Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Mamma Roberta Boni certo non ha avuto tempo di annoiarsi
• Mamma Roberta Boni certo non ha avuto tempo di annoiarsi. I suoi tre figli, con le loro scelte così diverse, ce l’hanno messa tutta per renderle varia la vita. Marco, il primogenito, per anni ha corso sulle moto. Alessio, il secondo, ha voluto fare l’attore ed ora è l’amatissimo divo di Incantesimo. Il piccolo di casa, Andrea, è diacono e il 2 giugno sarà ordinato sacerdote. (Inquadratura su Alessio Boni)
• Avrebbe dovuto fare il piastrellista come papà Ignazio, ma Alessio non era entusiasta. Nato il 4 luglio 1966 a Sarnico (« lì c’è l’ospedale, in realtà sono di Villongo, in provincia di Bergamo») è stato un bimbo sensibile che, grazie a libri e fumetti, si rifugiava in un mondo a parte. «Ero anche vivacissimo. I miei compaesani ancora ricordano di quando, insieme con gli amichetti, la mattina, prima di andare a scuola, costruivamo barriere di neve alte un metro davanti ai cancelli delle caseª (Inquadratura su Alessio Boni)
• Bravo in disegno e in ginnastica. Alessio si è diplomato in ragioneria per caso («o meglio perché a Villongo non c’era altro»), frequentando però i corsi serali («di giorno aiutavo papà nel lavoro»). All’improvviso ha detto basta. «Ho capito che era il momento di fuggire dal delizioso paesino di 4.000 persone. Al punto che desideravo tanto partire per il servizio militare». Per un anno e mezzo ha fatto il poliziotto a Milano. (Inquadratura su Alessio Boni)
• Accantonato il futuro da ispettore, Boni a 20 anni se n’è andato in America. Negli States intuisce la vocazione per il mestiere di attore. Torna in Italia per fare, intanto, l’animatore turistico. A Roma, con 450.000 lire in tasca, vorrebbe iscriversi al Centro sperimentale di cinematografia. Dorme in macchina e si fa la doccia in palestra. All’esame arriva undicesimo, ma i posti sono dieci. Non demorde, passa alla Silvio d’Amico. Debutto in una tragedia greca, poi Shakespeare e Moliere. A teatro con Ronconi e con Strehler. (Inquadratura su Alessio Boni)
• Non è un dongiovanni. Gli piace sedurre con gli occhi. Da tre mesi è legato a una ragazza di cui neanche per sbaglio vuole fornire le generalità. Queste le (poche) confessioni di Alessio sui sentimenti. Per le ammiratrici di Incantesimo aggiunge di essere *romantico nell’animo* e di preferire donne che sappiano apprezzare l’ironia («dovrebbe essere obbligatorio per legge»). Poi, senza scendere nei particolari, aggiunge che gli è capitato di soffrire per amore («impossibile non piangere per un amore che finisce, di sicuro è successo anche a Brad Pitt»). (Inquadratura su Alessio Boni)
• Pastasciutta o carne una volta al giorno. E mai insieme. «Sono un fan della dieta scomposta. Così posso permettermi di mangiare qualsiasi cosa, compreso l’adorato gelato. Il mio unico odio alimentare è per il fegato di vitello». Alessio è alto 1 metro e 79, pesa 75 chili. «Certo che mi osservo allo specchio, ma lo faccio soprattutto per controllare lo stato del mio sguardo. Gli occhi sono importanti per raccontare chi sei». (Inquadratura su Alessio Boni)
• Con la cravatta si sente soffocare («la metto solo in occasioni specialissime»), idem per i maglioni a collo alto. Lo stilista preferito di Alessio Boni è Romeo Gigli, il suo profumo deve avere fragranze di tabacco e di borotalco. Vive in un appartamento nel centro storico di Roma, tra soffitti con travi a vista, pavimenti di cotto, specchi arabeggianti, quadri-libri-tappeti-cuscini. Ed è riuscito pure a farci stare un’amaca che ha comprato in Brasile. (Inquadratura su Alessio Boni)
• Fatalista («inutile agitarsi, se una cosa deve andare va lo stesso»). Alessio ha poco feeling con la tecnologia («ad esempio, alle persone care continuo a scrivere lettere con la penna stilografica»). Mani bucate quando si tratta di viaggiare. Prossimamente in India o in Patagonia («ma negli alberghi frequentati dalla gente del posto»). (Inquadratura su Alessio Boni)
• Permaloso ”illuminato” («mi rendo conto che non tutti, e non sempre, hanno i miei stessi punti di vista»). Rispettoso del prossimo. Magari ci pensa un bel po’, però se Alessio Boni arriva a togliere il saluto può essere un addio definitivo. La sua frase preferita? «Il mondo non è questione di ricchi e di poveri. Ma di adattati e disadattati». (Inquadratura su Alessio Boni)
• Rimpianto di mamma: «Non ho potuto seguire i figli - spiega la signora Roberta - come avrei voluto. Lavoravo con mio marito per mantenere la famiglia. Alessio? Di lui posso dire solo cose belle. Si ricorda anche di mandarmi fiori e auguri per la festa della donna». (Inquadratura su Alessio Boni)