Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 11 novembre 2016
Omicidi - Omicidi in Italia ogni anno: mille, in media tre al giorno, ma con punte di sei al giorno d’estate
• Omicidi. Omicidi in Italia ogni anno: mille, in media tre al giorno, ma con punte di sei al giorno d’estate.
• Montanelli. Quando un collega gli chiese al telefono come mai d’estate si uccide di più, Indro Montanelli rispose con una risata: "Ma perché le giornate sono più lunghe".
• Libertà. "Il boom dei delitti, anche quelli più da thriller, si registra d’estate semplicemente perché l’estate porta a sentirsi più liberi, il che inevitabilmente fa sprigionare di più anche sentimenti e reazioni irrazionali, che sono il peggio di noi" (Raffaele della Torre, avvocato).
• Triangoli. "Matrimoni combinati o meno, è certo che il cosiddetto triangolo (lui, lei, l’altro o lui, lei, l’altra) ha collezionato nei secoli più morti di una guerra" (Gaetano Guerra).
• Usurai. Luciano Jacopi, detto ”Gasparello”, ricchissimo, usuraio, per trovare moglie aveva pagato un’inserzione sul giornale, a cui rispose Maria Luigia Redoli, di diciannove anni più giovane, bionda e formosa, che a sua volta, dopo aver avuto col marito due figli, si era trovata un amante di ventisette anni più giovane, Carlo Coppelletti, carabiniere meridionale, avvicinato a una sfilata in divisa. Finì che il Gasparello morì a settant’anni, ucciso con diciassette coltellate la notte del 16 luglio 1989, nella casa di Forte dei Marmi, e per l’omicidio furono condannati la moglie e il di lei amante, anche se al processo giurarono e spergiurarono che loro quella sera erano andati a bere champagne e a fare quattro salti alla Bussola.
• Frustrate. Luisa Pullara, bella e sensuale, ma insoddisfatta, dava la colpa della sua infelicità al marito, Sergio Cafasso, gran lavoratore, che al più la portava in pizzeria in paese, Gassino Torinese, e quando non lavorava guardava la tv. Nel 1997, a trentaquattro anni, una figlia di sei, si prese un amante fisso, Enrico Cubello, di anni ventisei, conosciuto a Carnevale, all’inaugurazione di un pub, e non avendo altro luogo dove incontrarlo, visto che lui viveva ancora coi genitori, iniziò a invitarlo a casa, una villetta bifamiliare, nell’orario di ufficio del marito, fingendo con la cognata, vicina di casa, che si trattasse del fidanzato della baby sitter. Ci aveva preso così gusto che non sopportò l’idea di passare le vacanze col marito, in ferie dal 10 di agosto, e due giorni prima, con indosso un abitino estivo bianco, simulò una rapina in concorso col Cubello e un terzo, prezzolato, in cui il Cafasso morì accoltellato dopo venti minuti di agonia. Al processo i due patteggiarono la pena, la Pullara 25 anni e 6 mesi, il Cubello 18 anni, ma si lasciarono dopo appena un mese dal delitto.
• Vigilie. Giuseppe Carretta, figlio del ragionier Giuseppe Carretta e della casalinga Marta, un fratello, più piccolo, di nome Nicola, iniziò a odiare il padre da quando lo aveva sorpreso a defecare di notte sul pavimento e aveva detto tutto all’amatissima mamma, ma anziché giustiziare lui, uccise tutti e tre, a pistolettate, l’8 agosto del 1989, la vigilia della partenza per le vacanze, il camper già carico davanti a casa, in via Rimini, a Parma. Occultati i cadaveri in una discarica, visse libero per dieci anni, finché non fu identificato a Londra, dove fu fermato per eccesso di velocità a bordo di una Suzuki. Al processo si giustificò adducendo che non aveva mai perdonato il padre per aver fatto trasferire la famiglia in una zona industriale, dove il rumore della fabbrica gli impediva di andare di corpo e per paura che la stitichezza provocasse un restringimento del pene, aveva cominciato a masturbarsi anche tre volte al giorno per controllare l’erezione.
• Cavalieri. Silvia Da Pont, bella, naso affilato e labbra carnose, donna di servizio presso una famiglia di Busto Arsizio, aveva solo venticinque anni, quando, il 7 settembre del 1951, uscì per comprare il latte, con indosso il solito grembiule nero, ma invece di tirar dritto, richiamata dal vicino di casa, il Cavalier Candiani, settantenne in pensione, alto e segaligno, due volte vedovo, fece appena in tempo ad affacciarsi all’ingresso di casa sua che fu subito stordita con un batuffolo di etere e da allora imboccata con cucchiai di latte o di vino di Pantelleria, finché non morì di inedia. Dal verbale dell’interrogatorio: "Mi ero pazzamente innamorato di lei. Quando la vedevo passare, ero pronto a invitarla a entrare. Poi però non attuavo il mio proposito poiché magari avrebbe riso e mi avrebbe schernito per l’età. Quel 7 settembre mi venne in mente di renderla insensibile alla mia vecchiaia con uno dei miei farmaci".
• Mostri. Il ”mostro di Firenze”, sedici omicidi a danno di otto coppiette, commessi tra il 1968 e il 1985, uccise sempre d’estate, tra giugno e settembre.
• Unabomber. Il primo attentato di Unabomber, commesso il 21 agosto 1994.
• Ree. Reati commessi da donne nel 2004: il 118 per cento in più rispetto all’anno precedente, anche nei reati di violenza alla persona, come omicidi, rapine e violenze sessuali (da un’inchiesta della Criminalpol).