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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Avete notato che, con i primi caldi, vi capita di avvertire una certa pesantezza alle gambe e di sentirvi più spossate? Sono alcuni degli effetti che l’aumento della temperatura e dell’umidità hanno sulla vostra circolazione

• Avete notato che, con i primi caldi, vi capita di avvertire una certa pesantezza alle gambe e di sentirvi più spossate? Sono alcuni degli effetti che l’aumento della temperatura e dell’umidità hanno sulla vostra circolazione. Bisogna quindi fare attenzione, soprattutto se soffrite già di qualche problema alle vene o di pressione bassa. Ma il caldo può causare fastidi anche a chi gode di ottima salute. Secondo la dottoressa Anna Maria Todini, primario di Angiologia dell’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma «il periodo più critico è proprio quello del passaggio dalla primavera all’estate, perché l’organismo fa fatica ad abituarsi al nuovo clima».
• In che modo il caldo agisce sulla circolazione? «Il sangue scorre in due direzioni: verso il basso, attraverso le arterie, che portano il nutrimento alle estremità del corpo; e verso l’alto, attraverso le vene» spiega Anna Maria Todini. Caldo e umidità dilatano entrambi questi canali, con il risultato che «le arterie portano una maggiore quantità di sangue, e le vene, dovendo smaltirne di più, si affaticano». Il sangue stenta a tornare indietro e crea accumuli alle estremità, soprattutto alle gambe. «Sudando, poi, si perdono liquidi, il sangue diventa meno fluido ed è quindi più difficile che riesca a scorrere come dovrebbe». Inoltre i termorecettori, quei piccoli sensori che abbiamo sulla pelle, il cui compito è di avvertire la circolazione tutte le volte che cambia il clima o la temperatura esterna, spesso non funzionano correttamente.
• A risentire di più degli effetti del caldo sulla circolazione sono le donne (secondo le statistiche, la metà circa dell’intera popolazione femminile). Ma perché? «L’uomo ha un assetto ormonale diverso, una muscolatura più forte e si affatica molto meno. La donna ha almeno due attività, una in casa e una fuori. Insomma, non si ferma mai», dice il professor Claudio Allegra, primario di Angiologia presso l’azienda ospedaliera San Giovanni dell’Addolorata di Roma. «Purtroppo è una disfunzione ereditaria, che dipende dal tipo di tessuti. Per eliminarla del tutto bisognerebbe nascere un’altra volta, da altri genitori».
• Come vi potete accorgere che qualcosa nella circolazione non funziona come dovrebbe? «Controllate il vostro corpo con attenzione» spiega Allegra. «I segnali tipici sono caviglie e gambe gonfie, tensione e dolore ai polpacci, mani e piedi sempre caldi o sempre freddi. Sulla pelle possono comparire delle striscioline rosse e affiorare capillari».
• Ultrasonografia doppler. un esame banale che mostra il funzionamento di vene e arterie e può essere fatto in qualsiasi ospedale. Se da queste prime analisi emerge un problema, si ricorre ad esami più approfonditi, come l’ecodoppler e l’ecocolordoppler, a cui praticamente non sfugge nulla di quello che avviene nelle vostre vene.
• Il caldo può crearci problemi anche con la pressione. «Le persone predisposte - dice Anna Maria Todini- possono accusare malesseri momentanei, capogiri o svenimenti, tutte manifestazioni che non vanno assolutamente sottovalutate. Se si ripetono spesso, rivolgetevi al medico. Nei casi lievi, invece, i cali di pressione si manifestano solo con un po’ di spossatezza , quella stanchezza tipicamente estiva.
• Qualche consiglio per migliorare la circolazione delle gambe. Limita fumo e alcool. Il primo affatica l’organismo, l’altro provoca una vasodilatazione immediata: «Se bevete vino d’estate - spiega Anna Maria Todini - vi accorgete subito del suo effetto: le scarpe cominciano a starvi strette». Bevete piuttosto tanta acqua e succhi di frutta naturali: sono ricchi di vitamina C. Fatti un massaggio. Non c’è bisogno di costosi trattamenti nei centri estetici. Basta dedicarsi qualche minuto quando siete sedute davanti alla tivù, o sdraiate al sole. «Prendete l’abitudine di massaggiare la pianta del piede: aiuterete le vene a fare il loro lavoro». C’è un modo giusto anche per camminare. Ecco qual è: «Bisogna fare passi lenti e lunghi, come fanno i seminaristi quando passeggiano leggendo il breviario» dice ancora Todini. Le articolazioni del piede funzionano meglio e aiutano il sangue a risalire verso il cuore. E le scale? Non c’è invece un modo giusto per fare le scale: basta farle. Se restate a lungo sedute o in piedi, tenete conto di questi due consigli per non peggiorare lo stato della circolazione. Primo: «Se per lavoro siete costrette a stare molto tempo sedute, alzatevi di tanto in tanto, fate un giro intorno alla scrivania oppure state ferme, in piedi, e alzatevi sulle punte, come se voleste contare quante persone ci sono davanti a voi in una fila. Secondo: «Appoggiate le gambe su un piano più alto rispetto al bacino. Ma fatelo nel modo giusto: il peso non deve gravare tutto sui talloni, molto meglio appoggiare anche le cosce». Fate lunghe passeggiate in riva al mare, lasciandovi massaggiare le caviglie dalle onde. Concedetevi bagni brevi e frequenti: pensare solo alla tintarella può essere dannoso. Resistete alla tentazione di giocare sulla sabbia: sulle dune il piede non sempre si appoggia nel modo migliore. La conseguenza? Rischiate che vi si rompa qualche capillare , complicando le cose .
• Fai sempre lavorare i polpacci e controlla la bilancia. Parola d’ordine, sconfiggere la pigrizia. «Almeno ogni tanto» dice Anna Maria Todini «sarebbe bene lasciar perdere l’auto e andare un po’ di più a piedi. Certo, fare attività fisica tutto l’anno sarebbe la soluzione migliore». Insomma muovetevi e cercate di far lavorare i polpacci, «una pompa naturale, che spinge il sangue verso l’alto». Altra raccomandazione: «In commercio trovate integratori a base di calcio, magnesio, vitamina B6, elementi alleati delle vene. Preferiteli nella loro veste naturale: si trovano già nelle verdure, nella frutta fresca, nel latte, negli agrumi e nei cereali integrali». Infine, evitate di ingrassare: «Ogni chilo in piu’ affatica la circolazione».
• Pressione bassa Sintomi: debolezza fisica e stanchezza. Rimendio: bere molta acqua lontano dai pasti. Sì anche a bibite e spremute d’arancia. Mangiate verdura, frutta e cibi ricchi di liquidi e vitamine. Sintomi: capogiri. Rimedio: fate movimenti graduali. Se avvertite un capogiro, prendete una caramella o un po’ di zucchero: vi sentirete meglio in pochi istanti.
• Ritenzione idrica. Sintomi: Gambe pesanti e caviglie gonfie. Rimedi: Acqua, vitamine e cibi ricchi di fibre: se l’intestino lavora male, le vene lavorano peggio. In farmacia: Meliven, Teflon, Venoruton. Sintomi: Vene varicose e capillari molto deboli. Rimedi: Limitate l’esposizione al sole, mangiate agrumi e frutti di bosco: fortificano le pareti venose. In farmacia: Essaven e Meliven. Sintomi: Pelle secca e prurito. Rimedi: La pelle secca può provocare prurito ed è antiestetica. Una buona crema idratante darà sollievo a voi e un aspetto sano alla vostra pelle.