Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
La pelle grassa è tipica della razza mediterranea e interessa il 39% delle italiane sotto i cinquant’anni
• La pelle grassa è tipica della razza mediterranea e interessa il 39% delle italiane sotto i cinquant’anni. Mentre il restante 61% si divide in tre categorie: chi ha la pelle grassa solo al centro del viso (30%) chi ce l’ha normale (solo il 10%) e chi arida (il 21%). Quante sono quelle che invece l’hanno delicata? Almeno il 55%. E questo significa, se fate un paio di calcoli, che buona parte di chi ha la pelle grassa l’ha anche sensibile, sfatando quella legge non scritta che diceva che la pelle grassa si può anche maltrattare, tanto è solida forte e resistente. Se non sapevate ancora come mai sulla vostra «solidissima» pelle grassa arrivassero ogni tanto delle chiazze e dei bruciori, ora avete la risposta: è grassa e anche delicata. Ma non lamentatevi troppo, nemmeno se per una decina d’anni, dai 15 ai 25, ogni tanto spunta un brufolo e per altri dieci è lucida e tiene male il trucco. Perché malgrado queste sue magagne è sempre una gran bella pelle. la più forte, la più elastica, e invecchia meno di qualsiasi altra: di rughe ne ha sempre poche. E se per caso, intorno ai quaranta, fiorisce ancora un po’, non è colpa sua. Anzi, i casi sono due: o l’avete trascurata a vent’anni (ed ecco il risultato, che i dermatologi chiamano acne tardiva) o voi siete nervose, stressate e arrabbiate col mondo intero. Calmatevi e si calmerà anche lei. E intanto ringraziatela perché «butta fuori» il vostro disagio: a chi ha una pelle arida potrebbe magari venire il mal di fegato.
• Curare la pelle grassa non è facile. Però dovete farlo, togliendovi dalla testa che se è grassa non ha bisogno di creme: ha meno bisogno di specialità (quindi vi fa risparmiare!), ma un idratante le serve sempre. Dovete anche imparare a truccarla con i prodotti giusti e a tener sottomano certi aiuti, come le veline in carta di seta per togliere le untuosità al naso e al mento. Infine, ricordatevi che la pelle grassa è ereditaria, proprio come gli occhi blu, e se l’aveva vostra madre più di tanto non potete fare. Però potete ogni tanto rivolgere un pensiero riconoscente a Gregory Godwin Pincus, biologo americano che nel 1956 mise a punto la pillola anticoncezionale. E così ora, rispetto a vostra madre, avete un’arma in più per combatterla: la pillola antifecondativa, infatti, risolve almeno il 70% dei casi di pelle grassa con brufoli: tutti quelli cioè, e sono i più, che hanno un’origine ormonale. Ed ecco anche spiegato perché adesso per strada sono solo i ragazzi ad avere la faccia costellata: per loro la pillola non va bene perché contiene estrogeni, che sono i regolatori della pelle. E poi dicono che le donne non sono fortunate!
• Se vi sembra di non avere la pelle abbastanza pulita col sapone, sostituite la pulizia serale con un detergente da togliere con l’acqua. Non lasciatevi però tentare dall’acquistarne uno «speciale pelli grasse»: più la pelle viene sgrassata e più butta fuori dell’altro unto, si chiama «effetto rebound». Potreste comprare però un detergente «per pelli normali o miste» e alternarlo all’altro e dopo un mese decidere da voi quale dei due ha funzionato meglio. Ancora una cosa: non complicatevi l’esistenza andando a comprare tonici alcolici o astringenti. dimostrato che se questi liquidi fanno bene il loro lavoro, cioè «astringono», poi è peggio. Usate tonici analcolici alle erbe. O niente del tutto.Tutti i sistemi giusti per non brillare piu’
• Pulitevi il viso due o tre volte al giorno con acqua e un sapone «per neonati», neutro e senza profumo. Ma va bene anche un sapone di Marsiglia, l’importante è che sia fatto di oli vegetali e non di grassi animali. Per saperlo guardate l’etichetta. Se state fuori casa tutto il giorno e non potete lavarvi la faccia, rinfrescatevi con una salviettina detergente: quelle alla camomilla sono l’ideale.
• Se avete la pelle grassa seguite le raccomandazione dei dermatologi, che consigliano di usare sempre acqua tiepida. Fredda gelata non va bene perché potrebbe irritarla, bollente può invece disidratarla un po’.
• Controllare che tutti i prodotti che usate, dall’abbronzante alla crema da notte, portino però la scritta «oil free» e i cosmetici quella di «non comedogenic». Questo significa che non c’è rischio che occludano i pori: se i pori sono chiusi, sotto si formano i brufoli. E a proposito di crema: non commettete l’errore di pensare che la vostra pelle non ne abbia bisogno. Ne ha bisogno come tutte le altre, quella giusta per voi è del tipo idratante. E non dimenticate che la pelle non è mai grassa dappertutto, intorno agli occhi e al collo lo è molto meno: e lì dovete mettere più crema.
• Pelle grassa: se siete oltre i 40 alternate la vostra crema idratante con una agli alfaidrossiacidi, che eliminano le cellule morte superficiali e la rendono meno spessa. Per esempio, iniziate con il vasetto di crema agli alfaidrossiacidi e consumatelo fino in fondo (ci vorranno un paio di mesi). Poi tornate all’idratante per altri due mesi, poi cambiate ancora. E andate avanti così, alternando. Le creme agli alfaidrossiacidi sono efficaci, ma non debbono essere usate troppo a lungo.
• Pelle grassa: una volta alla settimana, la sera, fate una pulizia a fondo. A vostra scelta: o con una maschera di pulizia (quelle all’argilla vanno bene) oppure con un fumento: acqua calda bollente nella quale avrete buttato dei fiori di camomilla fresca o del bicarbonato. Subito dopo, però, non schiacciate i puntini neri: se i pori sono stati ben aperti dal fumento, escono da soli. Se non succede mettete un cerotto anti-puntini neri: ne trovate di molte marche (Pond’s , Nivea ecc.) e in mezz’ora li tolgono tutti. Senza irritare la pelle.
• Per la pelle grassa i sacrifici alimentari sono inutili. stato dimostrato che non servono per evitare i brufoli, se però usate molti condimenti questi faranno aumentare l’untuosità. Cercate piuttosto di bere sempre due litri di acqua al giorno, l’ideale è cominciare al mattino con un bicchiere d’acqua tiepida: è perfetto per aiutare le funzioni intestinali, sempre un po’ carenti quando la pelle è grassa.
• Riservato alle più giovani: se spuntano i brufoli cercate di non strizzarli. Potete accelerare la cicatrizzazione con i cerottini disinfettanti che si trovano in profumeria. In caso di emergenza potete coprirli con un dito di dentifricio, stenderci sopra un cerotto e andare a dormire così. Nell’80% dei casi il mattino dopo il fluoro del dentifricio li avrà schiariti ed essiccati. Provare per credere.
• Concedetevi il sole, però con giudizio: se ne prendete troppo fra luglio e agosto, a settembre vi ritroverete con una pelle impeccabile. Subito seguita, ahimé, nel breve giro di una quindicina di giorni, da una recrudescenza di untuosità o magari di brufoli che i dermatologi chiamano «acne di ritorno».