Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
La pelle indica il nostro stato di salute e quello emotivo
• La pelle indica il nostro stato di salute e quello emotivo. Ma non solo. Svolge una serie di funzioni indispensabili: dalla respirazione alla sudorazione. Quindi averla sana è fondamentale, e oggi più che mai va protetta. Lo conferma il professor Stefano Calveri, direttore della Clinica dermatologica dell’università La Sapienza di Roma: «Oggi quasi il 30% delle visite dei medici di base riguarda la pelle: l’inquinamento rallenta la sua attività cellulare, alterandola e rendendola più fragile».
• Le regole d’oro per mantenere la pelle in salute.
Se fai le pulizie usa i guanti : Attenzione ad alcuni prodotti per la pulizia della casa, prima fra tutti la varechina (che è un acido) e i detersivi che la contengono: possono scatenare forti reazioni allergiche. Per evitare il contatto con la pelle basta ricordarsi di usare sempre i guanti.
Occhio al sole... : vero, lo abbiamo detto e ripetuto, però è una precauzione da non trascurare mai. Il sole non va preso nelle ore più calde (tra le 11 e le 15 del pomeriggio) perché i raggi ultravioletti sono più intensi e pericolosi. Anche chi ha la pelle scura non deve dimenticare mai di usare la protezione.
Sempre la doccia dopo lo sport : Quando sudate, oltre alle tossine, eliminate anche tutti i filtri protettivi che ricoprono la pelle difendendola dagli agenti esterni. Specie se fate sport, ricordate che dopo l’attività la pelle è più debole. Farsi la doccia, perciò, non è solo una questione di pulizia.
... e ai ghiacciai : Anche se non siete in vacanza al mare i pericoli per la pelle sono sempre in agguato. Le superfici riflettenti (come i ghiacciai e i laghi) aumentano l’intensità dei raggi e quindi i rischi di scottature. Protezione anche in montagna, perciò. E bando alle creme e gli oli senza filtro solare.
No agli sbalzi di temperatura : Evitate, se possibile, forti sbalzi di temperatura, come passare dal caldo torrido al gelo degli ambienti con l’aria condizionata. E continuate a proteggere a pelle anche al chiuso, magari umidificando l’aria delle stanze dove soggiornate.
A tavola, spezie con moderazione : Se amate le spezie, in questo periodo è meglio non esagerare: la loro azione vasodilatatrice, sommata alle alte temperature, potrebbe procurarvi rossori antiestetici. Lo stesso vale per il tè e il caffè: d’estate sono sconsigliate le dosi eccessive.
• Non sono malattie, ma danno fastidio: stiamo parlando delle macchie della pelle, disturbi estetici spesso provocati dal sole. Vediamo di capirne di più. Sono pericolose? No, basta che non siano escrescenze spuntate all’improvviso che magari sanguinano o su cui si è formata una piccola crosta: meglio farle vedere al medico. E attente al sole: al mare e in città, la troppa luce può stimolare una superproduzione di melanina.
Effetto chiaroscuro : Sono brune o chiare: il farmacista vi dirà se è ipomelanosi guttata (questo il nome scientifico). Vengono a chi ha esagerato con il sole e sono innocue. Quelle «a pantera» sono il segno di un fungo: spariscono con impacchi d’acqua e bicarbonato e con una pomata antimicotica da chiedere al medico.
• I disturbi della pelle più comuni.
Foruncoli : non pensiate che siano solo legati alle tempeste ormonali dell’adolescenza. «Possono essere la conseguenza di un’infiammazione dovuta a poca igiene personale», spiega il professor Calveri, «oppure alla presenza di malattie come il diabete, che diminuiscono le capacità di difesa dell’organismo. Qualunque sia la causa, l’importante è non spremerli mai: la sostanza che ne esce trasmette l’infezione alla pelle sana circostante, e così ne arrivano altri».
Verruche : sono infiammazioni che si presentano come piccole e irregolari sporgenze giallastre o scure. «Il contagio è più facile negli ambienti umidi: piscine, saune, docce ma anche il pavimento di casa. Ricordatevi, allora, di portare sempre le scarpette o le ciabattine di gomma, ma anche di non sedervi o sdraiarvi con troppa disinvoltura sul bordo della piscina». Ne avete avuta una? Non dovrebbe riprodursi, però potrebbe riformarsene una nuova in un’altra zona del corpo. Le stesse regole igieniche valgono anche contro i funghi: le infezioni della pelle trasmesse dalla sabbia, dagli asciugamani sporchi o dai lettini da spiaggia non puliti.
