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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Sempre felice come una Pasqua

• Sempre felice come una Pasqua. Da sorrisoni no stop. E con un nome di battesimo che già le calzava a pennello. Insomma davvero Serena. La piccola Serena Autieri, bimba che sapeva conquistarsi simpatie, era la gioia di mamma Rosa Varriale (creatrice di gioielli) e di papà Ferdinando (dirigente Italtel in pensione). Napoletana di Fuorigrotta, 29 anni, Ariete, ha un’unica sorella, Luana, ed è zia della biondissima Sidney. (Inquadratura su Serena Autieri)
• A tre anni andava tenuta d’occhio 24 ore su 24 («se mamma si distraeva aprivo la porta di casa e scappavo per le scale»). Crescendo si è tranquillizzata. Le piaceva molto leggere al punto di imparare a memoria ”Piccole donne’. Fissata con Lorella Cuccarini («all’esame di quinta elementare ho fatto un fuori programma esibendomi all’improvviso in un suo balletto»). Fan dei film del terrore. Ne sapevano qualcosa le amichette Maria Rosaria, Simona e Ornella che ”assassinava” con il succo di pomodoro. (Inquadratura su Serena Autieri)
• Buona e ubbidiente da non meritare mai sculacciate. O quasi. Erano infatti urli e strilli di mamma Autieri se per caso Serena da bambina si esibiva nel suo passatempo preferito e cioé nascondere, chissà perché, pezzetti di carne macinata nei mobili. «Altro mistero era il motivo per cui prendevo gli anelli della mamma e poi cercavo di regalarli alle sue amiche». Tra una curiosità e l’altra è comunque cresciuta con la voglia di diventare pittrice o disegnatrice di moda. Ha quindi frequentato la scuola d’arte e si è pure iscritta alla facoltà di architettura a Napoli. (Inquadratura su Serena Autieri)
• Di solito succede il contrario. C’è chi comincia recitando e poi si allarga nel canto e nel ballo. A Serena non è successo e anzi è orgogliosa di considerarsi soprattutto una cantante. D’altronde il suo debutto, nel 1991 dopo la vittoria a ”Miss Teen Ager”, è stato da giovane interprete di blues. «All’epoca papà non era entusiasta perché, anche se lavoravo con lo zio musicista Franco Varriale, mi toccava fare tardi la sera. Però la mattina andavo puntualissima a scuola». Dai night all’album ”Anima Soul”. Grazie alle sette note in Un posto al sole nei panni della cantante Sara Di Vito. Partner di Alberto Castagna in Stranamore 2001. Ora è Francesca, una delle interpreti di Vento di ponente su Raidue. (Inquadratura su Serena Autieri)
• Si chiama Francesco. Serena non vuole raccontare altro sul ragazzo che le è accanto da cinque mesi («posso solo aggiungere che non è un attore e che l’ho conosciuto sul set di Vento di ponente»). Gli uomini che la colpiscono devono comunque essere discreti di carattere e rigorosamente belli («ebbene sì, mi piacciono i tipi muscolosi magari con addominali da ammirare» ). Non nasconde un romanticismo doc, da batticuori e mano nella mano sulla spiaggia con la luna piena («però non credo al colpo di fulmine, è più intrigante conoscere una persona piano piano» ). Tattiche di seduzione? «Potrei rispondere zero perché, se uno mi piace, non sono abituata al primo passo. Ma faccio in modo che si capisce lo stesso il mio interesse. Non mi lascio andare tanto facilmente. Per intenderci, non ho mai avuto storie istantanee da discoteca». (Inquadratura su Serena Autieri)
• Unica eccezione: le sfogliatelle napoletane. Serena Autieri, salutista e macrobiotica, non è per niente golosa. Quindi non fa fatica a mantenere il suo peso forma di 54 chili (ed è alta un metro e 75). A tavola solo carne bianca e pesce, moltissima acqua e altrettante tisane, meglio se al finocchio o alla melissa. Non si stanca di controllare meticolosamente le etichette dei cibi per fuggire come la peste i conservanti. Peccatuccio di gola? Le lasagne imbottite al ragù di mamma Rosa. (Inquadratura su Serena Autieri)
• Impacchi di olio di mandorle dolci per mantenere in salute i capelli. Il profumo di Serena è Chanel 5. Adora le lentiggini che ha sul viso, un po’ meno il numero 40 delle scarpe. Volentieri in jeans e scarpe da ginnastica. Abito rosso e tacchi a spillo giusto quando vuole fare colpo. Una notevole antipatia per il colore nero. Colleziona cartoline antiche di bambini. La sua ”vera” casa è quella dei genitori a Napoli. «Sono legatissima ai miei e sul letto del mio appartamento romano ho voluto a tutti i costi la loro trapunta. Mi tiene compagnia». Serena adora i girasoli («ne ho comprati tanti di seta anche prima di acquistare i mobili » ). (Inquadratura su Serena Autieri)
• Fino a poco tempo fa aveva terrore del buio. Ex spendacciona ora formichina («perché mi voglio comprare casa e fare un lungo viaggio in Egitto»). L’hobby di Serena Autieri è la pittura. Superstiziosa: tiene ovunque cornetti portafortuna («e potrei uccidere se qualcuno lascia un cappello o dei soldi sul mio letto»). Impulsiva («parto in quarta ma sto imparando a contare almeno fino a tre prima di sbottare»). (Inquadratura su Serena Autieri)
• Le piace stare con chi la coccola. Non se la tira per niente. Super sensibile. Attentissima alla cura del corpo e della pelle. Dolce ma pronta a tirare fuori le unghie per farsi valere. Questa è la Autieri vista da Monica Celeste, assistente costumista di Vento di ponente: «Serena è una ragazza molto bella e molto semplice. Non disdegna scollature e trasparenze. E con il fisico perfetto che ha se lo può permettere». (Inquadratura su Serena Autieri)
• Beato chi se la sposa. Ne è convinto il cognato Stefano che aggiunge: «Serena è un’ottima casalinga. Se la cava benone con le faccende domestiche e anche in cucina. La sua pasta fresca con vongole e scampi è proprio da leccarsi i baffi. Di lei ammiro molto la capacità di sapersi gestire nel lavoro. Un difetto? E’ troppo testarda». (Inquadratura su Serena Autieri)