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 2016  novembre 11 Venerdì calendario

Nonna Maria insegnava ai nipoti soprattutto la pazienza e ripeteva che ”le città si costruiscono dai mattoni”

• Nonna Maria insegnava ai nipoti soprattutto la pazienza e ripeteva che ”le città si costruiscono dai mattoni”. E Sabina, la più grande dei pargoli Stilo prima di Cinzia e di Remo, l’ha prendeva alla lettera. «Infatti - racconta la show girl nata a Reggio Calabria il 21 aprile del 1969 - ero una bambina più riflessiva e più timida del dovuto. Passavo ore in silenzio a pensare o parlavo con la mia Barbie di turno». (Inquadratura su Sabina Stilo)
• Arrossiva spesso, ma non smetteva di salire sulle poltrone del salotto per inventarsi lì per lì una partecipazione canora al Festival di Sanremo. «Anche se in realtà a sei anni già sognavo un futuro sulle punte e, oltre a prendere lezioni di pianoforte, studiavo danza classica. Il mio mito era Heather Parisi». Però Sabina non suscitava l’entusiasmo di papà Umberto, assistente di laboratorio, e di mamma Jole, casalinga, che non vedevano di buon occhio le velleità ballerin-canterine della loro primogenita. (Inquadratura su Sabina Stilo)
• Si sentiva bruttissima, si vedeva magra come un chiodo (e lo era davvero perché mangiava solo minestrine e puré di patate) ma alla fine è riuscita a convincere papà Stilo della sua passione artistica. Conclusione? La quattordicenne Sabina, scortata dal genitore, due volte a settimana cantava nei piano bar di Reggio Calabria («però a mezzanotte dovevo essere a letto per trovarmi puntuale il giorno dopo a scuola»). A 18 anni, dopo il diploma da perito chimico, si è trasferita a Roma dalla famosa nonna Maria che tifava per lei. (Inquadratura su Sabina Stilo)
• Sfilate di moda («e un’iscrizione a ingegneria chimica»), corsi di danza, provini, tanti provini, per la tivvù. Nel 1988 Sabina la spunta per una partecipazione su Raidue a Chiappala chiappala con Giorgio Bracardi. Il programma non ha successo ma le serve per essere notata da Pippo Baudo, che la vuole nel 1989 a Serata d’onore. A Canale 5 dal 1991 per alcuni varietà da La sai l’ultima? a Bellezze al bagno. Di nuovo show Rai, teatro, radio, fiction, la scelta dell’estero con spettacoli televisivi in Spagna e Cile. «Quando sono rientrata ho capito di essere stata un po’ messa da parte». Ora la Stilo sta riguadagnando il terreno perduto con uno spazio fisso tutto suo sul musical a Unomattina. (Inquadratura su Sabina Stilo)
• Ha perso sette chili in dieci giorni, non per dieta ma per amore. «E’ successo l’anno scorso. Una passione durata quattro anni, che sembrava una storia da film, è finita per piccole incomprensioni e per qualcos’altro che preferisco non ricordare. Ci sono rimasta malissimo. Fatto sta che da quel momento la prima cosa che cerco in un uomo è la fedeltà ed il rispetto dei sentimenti». Ferita ancora aperta, ma in via di cicatrizzazione perché Sabina da qualche tempo frequenta una persona che non le dispiace neanche un po’. Com’è la Stilo in versione seduttrice? «Mah, non credo di essere diversa dal solito. Di sicuro il mio potenziale seduttivo è legato all’uomo che mi interessa. Insomma pare che, senza farlo apposta, all’improvviso la mia risata diventa più calda, le mie movenze più feline. E magari accavallo le gambe in un certo modo e mi accarezzo di più i capelli». (Inquadratura su Sabina Stilo)
• Crepes al formaggio e torte di mele sono le sue specialità («però, ad onor del vero, ai fornelli me la cavo abbastanza bene con qualsiasi ricetta»). Sabina Stilo (59 chili di peso per un metro e 75 di altezza) giura di volere molto bene alla sua linea e di rinunciare quindi volentieri ai fritti, agli insaccati, alle pietanze elaborate, eccetera. Per mantenere la forma almeno tre ore al giorno di esercizi in sala prove, spinning in palestra, nuoto in piscina («ho anche il brevetto subacqueo»). (Inquadratura su Sabina Stilo)
• Vorrebbe più seno («chissà che una gravidanza e l’allattamento non risolvano il problema») e il mento un po’ meno vistoso («Pippo Baudo, dopo il provino, mi aveva persino consigliato di farlo ”limare”, ma in fondo mi piace convivere con i piccoli difetti»). Considera invece da dieci e lode le sue gambe. Particolare attenzione alla cura dei piedi e alle lunghe chiome, che coccola con impacchi di olio di oliva e uova sbattute. Il profumo di Sabina è all’ambra. Indosserebbe sempre jeans e stivali bassi («invece per lavoro mi tocca anche fare equilibrismo sui tacchi alti»). (Inquadratura su Sabina Stilo)
• Colleziona carillon («il più strano è un armadietto che nasconde trenini, ballerine e girandole»). Nella casa romana di Sabina Stilo due giardini, pochi mobili e tanti comodi divani per rendere più confortevole la vita ai gatti Caramella (tigrata), Puffi (persiano grigio) e Meo (soriano roscio), senza dimenticare Ellery, l’adorato cane golden retriver che ha appena compiuto 11 anni. (Inquadratura su Sabina Stilo)
• Precisina, puntualissima, mani bucate se si tratta di spendere per la casa («ho la fissazione della biancheria, dei servizi di piatti e delle lampade»). La Stilo si considera esageratamente disponibile («tutti pensano che tanto c’è Sabina che risolve i problemi») e un’autentica frana nelle faccende pratiche. Indecisa doc («voglio approfondire, non dò mai nulla per scontato»). (Inquadratura su Sabina Stilo)
• Legatissime anche se si sono perse di vista per anni. «La bella Sabina che ancora non crede alla sua bellezza - spiega l’amica Laura - è molto esigente con se stessa e con il prossimo. Poco maliziosa e affettivamente ingenua, insomma malgrado le batoste non riesce proprio a capire che nel mondo esistono le cattiverie». (Inquadratura su Sabina Stilo)