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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Da grande voleva fare ”il dottor Kildare”

• Da grande voleva fare ”il dottor Kildare”. Affascinato sin da bambino dal mitico camice bianco televisivo, Carlo Gargiulo, il rassicurante medico di famiglia di Elisir, ha subito avuto le idee chiare sul suo futuro professionale. vero che da piccolo era patito di soldatini e trenini elettrici, ma è anche vero che gli piaceva un sacco giocare con lo stetoscopio. (Inquadratura su Carlo Gargiulo)
• Alle elementari ad appena 4 anni e mezzo. Un po’ per ”motivi zodiacali” (Gargiulo è nato l’1 gennaio 1953, a Roma) e un po’ per espresso desiderio di papà Vincenzo e di mamma Vittoria. Carlo ha due fratelli più grandi: Paolo, ingegnere, e Maurizio, avvocato. I genitori si occupavano di amministrazioni di immobili. Infanzia felicissima da piccolo di casa molto coccolato («effettivamente i miei mi accontentavano in tutto, ma solo se me lo meritavo»). (Inquadratura su Carlo Gargiulo)
• Poche discoteche e tanta lettura nell’adolescenza di Carlo Gargiulo, che dopo il liceo classico si è laureato in medicina con 110 e lode. Specializzazione in chirurgia generale e, nel 1978, servizio militare al Celio come ufficiale medico. Resta in divisa fino al grado di tenente colonnello. «Questa interessante esperienza nel 1983 mi ha portato a operare in un ospedale da campo a Beirut». (Inquadratura su Carlo Gargiulo)
• Nel 1993 appende le stellette al chiodo. «I miei incarichi erano stati purtroppo modificati. Niente più chirurgia ma lavoro d’ufficio, di programmazione sanitaria. Ho imparato ad apprezzare l’informatica però ho deciso che preferivo tornare in trincea, a contatto diretto con i malati. Ho aperto quindi lo studio in un quartiere romano popoloso e difficile. Là ho imparato tanto, soprattutto a semplificare il linguaggio e, con grande soddisfazione, sono diventato medico di famiglia a tempo pieno». (Inquadratura su Carlo Gargiulo)
• Precisa di essersi separato prima della sua avventura tivvù («il piccolo schermo non ha influenzato la mia vita sentimentale»). Il matrimonio è durato 15 anni. papà di Francesca Romana e Maria Carla, 14 e 10 anni. Il dottor Carlo Gargiulo, attualmente single, non si considera romantico e, insistendo un po’, fornisce l’identikit della sua donna-tipo: bruna mediterranea doc, occhi scuri, attraente («e oggi chiunque può esserlo, altrimenti vuol dire che si trascura»), lontana mille chilometri da atteggiamenti bamboleggianti. (Inquadratura su Carlo Gargiulo)
• Alimentazione da manuale, cioè sana, leggera e varia. Il dottor Gargiulo, che ammette di non avere la stoffa del cuoco, per comodità fa parecchie eccezioni sul fronte dei surgelati. Ma guai a togliergli i marrons glacés. alto un metro e 76, pesa 78 chili e, ridendo, dice che non gli piacciono per niente i suoi capelli («per questo da anni mi sono impegnato a toglierli quasi completamente»). (Inquadratura su Carlo Gargiulo)
• Via gli occhiali. Dopo un recente intervento con il laser Gargiulo da lontano ormai ne può fare a meno. «Così ho risolto la miopia. A Elisir continuo invece a metterli per leggere meglio i fogli. Ho deciso di operarmi per essere più libero nei movimenti quando scio o nuoto». Nei suoi armadi prevalenza di blu, tra abiti di genere classico e qualche accenno casual. Ricordando le sue passioni infantili continua a collezionare soldatini. (Inquadratura su Carlo Gargiulo)
• Per caso davanti alle telecamere di Elisir nel 1996. «Seguivo un corso all’ordine dei medici e una mia collega ha pensato che sarei stato perfetto per una nuova trasmissione di medicina divulgativa su Raitre. Non me ne sono mai pentito». Gargiulo è anche direttore scientifico del mensile ”Farmacia 33”. (Inquadratura su Carlo Gargiulo)
• Fissato con la tecnologia. Non resiste all’ultimo modello di computer, di cellulare, di stereo. Cantante preferito, Battisti. Convinto che il suo maggior pregio sia la pazienza, seguito a ruota dalla capacità di guardarsi intorno con ironia. Ex permaloso, Gargiulo confessa di apprezzare di sé una certa insicurezza di fondo. (Inquadratura su Carlo Gargiulo)
• La puntualità non è una sua prerogativa. «Il dottore - spiega Daniela Proietto, segretaria di Gargiulo da 15 anni - non vive orologio alla mano. Ma sa conquistare i pazienti con tanta professionalità e altrettanti sorrisi. Il suo lato debole? La gola». (Inquadratura su Carlo Gargiulo)