Dermatiti : possono essere irritative o da contatto. «Nel primo caso», continua Calveri, «sono prodotte da una sostanza danneggia la pelle. la forma più comune: per farla cessare basta tenere la pelle al riparo dalle fonti di irritazione e il problema scompare da sé. La dermatite allergica da contatto, invece, ha un esordio piuttosto brusco e si manifesta con prurito, arrossamenti e gonfiori fino alla comparsa di bolle e croste. Può essere causata dai detersivi, da alcuni pollini ma anche da certi tipi di metalli (nichel e mercurio)». Occhio perciò alla bigiotteria più scadente.
Psoriasi : una malattia che colpisce soprattutto i Paesi industrializzati: solo in Italia ce ne sono 1 milione di casi. Il nome deriva dal greco «psora», che significa squama: «Infatti», commetta il professor Calveri, «la malattia si presenta a chiazze soprattutto su gomiti, ginocchia, unghie e cuoio capelluto. Le cause, in parte sconosciute, hanno carattere ereditario». La psoriasi compare più spesso tra i 10 e i 40 anni, e segue il malato per tutta la vita.
Vitiligine : si chiama così la comparsa di chiazze bianche, che si formano per l’assenza di melanina. Nonostante passi per un disturbo tipico della vecchiaia, la vitiligine arriva all’improvviso e prima dei vent’anni, colpendo viso, collo, polsi e torace. Non è dolorosa né contagiosa, può essere ereditaria (le cause precise non si conoscono). Molto spesso è scatenata da stress o da fattori nervosi (come quella dei bambini dopo l’arrivo di un fratellino).
• Come curare la pelle dai disturbi più comuni? Ecco alcuni consigli del professor Stefano Calveri.
Si fa presto a dire brufolo. Nei casi più gravi può addirittura servire l’incisione chirurgica, accelerando con impacchi caldi la maturazione del foruncolo per poi procedere all’intervento. Poi il dermatologo vi prescriverà una cura antibiotica: pomate o compresse nel caso di infezioni serie.
Le statistiche dicono che il 75% delle dermatiti sono allergiche. Quindi, per prima cosa, non tenete a contatto la pelle con la sostanza sospetta, poi fate gli esami allergologici (si chiamano test epicutanei) dal dermatologo per capire cos’è che vi fa male. Per curarvi, potete usare farmaci a base di cortisone che riducono l’infiammazione e il prurito: pomate, compresse o (nei casi più rari) iniezioni.
Se avete una verruca, in farmacia trovate prodotti per eliminarla, come i cerotti con acido salicilico, che però possono essere irritanti. Meglio farsela togliere chirurgicamente o con il laser.
Per la psoriasi e la vitiligine neanche la scienza può molto: esistono sì alcuni rimedi, che però non risolvono il problema in maniera definitiva. Per la psoriasi provate con una pomata al cortisone e sedute di lampada solare, per la vitiligine invece divieto assoluto di stare al sole e uso abbondante di una buona crema protettiva.
• Mirra.
A cosa serve: antinfiammatoria e adatta a curare l’acne.
Come si prende: Dal tronco della pianta si ricava una resina che poi viene trasformata in estratto.
A cosa fare attenzione : Usatela soltanto per applicazioni esterne.
• Calendula
A cosa serve: cura le infiammazioni della pelle.
Come si prende: sotto forma di infuso, tintura o unguento a base di estratto concentrato.
A cosa fare attenzione: nonostante la tradizione popolare, l’uso corretto è solo esterno.
• Camomilla.
A cosa serve: è antinfiammatoria come la calendula, ma cura anche le irritazioni leggere.
Come si prende: dai capolini dei fiori si ricavano estratti che vanno applicati sulla parte colpita.
A cosa fare attenzione: praticamente senza controindicazioni, è un vero rimedio «toccasana».
• Semi di lino.
A cosa servono: è un rimedio utile per combattere le infiammazioni circoscritte della pelle.
Come si prendono: preparate un impacco con i semi tritati (in erboristeria c’è la farina già pronta) e fatti bollire in acqua abbondante.
A cosa fare attenzione: non fate gli impacchi per più di 3 settimane.
• Amamelide
A cosa serve: è antinfiammatoria, si può usare anche per irritazioni di origine psicosomatica.
Come si prende: dalle foglie si ricava un estratto che va applicato sulla parte malata.
A cosa fare attenzione: non ci sono controindicazioni, a patto di servirvene solo per uso esterno.
• Menta piperita
A cosa serve: è contro il prurito e le irritazioni dolorose della pelle (anche nel caso di un attacco di orticaria).
Come si prende: l’olio essenziale si trova sotto forma di estratto, da applicare dove vi fa male.
A cosa fare attenzione: al mentolo puro: può essere tossico.