamini. Allergico all’aglio. E’ alto un metro e 87, pesa 95 chili. Mantiene la forma frequentando la palestra. Dal lunedì al sabato veste in giacca e cravatta. Si concede il maglione solo la domenica (a volte). Non è soddisfatto del suo fisico da cinquantaquattrenne («vent’anni fa in costume da bagno ero un po’ diverso») ma comunque giura di adorare gli anni che passano, comprese le rughe. (Inquadratura su Cesare Cadeo)
• Non ha il pollice verde e riempirebbe l’appartamento di fiori artificiali. Non gli è mai piaciuto bere caffé. Ha smesso di fumare. Appassionato di scarpe e di orologi. Una vera fissazione per le chiome maschili. Per Cadeo, che va spesso dal barbiere, vale la regola ”dimmi come ti tagli i capelli e ti dirò chi sei”. Non si può definire casalingo doc: in ventisette anni di matrimonio ha fatto la spesa al supermercato non più di due volte. (Inquadratura su Cesare Cadeo)
• Va in chiesa tutte le domeniche. Adora Striscia la notizia e il melodramma italiano («sono fan di Giacomo Puccini»). Ammette di non avere un carattere facile («da sempre ringrazio chi mi sopporta»). Incapace di serbare rancore («e non mi arrabbio facilmente»). Permaloso a piccole dosi. (Inquadratura su Cesare Cadeo)
• Puntuale fino all’ossessione. Cesare confessa di non essersi mai sentito un padre modello. «Sicuramente dipende dal mio eccessivo egoismo. Spesso e volentieri mi isolavo e mi isolo, magari per immergermi nella lettura». Giura di non avere le mani bucate però aggiunge che a casa Cadeo i soldi entrano ed escono un attimo dopo. (Inquadratura su Cesare Cadeo)
• Dice di lui la moglie Lalla: «Quando ho incontrato Cesare mi ha colpito la sua bellezza. Forse all’inizio pensavo che, per dirla alla milanese, fosse un ”bauscetta”. Invece il tempo è passato ma il suo fascino, almeno per me, è rimasto intatto. Ed è l’uomo più buono del mondo». (Inquadratura su Cesare Cadeo)