Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Solo e felice
• Solo e felice. A Fabrizio Del Noce (torinese, 53 anni compiuti il 3 gennaio) non è dispiaciuto essere rimasto figlio unico. «Non posso sapere - spiega il giornalista impegnatissimo la domenica su Raiuno tra Linea verde e Domenica in - come si stia con i fratelli ma, di sicuro, non ho avuto nessun difetto del rampollo supercoccolato. Non creavo problemi e le sculacciate erano vere rarità». (Inquadratura su Fabrizio Del Noce)
• Papà Augusto Del Noce, professore e noto filosofo. Mamma Angiola Maria laureata in Lettere all’università di Berlino. Il piccolo Fabrizio, tranquillo e con un ottimo rapporto con i genitori, ha comunque ricevuto un’educazione piuttosto rigida. «Ad esempio non potevo pensare di fare capricci a tavola. Se per caso non gradivo qualcosa me la ritrovavo nel piatto anche per una settimana». Bravo a scuola, appassionato di calcio sin da bambino, il suo desiderio era quello di diventare avvocato. (Inquadratura su Fabrizio Del Noce)
• Liceo classico nello storico istituto torinese ”Massimo D’Azeglio” e un’adolescenza vivace da macchina rubata di nascosto al padre per portare a spasso (ancora senza la patente di guida) le ragazze. Laurea in Legge da 110 e lode ed il trasferimento a Roma. «Purtroppo nella vita, secondo me, si può intraprendere seriamente solo una carriera alla volta». Quindi Fabrizio Del Noce ha dovuto rinunciare a malincuore alla toga perché era sopraggiunta all’improvviso la sua cotta per il giornalismo. Nel 1972 entra in Rai come consulente. (Inquadratura su Fabrizio Del Noce)
• E fu subito Tg1. Come inviato speciale Del Noce non si è perso la guerra Iran - Iraq, l’assassinio di Indira Gandhi, la rivolta filippina contro Marcos, l’Intifada, la Guerra del Golfo, eccetera. Al seguito del Papa, ma anche telecronista del concerto dei tre tenori a Caracalla e dell’inuagurazione delle Olimpiadi a Seul e a Barcellona. A Linea notte con Piero Badaloni, stop al giornalismo nel 1994 dopo l’elezione in Parlamento. Poi corrispondente da New York fino alla sua avventura 2001 con Linea verde e con Domenica in. Un sogno professionale? «L’evoluzione naturale sarebbe dirigere il Tg1, ma più si va avanti e più si capisce che non tutti i sogni sono realizzabili». (Inquadratura su Fabrizio Del Noce)
• Single un po’ per caso e un po’ per vocazione. «Quando ero più giovane ho visto che non si realizzavano i miei sogni di coppia e ho lasciato perdere. Ormai considero il matrimonio più pericoloso di una guerra. Allora tanto vale affidarsi alla poligamia, ma nel senso dei continui cambiamenti e non degli innamoramenti in simultanea». Fabrizio Del Noce ha sempre avuto un debole per le donne dal carattere forte, possibilmente bionde e con gli occhi azzurri («sarà che io da bambino avrei voluto essere biondo e con gli occhi azzurri»). Si considera un romanticone. «Sono uno che apprezza i sentimenti e le situazioni sfumate, addirittura meglio se vissute al lume di candela». (Inquadratura su Fabrizio Del Noce)
• Buongustaio. Goloso soprattutto di dolci («non faccio preferenze, li adoro tutti dallo strudel al cannolo siciliano») ed esperto di vini («persino gli enologi di Linea verde sono rimasti colpiti dalla mia preparazione»). Fabrizio pesa 70 chili, è alto un metro e 69 e scherza sulla condanna tivvù di essere spesso circondato da giganti («insomma non è facile trovarsi accanto Ela Weber o Mara Venier»). Gli piace stare ai fornelli («poi ci vuole qualcuno che renda di nuovo presentabile la cucina»). (Inquadratura su Fabrizio Del Noce)
• Non si è mai sottoposto a lifting e ci tiene a dirlo: «Però lo farei subito se lo ritenessi necessario». Fabrizio Del Noce non si fa mancare rilassanti soggiorni nei centri del benessere («curarsi esteticamente è un dovere»). Non ha mai fumato. Ha arredato il suo appartamento romano in stile minimalista, tanto bianco e pochi mobili («il vero rifugio è la mia casa nella campagna piemontese»). Nei suoi armadi cento abiti di Caraceni («so il numero con precisione perché ho festeggiato l’evento con un brindisi»). (Inquadratura su Fabrizio Del Noce)
• Simpatia per i gatti («mi fanno tenerezza, nei loro occhi leggo il rimpianto di non essere nati tigri») e i cani («quando mi sono separato da Ilaria Moscato continuavo ad andare a trovare il nostro amato Deng»). Contento di essere Capricorno («non sono fissato con l’oroscopo, ma so che il mio segno è tenace e in grado di gestire al meglio i momenti più difficili») (Inquadratura su Fabrizio Del Noce) .
• Vanitoso («Lo ammetto. Ma non so cosa significhi essere permalosi e bugiardi»). Puntuale e disponibile («solo se le situazioni mi interessano»). Nemico del computer («non ho neppure una e-mail»). Il rapporto di Del Noce con i soldi? «La mano destra non deve sapere cosa fa la sinistra». Per le auto non ha badato a spese: ha avuto anche una Ferrari. (Inquadratura su Fabrizio Del Noce)
• Coraggioso nel lavoro e troppo signore per sgomitare. Così Rosy Greco vede l’amico Del Noce e continua: «Fabrizio ha il grande dono della parola, della conversazione, e ci si rende subitoconto della cultura che ha respirato sin dalla culla. Confermo che tiene molto al taglio dei capelli e alla sua collezione di abiti». (Inquadratura su Fabrizio Del Noce)