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 1999  settembre 20 Lunedì calendario

Il 22 settembre oltre 200 Comuni europei (92 italiani) celebreranno la giornata europea antismog: ”In città senza la mia auto”

• Il 22 settembre oltre 200 Comuni europei (92 italiani) celebreranno la giornata europea antismog: ”In città senza la mia auto”.
• Il sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca e quello di Milano Gabriele Albertini boicotteranno l’iniziativa «Perché non si può bloccare una metropoli in un giorno feriale». Guazzaloca: «Sono contro gli spot, le iniziative demagogiche, le cose false che si fanno apparire per vere. Perché le auto catalitiche inquinano più delle altre se vanno, come in città sono obbligate ad andare, a basso regime. Perché il problema non si risolve con questo teatrino, spostando per un giorno lo smog dal centro alla periferia. A piazza Maggiore si respira e a Borgo Panigale no. Le sembra una cosa seria?».
• Edo Ronchi, ministro dell’Ambiente: « pazzesco e demagogigo ragionare così. In periferia, polveri e benzene si disperdono meglio che nei vicoli, ovvio, no? [...] Quella di Albertini e Guazzaloca non è opposizione, è solo una stupida gaffe. la politica del pressappochismo e dell’inconsapevolezza, ma non troverà consensi».
• A Bologna il consiglio comunale ha votato un documento d’indirizzo per riaprire il centro alle auto, bandite diciassette anni fa grazie a un referendum. Guazzaloca: «La riapertura del centro serve a garantire alle botteghe storiche accesso e parcheggio analoghi a quelli garantiti alla grande distribuzione in periferia».
• Oliviero Toscani sulla scelta della giunta bolognese di riaprire il centro alle auto: «Hanno festeggiato troppo la vittoria, forse erano ubriachi di lambrusco. Per farsi riconoscere devono fare una stupidaggine. Mi fa venire in mente che quando fu eletto Chirac diede il via agli esperimenti nucleari».
• Gianfranco Fini difende le scelte di Guazzaloca: «A Bologna, una città di 400 mila abitanti, c’erano comunque 100 mila permessi di accesso al centro storico. Questo vuol dire che ad avercelo erano tutti i compagni».
• Anche Albertini ha annunciato la riapertura del centro storico al traffico privato, già parzialmente consentito dall’Amministrazione Formentini.
• Secondo l’urbanista Pierluigi Cervellati nessun centro storico italiano si presta ad essere attraversato da automobili: «Le strade sono troppo strette: si creano smog e rumore insopportabili. I monumenti, poi, vengono nascosti. A Bologna peraltro i motorini circolano già nelle stradine storiche. Se riapriamo alle auto, il centro diventerà un garage, peggio, una camera della morte».
• Giorgio Goggi, assessore al Traffico di Milano: «Ogni mille miliardi di investimenti il trasporto pubblico strappa il 2 per cento di utenti a quello privato, il resto sono chiacchiere».
• Un sondaggio della Demoskopea e dell’Unione petrolifera rivela che l’88 per cento degli italiani è favorevole alla chiusura totale dei centri.