Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Nonno Augusto è stato il suo primo fan
• Nonno Augusto è stato il suo primo fan. Sopportava la nipote Emanuela da quando, ad appena cinque anni, ripeteva in continuazione ”un giorno mi vedrete in televisione”. «Invece mamma e papà - spiega l’Aureli, nata a Terni il 27 maggio 1973 - mi prendevano in giro. Non credevano che per fortuna sarebbe andata proprio così». (Inquadratura su Emanuela Aureli)
• Agitatissima. La piccola Emanuela non riusciva a stare ferma un attimo («rimbecillivo tutti a forza di chiacchiere»). Fissata con la musica (ha studiato oboe, violino, balletto moderno), con la tivvù e con i suoi idoli, Al Bano-Romina, Mal e Raimondo Vianello. Al punto che un giorno cominciò ad imitarli. «Però l’esordio ufficiale con le imitazioni è stato grazie alla mia maestra, durante le elementari. Mettevo tutte le bambole sul letto, a mo’ di pubblico, e mi divertivo a rifare la sua voce». (Inquadratura su Emanuela Aureli)
• Diploma di liceo sperimentale. Iscritta a Psicologia («ho dato 11 esami e vorrei laurearmi, non si sa mai»). L’imitatrice di Buona Domenica è convinta di vivere un sogno ad occhi aperti («è bellissimo fare il lavoro che davvero ti piace»). Ancora si commuove se il pubblico la applaude con particolare calore. E guai a chi le tocca ”il signor Costanzo”. «Per amor del cielo, non riesco ad imitarlo e a dargli del tu. Mi sembra di mancargli di rispetto». (Inquadratura su Emanuela Aureli)
• Ancora piacevolmente sorpresi dal successo di Emanuela papà Enrico, operaio in pensione, mamma Maria Giuliana, impiegata al comune di Terni e la sorella Rosalba, insegnante. Sono stati loro, naturalmente con il tifo di nonno Augusto, a spingerla a partecipare nel 1992 alla Corrida. «Dopo la vittoria da Corrado il mondo intorno è cambiato. Prima imitavo personaggi famosi solo per compagni di scuola, parenti e conoscenti. Sono un’insicura ma il mio motto è ”chi non rosica non rosica”, ossia bisogna sfidarsi non dimenticando i propri limiti». La Noschese in gonnella, prima dell’avventura con Canale 5, ha partecipato a Stasera mi butto, a Domenica in, ad Aria fresca. (Inquadratura su Emanuela Aureli)
• Momento di riflessione sul fronte sentimentale. Tre o quattro storie importanti nella sua vita. Tipo ideale di Emanuela: moro, occhi scuri («non ho mai sopportato i ragazzi con gli occhi celesti»), non necessariamente appartenente al mondo dello spettacolo, dolcezza infinita, raffinatezza di modi e in grado di essere sempre all’altezza delle situazioni. Romantica da balli lenti al chiaro di luna e da tramonti core a core sul mare. «Non mi dispiace neppure piangere molto al cinema. Non sono cinica ma non mi tiro indietro se il film racconta di mali incurabili o di amori finiti tragicamente». (Inquadratura su Emanuela Aureli)
• Alla cucina casareccia Emanuela non rinuncia. Particolarmente entusiasta se si tratta di minestroni, di bruschette al pomodoro o di un piattone di ”ciriole”, cioé di pasta all’uovo preparata a mano dalla mamma e condita con aglio, olio e peperoncino.«Però deve essere proprio l’olio genuino fatto nel nostro frantoio da nonno Augusto in persona». Le piace mangiare ma non le piace per niente stare ai fornelli. (Inquadratura su Emanuela Aureli)
• Dice: «Provo spavento ogni volta che mi guardo allo specchio». In realtà l’Aureli qualche complessuccio ce l’ha. «Beh, il mio naso non è proprio alla Megan Gale. E magari ho le gambe troppo robuste. Ma non andrei mai da un chirurgo plastico perché bisogna accettare quello che ti ha dato il Padreterno». Da qualche tempo si è schiarita i capelli per addolcire i lineamenti («sempre in attesa di qualche trucco per diminuire un po’ il naso»). (Inquadratura su Emanuela Aureli)
• Maniaca delle pulizie di casa. Emanuela spolvera e stira con grande estusiasmo. Vive con mamma, papà e nonno Augusto a Cesi, in provincia di Terni. Nel fine settimana per Buona Domenica si trasferisce a Roma dove, insieme ad altre studentesse, divide un appartamento vicino all’università. (Inquadratura su Emanuela Aureli)
• Paura del buio, terrore dell’aereo («se dovessi andare in America partirei un mese prima con la nave»). Capocciona. Parsimoniosa («devo ricominciare a mettere via i soldi, da poco ho acquistato una casetta al mare»). Mani bucate per scarpe ed anelli. Giura di non essere superstiziosa ma cambia strada se incontra un gatto nero. (Inquadratura su Emanuela Aureli)
• Non si è montata la testa. «Emanuela - racconta l’amica del cuore Laura Manni - è sempre la stessa mattacchiona, estroversa all’ennesima potenza. E non ha cambiato di una virgola il carattere. Continua ad essere ipercritica ed esigente con se stessa e con gli altri». (Inquadratura su Emanuela Aureli)